C'era una volta, una gallina, secca, ma così
secca da fare pena, per di più non faceva le uova e non chiocciava.
La padrona l'avvertì che se non fosse ingrassata entro l'autunno
l'avrebbe messa in pentola per farne un buon brodo. La
gallina secca, che era anche furba, chiese alla padrona di lasciarla
andare in montagna perché con l'aria buona e il buon
cibo, sarebbe ingrassata. La padrona acconsentì, ma l'avvertì
di fare attenzione alla volpe . Cammina, cammina, la
gallina giunse alla montagna e subito incontrò la
volpe che voleva mangiarla. Se mi mangi ora, - disse la gallinella,
- ci ricaverai poco. - . - Lasciami andare in montagna a ingrassare.
Potrai mangiarmi quando in autunno ritornerò bella grassa
e ripasserò di qui. - A malincuore, la volpe accettò,
considerando che la gallina era veramente secca. Intanto,
sulla montagna , la gallina raspava, beccava, correva,
svolazzava e...ingrassava.
A suo tempo fece dodici uova, da cui nacquero dodici bei pulcini.
Presto arrivò l'autunno, e per la gallina venne il
momento di tornare a casa con i suoi piccoli. Li mise in fila
tutti e dodici e ordinò ai primi undici di prendere nel
becco una spiga di panico, tranne al più piccolo che era
l'ultimo della fila. Ad un certo punto, la volpe, che aveva
aspettato per tutta l'estate, saltò fuori con un'aria affamata
di quelle da. volpe ! Però, colta dalla curiosità,
prima di saltare addosso alla madre e ai piccoli, chiese alla
gallina cosa fossero quelli spennacchi che i pulcini avevano nel
becco e perché l'ultimo non aveva niente. La gallina
furba rispose che erano le piume strappate alle volpi che
avevano incontrato e sbranato, e che l'ultimo pulcino aspettava
ancora la sua. La volpe, spaventata, scappò via e di lei
non si seppe nulla per molti anni.
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