Reggina, la rabbia di Mazzarri
Il tecnico amaranto non ci sta dopo il coinvolgimento della società dello Stretto in calciopoli
REGGIO CALABRIA. “Mi viene da dire che sono imbufalito. Credo sia il termine giusto per dare un’idea di ciò che sento dentro di me per tutto quello che circola sul nostro conto. Ho letto che sarebbero sei le gare sotto accusa. Ho rivissuto quelle gare, l’intero campionato e mi sento ancor di più “cornuto e razziato” perché ripercorrendo tutte le tappe di quel torneo il campo e i fatti, tutti documentabili, dimostrano il contrario di quanto insinuato in questi giorni”. A sostenerlo è stato il tecnico della Reggina, Walter Mazzarri, commentando il coinvolgimento della società amaranto in calciopoli. “Voglio avere fiducia nella giustizia - ha aggiunto Mazzarri - ma vorrei che sia competente nella materia calcio, andando ad analizzare i fatti al di là delle chiacchiere che si stanno tirando in ballo. Dico questo, e dopo 30 anni di calcio penso di poter dire la mia, nella convinzione di poter andare di fronte a chiunque a testa alta per dimostrare che tutto ciò che la Reggina ha conquistato sul campo lo ha raggiunto con il sudore e in maniera leale e sportiva”.”Guai - ha proseguito Mazzarri - a chi mette in dubbio il risultato sportivo mio, dei miei calciatori e della Reggina in questi due anni di gestione. Anzi posso sicuramente dimostrare che in quella stagione gli errori arbitrali, e continuerò sempre a definirli errori in buona fede, a sfavore sono stati nettamente di più di quelli a favore e che la Reggina probabilmente non avrebbe concluso con 44 ma con almeno 50 punti”. Il tecnico ha quindi analizzato alcune partite. “Se scorriamo le gare oggetto d’inchiesta - ha sostenuto - ad esempio in Udinese-Reggina l’arbitro non ha assolutamente condizionato la partita. Il sottoscritto è stato pure espulso e la mia squadra ha ricevuto al termine dell’incontro i complimenti del presidente Pozzo e dell’allenatore Spalletti. Perché avrei dovuto protestare fino a farmi espellere? Perché vivere la gara con veemente passione se avessi assistito ad un arbitraggio a noi favorevole? A Genova poi, contro la Sampdoria, sul 2-1 per i blucerchiati eravamo sul punto di pareggiare, traversa di Mozart ed occasioni di Bonazzoli e Borriello, ed invece l’arbitro concesse un rigore dubbio a nostro sfavore per fallo di mani di De Rosa che chiuse definitivamente la partita. Questo sarebbe l’atteggiamento di un arbitro conciliante? Dico questo senza analizzare le altre gare in oggetto e tutti quei torti, documentabili, che abbiamo subito durante quella stagione, vedi a Roma con la Lazio, a Verona contro il Chievo, a Milano contro il Milan etc. E qui non sto parlando di chiacchiere, illazioni o fantacalcio ma di fatti che abbiamo vissuto sulla nostra pelle e che sono agli occhi di tutti”. “Difendo questi due anni - ha proseguito Mazzarri - perché i nostri tifosi non debbano avere il minimo dubbio che i risultati conquistati sul campo possano essere stati macchiati, anzi penso proprio il contrario. Spero che queste accuse vengano smontate una per una come le smonterei io se dovessi esser chiamato in causa. Sul campo non c’è niente che oggettivamente possa far pensare a ciò, casomai proprio l’esatto contrario. I risultati sportivi ottenuti dalla Reggina in questi anni e in particolare in quella stagione sono inappuntabili e sfido chiunque a dimostrarmi, cassette alla mano, che i punti della Reggina non sono stati meritati anzi dimostrerei che saremmo riusciti a guadagnarne anche di più”. “Non voglio nemmeno pensare ad una Reggina in serie B - ha concluso Mazzarri - perché al di là delle chiacchiere i fatti dimostrano che sul campo la Reggina ha subito più errori arbitrali contro di quelli a favore. Mi preparo e ci prepariamo con grande professionalità ad un altro anno di serie A, una massima serie meritata e legittima”.
Fonte: giornaledicalabria.net
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