Ma12ri (21-06-2018)
«Era il 1906, avevo appena quattordici anni, ed era il giorno delle mie nozze. Helen, mia sorella maggiore, venne nella mia stanza, mi prese per mano e mi fece sedere sul letto. Poi, quando stava per aprire bocca e dirmi qualcosa, arrossì e si girò di colpo a guardare fuori dalla finestra. Dopo qualche secondo, mi strinse forte la mano e mi fissò. Infine mi disse: “Sei sempre stata una brava ragazzina, Maude, e hai sempre fatto quello che ti chiedevo. Ma oggi ti sposerai, e tuo marito diventerà il padrone di casa. E quando andrete a casa stasera dopo la festa di nozze, non importa quello che vorrà farti: tu dovrai permetterglielo. Hai capito?”. In realtà, non avevo capito, ma annuii ugualmente. Certo, mi sembrava strano, come mi sembravano strane molte altre cose allora. Volevo accontentarla e fare come diceva lei. E poi, non avevo scelta, proprio come non avevo potuto scegliere di venire al mondo».
Posso darvi un consiglio? Leggetelo anche se non è il vostro genere. È una storia che fa riflettere.
ciao aimiy
Ma12ri (21-06-2018)
Anna grazie per questo suggerimento! L'ho trovato in biblioteca e sono stata sveglia fino alle 2 questa notte per leggerlo e' davvero un libro bellissimo e non ti nascondo che più volte mi sono commossa...
aimiy (01-07-2018)
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