Sir
Roderick David "Rod" Stewart (
Londra,
10 gennaio 1945) è un
cantautore britannico.Caratterizzato da una voce graffiante, egli è uno degli artisti di maggiore successo di tutti i tempi, avendo venduto circa 100 milioni di dischi in tutto il mondo.
[1] Nel corso della sua lunga carriera, l'artista ha conquistato per ben 6 volte la prima posizione nella classifica degli album più venduti nel
Regno Unito, e 31 volte la top ten per quanto riguarda quella dei singoli. Egli ha avuto un grande successo anche negli
Stati Uniti d'America, con 16 singoli entrati nella top ten della
Billboard Hot 100, 4 dei quali hanno raggiunto il primo posto. Sempre nel continente americano, in occasione del concerto gratuito del 31 dicembre 1994 davanti a circa 3 milioni e mezzo di spettatori sulla spiaggia di
Copacabana, Stewart è entrato nel
Guinness dei primati, diventando l'artista con maggiore affluenza di pubblico ad un proprio concerto nell'intera storia del rock. Nel 2007 è stato nominato
CBE,
Commendatore dell'Eccellentissimo Ordine dell'Impero Britannico a
Buckingham Palace per i meriti e il contributo dato alla musica, mentre nel
2016 è stato nominato
Sir dalla regina
Elisabetta II.Vincitore di numerosi premi, Stewart ha conquistato nel corso della sua carriera 1
Grammy Award nel
2005, 1
BRIT Awards nel
1993, 1
American Music Award nel
1994 e 2
World Music Award nel
1993 e nel
2001. Nel
2008, la rivista
Billboard lo ha posizionato al 17esimo posto nella classifica dei 100 artisti di maggior successo, mentre si trova alla posizione numero 59 nella classifica dei 100 maggiori cantanti di tutti i tempi, stilata dalla rivista
Rolling Stone (che ha individuato tra i suoi migliori brani
Maggie May,
Tonight's the Night (Gonna Be Alright), e
Downtown Train) .
[2] Come artista solista, Stewart è stato inserito nella US
Rock and Roll Hall of Fame nel 1994, nella
UK Music Hall of Fame nel 2006 e una seconda volta nella US Rock and Roll Hall of Fame nel 2012, come membro del gruppo dei
Faces. Infine, il suo nome è scritto anche sulla
Hollywood Walk of Fame, a
Hollywood.Ultimogenito di una coppia di origine
scozzese, Rod è, insieme a sua madre Elsie, l'unico Stewart nato in
Inghilterra, a
Highgate, sobborgo di
Londra. Suo padre, i suoi due fratelli e le sue due sorelle sono nati tutti in
Scozia. Molto fiero della sua origine
scozzese, è sempre stato un grande sostenitore del
Celtic e della
nazionale scozzese, nonché
calciatore dilettante. Gioca tuttora, quando può, in una squadra
seniores. È stato il capitano della nazionale cantanti. Il calcio è la prima vocazione di Stewart, tanto da avere la possibilità di ottenere un contratto da professionista, ma la sua passione per la musica, iniziata cantando nei gruppi
skiffle di Londra, si rafforza con un tour europeo del cantante folk
Wizza Jones, che lo porta con sé come corista.Nel
1964 entra ed esce da gruppi
british blues, suonando con
John Paul Jones, futuro bassista dei
Led Zeppelin,
Mick Fleetwood,
Julie Driscoll, il tastierista
Brian Auger e gli
Steampacket di
Long John Baldry. Successivamente entra nell'orbita di
Jeff Beck, dove conosce
Ron Wood, con il quale stringe un'importante e duratura amicizia. Nel
1969, il Jeff Beck Group si scioglie, ma insieme a Wood, lo scozzese si unisce ai
Faces, gruppo erede degli
Small Faces. Da questo momento, la carriera di Stewart si dipana lungo il versante solista e quello del gruppo.
