1612. Impero del Congo, regione angolana, capitale di San Salvador do Congo. In questo Regno, in un palazzo circondato da alte mura in pietra, vive Aqualtune. Nella citt? gli uomini neri e bianchi vivono in apparente armonia. Protetta, Aqualtune non conosce gli orrori che si nascondono oltre quelle mura. La popolazione della citt? ? vittima di un mercato vergognoso, il commercio di vite umane. Un triste evento anticipa il matrimonio di Aqualtune con il cugino Pedro Afonso II, vedovo e con un figlio, contro la volont? della stessa Aqualtune. Confusa, e in cerca di una risposta, lei trover? da sola la strada per il suo destino.
Questo ? il primo romanzo di una saga afro- brasiliana quilombola e indigena. In esso la scrittrice Sara Messias rivela un ritratto poco conosciuto di un'Africa dei primi anni del XVII secolo, in cui realt? e finzione si mescolano. Attraverso il romanzo, la scrittrice ci racconta la vita di Aqualtune, figura femminile fondamentale nella storia della lotta per la libert? e profondamente impegnata nella salvezza di coloro che furono condannati alla schiavit? in Africa. Aqualtune venne sequestrata durante una battaglia e imbarcata per il Brasile su di una nave negriera. Lei stessa, in questo modo, si ritrov? in una condizione di schiavit? dalla quale, in pericolo e in stato di gravidanza, cerc? di fuggire e di aiutare i suoi compagni di sventura. Un incontro importante permetter? ad Aqualtune di operare per la costruzione della pi? grande citt? fortezza del Brasile, chiamata Quilombo dos Palmares. Il Quilombo resistette per mezzo secolo ai numerosi tentativi di distruzione per ridurre nuovamente le persone in schiavit?, da parte dei Portoghese e degli Olandesi. Nonostante il suo grande operato, l?immagine di Aqualtune fu oscurata dal Governo Colonialista che non accettava che la popolazione nera avesse i suoi eroi. L?esistenza della principessa congolese, che tuttavia non appare nei libri di storia, fu fondamentale nella lotta contro la schiavit?.
Siete pronti ad intraprendere questo viaggio nel tempo?
ciao aimiy
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