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Discussione: Scuola: tecnica ferri circolari,magic loop,

  1. #1
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    Predefinito Scuola: tecnica ferri circolari,magic loop,

    Ultima modifica di marinasmn; 05-07-2012 alle 13:25 Motivo: moderazione

  2. I seguenti 2 utenti ringraziano Lo Staff per questa discussione:

    lisasimpson (01-02-2015)

  3. #2
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    LAVORAZIONE CON FERRI CIRCOLARI



    La lavorazione in tondo permette di eseguire la maglia senza mai voltare il lavoro: per questo le fasi della lavorazione vengono definite “giri” e non più “ferri”. La lavorazione in tondo ha il grande vantaggio di non richiedere cuciture, ma un minimo di pratica iniziale. Occorrono anche strumenti particolari quali il ferro circolare oppure il gioco di ferri a doppie punte e un anello segnamaglia: la scelta dipende dal numero delle maglie in lavorazione.


    Con ferro circolare
    È formato da due punte rigide, lunghe circa 15 cm, unite tra loro da un filo di materiale sintetico sul quale scorrono le maglie. Questo ferro si trova in tutte le misure dei ferri comuni, mentre la lunghezza del filo sintetico dipende dalla circonferenza del lavoro: infatti, se è troppo lungo le maglie restano tese, se, al contrario, è troppo corto, restano ammucchiate. A differenza dei ferri comuni, che si trattengono anche con le braccia, il ferro circolare va tenuto solo con le mani e tutto il peso del lavoro è concentrato verso la parte centrale del filo.


    Come si lavora con il ferro circolare


    1. Avviare il numero di maglie stabilito su un ferro comune, dello stesso numero del ferro circolare che si desidera usare, quindi passare tutte le maglie dal ferro comune su quello circolare.








    2. Dopo aver passato tutte le maglie sul ferro circolare, farle scorrere lungo il filo in modo da distribuirle uniformemente, lasciando libere le punte metalliche.






    3. Con la mano destra, tenere la punta del ferro con l’ultima maglia avviata; con la mano sinistra tenere l’altro ferro. Inserire un anello segna-maglia dopo l’ultima maglia avviata.








    4. Lavorare intorno al cerchio fino ad arrivare all’anello segna-maglia che determina la fine del giro; passare l’anello sull’altro capo del ferro e proseguire nella lavorazione.

    Con ferro circolare, gioco di ferri e con due punte accostate

    Avvio con le due punte accostate
    Questa variante permette di realizzare un margine morbido, ma può essere adottata solo quando il lavoro richiede l’avvio di poche maglie. È simile alla tecnica dell’avvio con un ferro: avvicinare le punte metalliche del ferro circolare e avviare le maglie stabilite su entrambe, prestando attenzione a non girare il lavoro. Sfilare poi una punta: le maglie si distribuiranno automaticamente lungo il filo di materiale sintetico. Proseguire, quindi, nella lavorazione come stabilito.


    GIOCO DI FERRI
    Tecnica che richiede l’utilizzo di quattro o cinque ferri, la cui caratteristica è quella di essere più corti rispetto ai ferri comuni e con le estremità che terminano con una punta. L’avvio delle maglie si può eseguire in due modi diversi: avviandole prima su un solo ferro, distribuendole poi su tre o quattro ferri e lavorandole con un ferro libero, oppure distribuendole subito sui singoli ferri. In quest’ultimo caso, bisogna calcolare il numero complessivo delle maglie e poi dividerlo per il numero dei ferri impiegati.



    1. Avviare le maglie su un ferro comune, quindi trasferirle sul gioco di ferri, suddividendole in numero uguale su 3 o 4 ferri a seconda che si lavori con 4 o 5 ferri, facendo attenzione a non torcere il lavoro.







    2. Disporre i ferri a triangolo, se si lavora con quattro ferri, oppure a quadrato, se si lavora con cinque ferri, tenendo la base delle maglie rivolta verso il centro e il basso. Inserire l’anello segna-maglia per indicare l’inizio del giro.






    3. Puntare il ferro libero nella 1ª maglia e iniziare a lavorare. Per evitare che le prime e le ultime maglie di ciascun ferro si allunghino, creando dei piccoli fori, dopo qualche giro spostare di 2-3 maglie la separazione tra i ferri.




    Modifica dei punti base
    Con la lavorazione in tondo si procede senza mai voltare il lavoro, quindi i punti base, ad esclusione del punto a coste, devono essere lavorati in modo diverso.

    Maglia rasata diritta: tutti i giri a diritto.
    Maglia rasata rovescia: tutti i giri a rovescio.
    Maglia legaccio: si alterna un giro a diritto a un giro a rovescio.
    Maglia tubolare: nel 1° giro lav. * 1 m. dir. e 1 m. passata a rov. *; nel 2° giro lav. 1 m. dir., 1 m. rov., * 1 m. passata a dir., 1 m. rov. *. Nel 3° giro lav. * 1 m. dir. ritorto, 1 m. passata a rov. *. Ripetere sempre il 2° e il 3° giro.
    Punto coste 1/1 e sue varianti: impostare le coste nel 1° giro e, nei giri successivi, lavorare sempre le maglie come si presentano.