The Rod Stewart Album del
1969, ottiene qualche timido riscontro in
USA ma non in patria, dove sono i Faces ad avere una discreta notorietà. Tuttavia nel
1971 il suo terzo
LP, succeduto a
Gasoline Alley grazie al singolo
Maggie May, sfonda raggiungendo la prima posizione nella
Billboard Hot 100 e nel
Regno Unito per cinque settimane ed in
Australia per quattro settimane, oltre alla terza nei
Paesi Bassi e alla quinta in
Svizzera. La cosa avrà inevitabili ripercussioni nei Faces, cui il
frontman farà pesare il nuovo status di star. È l'inizio di un periodo d'oro: oltre a
Maggie May, tutti i singoli estratti avranno un successo impressionante, come
Mandolin Wind,
Reason to Believe,
Every Picture Tells a Story e
Mine for Me, scritta insieme a
Paul McCartney.La popolarità di "Rod the Mod" contribuisce a spingere le vendite dei dischi dei Faces, ma nel
1975 il divorzio si consuma. Il cantante vive un momento d'oro; ogni suo singolo si impone con una facilità stupefacente:
Sailing e
Tonight's the Night lo impongono come superstar ma evidenziano il suo allontanamento dal rock in favore di un romantico
soft rock, a cui fa da contrappeso la sua ruvida voce. I cambiamenti di stile non lo spaventano: nei primi
anni ottanta introduce elementi di
synth pop nelle sue interpretazioni, e si mantiene saldamente in testa alle classifiche per qualche anno ancora. Progressivamente però, pur rimanendo assai popolare come personaggio, specialmente in Inghilterra, le sue frequentazioni con la
hit parade diminuiscono: lui stesso rimane preso tra la tentazione di ritrovare le proprie radici e il terreno sicuro della ballata pop. Un esempio è
Infatuation, il cui video fa anche da sigla per il
Festivalbar 1984, ma si ricordano anche brani come
Young Turks,
Baby Jane,
Every Beat of My Heart,
People Get Ready (di nuovo insieme a Jeff Beck),
Lost in You,
Forever Young e
My Heart Can't Tell You No, che diventano dei classici degli anni ottanta.Negli
anni novanta, dopo il successo inaspettato dell'ottimo
Vagabond Heart, incide insieme a
Bryan Adams e
Sting il singolo
All for Love per la colonna sonora del film
I tre moschettieri. Il brano, il cui titolo si ispira al motto dei tre moschettieri: «
Uno per tutti, tutti per uno», è scritto dallo stesso Adams con
Mutt Lange e
Michael Kamen. Il singolo raggiunse il numero uno del
Billboard Hot 100 il 22 gennaio
1994, rimanendovi per tre settimane. Nel
1998, Stewart decide di ritornare alle origini, ma un brutto colpo al suo tentativo di recuperare una credibilità rock gli viene dallo scarso successo di vendite dell'LP
When We Were the New Boys, in cui le chitarre e la voce tornano alle classiche tinte rock di un tempo.Forse anche per questo i due dischi successivi,
Human e
It Had to Be You, seguono altre strade: quella del
soul per il primo, quella dello
swing per il secondo, che esce nel
2002 ed è composto da reinterpretazioni standard del canzoniere statunitense. Il secondo volume di quest'ultimo progetto,
As Time Goes By..., vede la luce nell'autunno
2003 ed è seguito da un terzo nel
2004, che gli vale il primo posto nelle classifiche
USA dopo 25 anni,
Thanks for the Memory, nel
2005 e infine
Fly Me to the Moon...The Great American Songbook Volume V nel
2010 (disponibile anche in versione "Deluxe" con 2 CD e 6 brani aggiuntivi). Nel
2004 il brano
Young Turks è stato inserito nella colonna sonora del videogioco della
Rockstar Games,
Grand Theft Auto: San Andreas.Nel
2007 esce
Still the Same... Great Rock Classics of Our Time, raccolta in cui Stewart reinterpreta successi della storia rock degli
anni sessanta e
settanta. Con queste sette pubblicazioni di pezzi storici della musica americana, Stewart ha venduto circa 20 milioni di copie. Nei suoi oltre quarant'anni di carriera, Stewart ha ottenuto ventisette prime posizioni nella classifica mondiale dei dieci
singoli più venduti. Nel
2001 riceve il
Diamond Award of World Music per aver superato i 100 milioni di dischi venduti nel mondo,ma è stato stimato che le vendite dei suoi dischi ammonterebbero a un totale di 200 milioni di copie, facendone uno degli artisti che hanno venduto più album di tutta la storia della musica.Nel
2009 esce la coraggiosa raccolta
Session 1971-1998, un interessante cofanetto di 4 CD che racchiude versioni alternative di molte canzoni celebri del cantante oltre a una serie di inediti mai pubblicati. Nel
2010 è la volta di
Soulbook, un album di classici brani Soul della storia della musica come
You Make Me Feel Brand New (con
Mary J Blige),
What Becomes of the Broken Hearted,
My Cherie Amour (con
Stevie Wonder) e molti altri pregevoli pezzi magistralmente interpretati. Di questo CD sono in commercio due versioni di cui una con le bonus track
Only the Strong Survive e
Never Give You Up.Nel maggio
2013, Rod torna sulla scena musicale con
Time, il suo ventottesimo album, composto da dodici inediti, undici anni dopo
Human, suo ultimo lavoro di canzoni originali. Prodotto dallo stesso Stewart insieme a Kevin Savigar, suo collaboratore degli anni Ottanta e Novanta, il disco segna il ritorno alle sonorità pop-rock che hanno contraddistinto la pluridecennale carriera del cantante londinese.
