corbi (20-09-2012)
È tempo di uva…
Vitis vinifera (vite comune o euroasiatica),
da questo vitigno derivano tutte le uve coltivate in Europa.
Tra i frutti più antichi,si ritiene sia comparsa sulla terra 100 milioni di anni fa,è originaria dell’Asia minore. I primi ritrovamenti di semi di uva conservati risalgono all’8.000 AC, nel 5.000 AC era coltivata in Mesopotamia , il primo documento ritrovato che descrive un deposito dove viene conservato vino ,risale circa al 2.350 AC , da questo momento in poi l’uva ed il vino compariranno sempre più di frequente negli scritti antichi.
L’uva è ricca di sali minerali come potassio,manganese,ferro,calcio,rame e fosforo. Contiene inoltre Vit.C,B1,B2,A e PP,è ricca di zuccheri facilmente assimilabili (al contrario degli zuccheri industriali che necessitano dell’intervento del fegato).Anche da secca conserva una parte delle vitamine ,ma diventa più ricca di zucchero. E’ uno dei pochi frutti che contiene boro. Il boro facilita l’ assimilazione del calcio e la deposizione all’ interno del tessuto osseo.
Alimento energetico,antianemico e molto digeribile,consigliato a chi fa sforzi fisici ed intellettuali. Le principali proprietà dell’uva sono: rimineralizzante, disintossicane , diuretica e lassativa. Ha inoltre proprietà antiossidanti per il contenuto di polifenoli e resveratrolo,quest’ultimo in particolare è contenuto nella buccia dell’uva nera. Il resveratrolo fluidifica il sangue, ha attività antinfiammatoria ed antinvecchiamento,previene i trombi e rimuove le placche occludenti i vasi. Mantiene elastico il tessuto cutaneo,stimolando la sintesi del collagene,è un vero e proprio trattamento anti-age, sin dall’antichità le donne si lavavano il viso con uva per avere un effetto di ringiovanimento!
Per il contenuto in tannini e fenoli abbiamo proprietà antivirali ,il succo di uva applicato sull’herpes labiale ne favorisce la guarigione.
La cura dell’uva ,praticata sin dall’antichità dagli Arabi,dai Greci e dai Romani, era indicata per la stipsi ,per problemi biliari,per gli artritici,per le intossicazioni ,per le dermatosi,le emorroidi, la gotta,veniva praticata anche per le malattie polmonari come la tubercolosi, nelle anemie, nelle convalescenze , nell’ipertensione, ecc.. La cura dell’uva attiva le funzioni epatiche e digestive.
Consiste nel mangiare gli acini (compresi buccia e semi) o bere il succo dai 500g ai 2kg al giorno per un periodo di tre settimane, anche se sono stati ritrovati scritti che parlano di un mese. Sconsiglio di praticare per un periodo così lungo,uno o due giorni alla settimana ,associati ad una dieta leggera sono già un buon modo per disintossicare l’organismo.
La cura dell’uva non è indicata ai diabetici,a chi soffre di ulcera,a chi ha problemi di colon irritabile o problemi renali,agli obesi,alle donne durante il periodo mestruale.
Per la cura, l'uva dovrebbe essere colta matura e fresca ogni giorno e possibilmente bio !
L’olio di vinaccioli,ricavato dei semi di uva , ha un elevato contenuto di acido linolenico(omega sei)e di polifenoli dalle proprietà antiossidanti,rispetto ad altri oli è meno ricco di Vit.E. Può essere di aiuto quando si ha colesterolo alto o ateromatosi (placche di colesterolo).
Questo olio è molto utilizzato dall’industria cosmetica per proteggere la pelle dai radicali liberi, per l’azione idratante e per mantenere la pelle elastica. Stimola anche la microcircolazione capillare.
In fitoterapia le foglie della vite sono usate per insufficienza venosa degli arti inferiori, fragilità capillare ed emorroidi.
In gemmoterapia si utilizzano i germogli macerati indicati soprattutto nei processi infiammatori recidivanti o cronici come reumatismo articolare ed artriti e artrosi in generale, spesso associati a pino e ribes nigrum.