    La lavorazione in tondo è, a mio avviso, una delle cose più divertenti e più utili della maglia. Mi piace moltissimo per due ragioni:
    - non sono forte nelle cuciture (a meno che non si tratti di chiusure tubolari e/o invisibili come la chiusura a 3 ferri)
    -la maglia non è il cucito.
    Lavorare un capo in più pezzi e poi cucirlo è un abito mentale proveniente dalla sartoria, ed è stato culturalmente imposto anche alla maglia. Quasi qualunque capo a maglia può essere realizzato (e assolutamente ben realizzato) senza, o con pochissime cuciture. Pertanto, quando posso, cerco di restare fedele a questa intrinseca caratteristica della lavorazione a maglia. Così è stato con piacere che ho scoperto, da nuova maglista, che lavorare in tondo mi permette di evitare le cuciture. Ho comprato quindi ferri a doppia punta e circolari, e provato entrambi. La mia tecnica preferita in assoluto è diventata il Magic Loop.
    Ne abbiamo parlato spesso su Leiweb ma sempre rimandato a video e tutorial in inglese.
    Così ho pensato che un foto-tutorial in italiano del Magic Looè potesse essere utile a chi, avendo poca dimestichezza con i ferri circolari (o con i 4 ferri), si sentisse ancora più in difficoltà a gestire una spiegazione in inglese.
    Per cui, ecco qui, il Magic Loop spiegato in italiano, con foto esplicative.
    Per prima cosa, vi occorreranno dei buoni ferri circolari con un cavo morbido piuttosto lungo. Dimenticatevi quelli in vendita nelle nostre mercerie. Hanno il cavo durissimo e l’attaccatura tra il cavo e il ferro, spesso molto grossa e a forma di uncino, è assolutamente inadatta al magic loop. Su internet (anche in negozi online italiani ormai) si possono comprare degli ottimi ferri circolari tedeschi, come gli Addi Turbo e i Knit Pro.
    Una volta recuperato un buon paio di ferri, potete iniziare.
    Passo n.1: avviate le maglie normalmente, su una delle punte del ferro.
    01. Magic loop, avvio delle maglie

    Passo n.2: Ruotate il ferro di 180°, posizionando le due punte affiancate.
    02. Magic loop, posizionamento del ferro

    Passo n.3: Separate le maglie, posizionandone metà su una punta e metà sull’altra, tirando fuori il filo a metà delle maglie montate.
    03. Magic loop, separazione dei punti sul ferro

    Passo n.4: Posizione di partenza, punti correttamente posizionati su entrambi i ferri
    04. Magic loop, punti sul ferro posizionati

    Passo n.5: Tirate fuori il ferro di sopra (quello a cui è legato il gomitolo) e fate scivolare quella metà di maglie sul cavo, senza però riunirle con l’altra metà. Con la punta “estratta” iniziate a lavorare normalmente le maglie sul ferro di sotto. In questo modo chiudete il cerchio delle maglie.
    Qualche consiglio:
    – Marcate l’inizio del giro con un segnamaglie (un cerchietto di plastica o anche di filo di colore diverso). In alternativa, ricordatevi che il pezzo di filato rimasto dall’avvio delle maglie corrisponde all’inizio del primo giro.
    - Ricordatevi di tirare bene il filo quando lavorate i primi punti in corrispondenza delle giunzioni tra ferro e cavo. Stringete in particolar modo quei punti. Altrimenti il lavoro finito presenterà delle irregolarità piuttosto evidenti all’altezza delle “giunzioni”.
    - Fate attenzione a che nei giri iniziali, i punti non si attorciglino su se stessi. Ma restino tutti allineati nello stesso verso.
    I primi giri, soprattutto le prime volte o se state lavorando con un filato sottile, possono essere un po’ problematici. Ma quando sarete un po’ più esperte sarà un gioco da ragazzi.
    Ecco come si presenterà il lavoro dopo aver lavorato pochi punti.
    05. Magic loop, inizio del primo giro

    Passo n.6: Alla fine del primo mezzo giro, le punte del ferro si presenteranno entrambe rivolte verso sinistra.
    06. Magic loop, fine del primo mezzo giro

    Ruotate le punte di 180°. Sul ferro di sotto avrete la seconda metà di maglie da lavorare, tirate fuori il ferro di sopra, facendo scivolare le maglie sul filo (ma senza ricongiungerle alle altre) e utilizzatelo per lavorare le maglie restanti.
    Ripetete i passi n. 4, 5 e 6.
    Alla fine del primo giro, quando avrete lavorato tutte le maglie, sarete ritornate al punto di partenza. (ovvero al segnamaglie o alla codina dell’avvio)
    Passo n. 7: Per iniziare il secondo giro, tirate nuovamente fuori il ferro di sopra e ricominciate a lavorare le maglie sul ferro di sotto.
    07. Magic loop, inizio del secondo giro

    Passo n. 8: Questa è la vista dall’alto, quando avrete lavorato i primi 6 punti del secondo giro.
    08. Magic loop, vista dall

    Facile, no? Dopo un paio di prove diventa automatico e semplicissimo. Il Magic Loop può essere usato anche per lavorare piccolissime circonferenze e quindi cappellini, calzini etc…


    YouTube - Lavorazione in tondo o circolare con Magic Loop (Tecniche Intermedie)

  4. I seguenti 8 utenti ringraziano Lo Staff per questa discussione:

    allenotna (23-12-2010), annyperte (08-12-2010), asor49 (06-12-2010), deborah (18-03-2011), manuela62 (06-03-2011), olly75 (13-10-2011), tulipanobianco (14-01-2011)

  5. #3
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  6. Per questo Post, l'utente Lo Staff e' stato ringraziato da:


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