Time, anticipato dal singolo
She Makes Me Happy, è subito schizzato in testa alle classifiche britanniche, trentasette anni dopo la prima posizione ottenuta da un album di studio di Rod The Mod,
A Night on the Town.Nel maggio del 2000, a Stewart fu diagnosticato un
cancro alla tiroide, per il quale si sottopose ad intervento chirurgico nello stesso mese; era stato precedentemente riferito che il cantautore avesse un nodulo benigno del cavo vocale.
[3] Oltre a costituire un notevole pericolo per la propria salute, la chirurgia che ne derivava minacciò la voce dell'artista, che pertanto dovette ri-imparare a cantare.
[4] Da allora, Stewart è molto attivo nel raccogliere fondi per la fondazione
City of Hope, per trovare cure per ogni forma di cancro, specie quelle che colpiscono i bambini.Prima di fare ritorno in Gran Bretagna, Stewart ha giocato per la squadra di calcio degli LA Exiles, composta da espatriati principalmente inglesi ed alcune celebrità, tra cui
Billy Duffy del gruppo rock
The Cult, in un campionato di calcio senior a
Palos Verdes, California.Nonostante il padre sia un tifoso dell'
Hibernian, Stewart è un grande fan del
Celtic, che egli menziona in "
You're in My Heart". L'artista sostiene la nazionale scozzese e segue inoltre il
Manchester United come sua "squadra inglese". Il suo amore per il Celtic ed il Manchester United è stato spiegato nel libro di Frank Worrall,
Celtic United. Stewart ha fatto ulteriore chiarezza nel suo libro del 2012,
Rod. L'autobiografia di Rod Stewart, specificando che "aveva un semplice legame affettivo per il Manchester United negli anni Settanta, ma solo perché aveva tanti grandi giocatori scozzesi [...], tra cui Denis Law ... Quando sono andato finalmente d'accordo con una squadra, questa era il Celtic".Stewart è un appassionato di
modellismo ferroviario. In un'intervista rilasciata nel 2007 alla rivista statunitense Model Railroader, Stewart disse che per lui significava di più essere in una rivista di modellismo che in una rivista di musica.
[6] L'artista è inoltre un collezionista di auto, possedendo un raro esemplare di
Ferrari Enzo.Nel 2007, Rod Stewart è entrato a far parte dell'
Ordine dell'Impero Britannico con il titolo di Comandante, per i servizi resi nel campo della musica. In occasione della cerimonia a
Buckingham Palace, Stewart ha commentato: "È un'occasione meravigliosa, siamo l'unico Paese al mondo ad onorare l'uomo comune". Inoltre, nel 2016 gli è stata concessa l'onorificenza di
Knight Bachelor.Si stima che Stewart possieda una fortuna di circa 170 milioni di sterline, secondo la
Sunday Times Rich List del 2017, facendone uno dei 20 più ricchi dell'industria musicale britannica.Il 16 giugno
2007 si è sposato a
Santa Margherita Ligure con
Penny Lancaster. Il rito è stato celebrato a
Villa Durazzo e la festa si è svolta all'
Abbazia della Cervara[8]. Dal 2009 Rod e Penny, in attesa dell'ottavo erede, hanno deciso di tornare nell'amata Inghilterra e si sono stabiliti a
Epping, nell'
Essex[9].
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