In passato anche il vino era usato come cura , attualmente la bio-chimica ha rintracciato nel vino oltre 300 sostanze con azione preventivo-terapeutica. Sulla dose giornaliera ci sono pareri discordanti, chi consiglia mezzo bicchiere,chi 1 bicchiere, per le donne metà dose,a stomaco pieno. Dosi eccessive annullano gli effetti positivi….
Sin dall’antichità gli enoliti( così erano chiamati i vini medicinali) erano usati come preventivo e come cura, erano vini in cui venivano messe a macerare delle piante, l’alcool,acqua e l’acidità (del vino)permettono infatti la completa solubilità dei principi attivi vegetali. Questa pratica così diffusa in modo particolare nel Medioevo è ormai in disuso, soppiantata da nuovi metodi di estrazioni dei principi attivi , rimane comunque il vin brulèè…..
Come scegliere l’uva: dopo essere stata raccolta l’uva non matura più,scegliete acini di un bel colore intenso(il colore indica lo stato di maturazione) e ben attaccati al gambo , ricordate che la patina bianca indica freschezza!! Cercate di consumarla nel giro di alcuni giorni e conservatela in luogo fresco.
Lozione all’uva reidratante : frullate o centrifugate una bella manciata di acini di uva,pennellate viso e collo con il succo e lasciate agire per 20 minuti,sciacquate con acqua tiepida. Se volete renderla ancora più nutriente aggiungete un cucchiaio di miele o due cucchiai di yogurt.
Scrub all’uva: mescolate alcuni cucchiai di farina di avena con succo di uva, dovete ottenere una crema che userete per lavarvi il viso,sciacquate con acqua tiepida.
Marmellata di uva
2 kg di uva
Mettete gli acini di uva in un tegame largo e lasciateli sobbollire dolcemente ,durante la cottura gli acini si apriranno ed i semi usciranno, togliete più semi possibili (aiutatevi con una schiumarola). Oppure,se avete pazienza, prima della cottura aprite gli acini ed eliminate più semi possibili, poi mettete in tegame e lasciate cuocere. La cottura può durare anche alcune ore,dovete ottenere una consistenza da marmellata. Se l’uva è acida aggiungete un po’ di zucchero ,circa 300 g , altrimenti lasciate così. Invasate quando la marmellata è ancora bollente.
Questa marmellata un tempo veniva fatta in tutte le case di campagna,spesso si aggiungevano altri tipi di frutta o anche verdura….
Schiacciata di uva (ricetta tipica toscana)
Uva nera 1 Kg
Pasta lievitata 500 grammi
Zucchero 150 grammi
Olio d’oliva
Lavorate la pasta lievitata con 4 cucchiai d’olio e 50 grammi di zucchero. Su un tavolo infarinato stendete circa metà dell’impasto ricavandone una sfoglia sottile,cercando di dargli la forma della teglia (rettangolare) in cui la metterete.
Ungete con dell’olio d’oliva la teglia e poi stendetevi la sfoglia, coprite il tutto con 700 g di uva, cospargetela con due cucchiai di zucchero e due cucchiai d’olio. Stendete la pasta avanzata facendo un altro strato, coprite con l’uva restante e sigillate bene i bordi con la sfoglia sottostante, piegandola sopra la nuova sfoglia che abbiamo messo.
Irrorate il tutto con un filo d’olio e cuocete a forno caldo per circa 35 minuti.
Ratafià all’uva energetico
5 kg di uva
Acquavite
Mettere 5 kg di acini in una pentola senza acqua,lasciate sobbollire per un’ora. Versate in un setaccio spremendo bene,dovrete ricavare un succo. Lasciate raffreddare e per ogni litro di succo ottenuto ,aggiungete un litro di acquavite ( se volete potete far macerare nell’acquavite per alcuni
giorni un pezzetto di cannella e chiodi di garofano). Imbottigliate e lasciate riposare per un mese. Trascorso questo tempo,rifiltrate e lasciate invecchiare per alcuni mese.
Molto buono servito fresco, ovviamente per avere un effetto terapeutico occorre non esagerare con le dosi!!
corbi (20-09-2012)
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