nadiaama (18-11-2012)
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 13,24-32.
In quei giorni, dopo quella tribolazione, il sole si oscurerà e la luna non darà più il suo splendore
e gli astri si metteranno a cadere dal cielo e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte.
Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria.
Ed egli manderà gli angeli e riunirà i suoi eletti dai quattro venti, dall'estremità della terra fino all'estremità del cielo.
Dal fico imparate questa parabola: quando gia il suo ramo si fa tenero e mette le foglie, voi sapete che l'estate è vicina;
così anche voi, quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli è vicino, alle porte.
In verità vi dico: non passerà questa generazione prima che tutte queste cose siano avvenute.
Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno.
Quanto poi a quel giorno o a quell'ora, nessuno li conosce, neanche gli angeli nel cielo, e neppure il Figlio, ma solo il Padre. Vegliare per non essere sorpresi
E' importante non limitarsi ad aiutare qualcuno per dovere o per diletto.
Se lo si fa con amore e compassione, con un sorriso e con parole gentili,
si procura di certo una gioia agli altri.
L'atto in se stesso può sembrare identico,ma i benefici che esso comporta sono infinitamente superiori.
(Dalai Lama)
nadiaama (18-11-2012)
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 1,14-20.
Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù si recò nella Galilea predicando il vangelo di Dio e diceva:
«Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al vangelo».
Passando lungo il mare della Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori.
Gesù disse loro: «Seguitemi, vi farò diventare pescatori di uomini».
E subito, lasciate le reti, lo seguirono.
Andando un poco oltre, vide sulla barca anche Giacomo di Zebedèo e Giovanni suo fratello mentre riassettavano le reti.
Li chiamò. Ed essi, lasciato il loro padre Zebedèo sulla barca con i garzoni, lo seguirono.
E' importante non limitarsi ad aiutare qualcuno per dovere o per diletto.
Se lo si fa con amore e compassione, con un sorriso e con parole gentili,
si procura di certo una gioia agli altri.
L'atto in se stesso può sembrare identico,ma i benefici che esso comporta sono infinitamente superiori.
(Dalai Lama)
morgana bell (14-01-2013)
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 1,21b-28.
Andarono a Cafarnao e, entrato proprio di sabato nella sinagoga, Gesù si mise ad insegnare.
Ed erano stupiti del suo insegnamento, perché insegnava loro come uno che ha autorità e non come gli scribi.
Allora un uomo che era nella sinagoga, posseduto da uno spirito immondo, si mise a gridare:
«Che c'entri con noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci! Io so chi tu sei: il santo di Dio».
E Gesù lo sgridò: «Taci! Esci da quell'uomo».
E lo spirito immondo, straziandolo e gridando forte, uscì da lui.
Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Una dottrina nuova insegnata con autorità. Comanda persino agli spiriti immondi e gli obbediscono!».
La sua fama si diffuse subito dovunque nei dintorni della Galilea.
E' importante non limitarsi ad aiutare qualcuno per dovere o per diletto.
Se lo si fa con amore e compassione, con un sorriso e con parole gentili,
si procura di certo una gioia agli altri.
L'atto in se stesso può sembrare identico,ma i benefici che esso comporta sono infinitamente superiori.
(Dalai Lama)
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 1,29-39.
E, usciti dalla sinagoga, si recarono subito in casa di Simone e di Andrea, in compagnia di Giacomo e di Giovanni.
La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei.
Egli, accostatosi, la sollevò prendendola per mano; la febbre la lasciò ed essa si mise a servirli.
Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati.
Tutta la città era riunita davanti alla porta.
Guarì molti che erano afflitti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano.
Al mattino si alzò quando ancora era buio e, uscito di casa, si ritirò in un luogo deserto e là pregava.
Ma Simone e quelli che erano con lui si misero sulle sue tracce
e, trovatolo, gli dissero: «Tutti ti cercano!».
Egli disse loro: «Andiamocene altrove per i villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!».
E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demòni.
E' importante non limitarsi ad aiutare qualcuno per dovere o per diletto.
Se lo si fa con amore e compassione, con un sorriso e con parole gentili,
si procura di certo una gioia agli altri.
L'atto in se stesso può sembrare identico,ma i benefici che esso comporta sono infinitamente superiori.
(Dalai Lama)
morgana bell (16-01-2013)
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 1,40-45. Allora venne a lui un lebbroso: lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi guarirmi!». Mosso a compassione, stese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, guarisci!». Subito la lebbra scomparve ed egli guarì. E, ammonendolo severamente, lo rimandò e gli disse: «Guarda di non dir niente a nessuno, ma và, presentati al sacerdote, e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha ordinato, a testimonianza per loro». Ma quegli, allontanatosi, cominciò a proclamare e a divulgare il fatto, al punto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma se ne stava fuori, in luoghi deserti, e venivano a lui da ogni parte.
corbi (17-01-2013), morgana bell (17-01-2013)
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 2,1-12.
Ed entrò di nuovo a Cafarnao dopo alcuni giorni. Si seppe che era in casa
e si radunarono tante persone, da non esserci più posto neanche davanti alla porta, ed egli annunziava loro la parola.
Si recarono da lui con un paralitico portato da quattro persone.
Non potendo però portarglielo innanzi, a causa della folla, scoperchiarono il tetto nel punto dov'egli si trovava e, fatta un'apertura, calarono il lettuccio su cui giaceva il paralitico.
Gesù, vista la loro fede, disse al paralitico: «Figliolo, ti sono rimessi i tuoi peccati».
Seduti là erano alcuni scribi che pensavano in cuor loro:
«Perché costui parla così? Bestemmia! Chi può rimettere i peccati se non Dio solo?».
Ma Gesù, avendo subito conosciuto nel suo spirito che così pensavano tra sé, disse loro: «Perché pensate così nei vostri cuori?
Che cosa è più facile: dire al paralitico: Ti sono rimessi i peccati, o dire: Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina?
Ora, perché sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere sulla terra di rimettere i peccati,
ti ordino - disse al paralitico - alzati, prendi il tuo lettuccio e và a casa tua».
Quegli si alzò, prese il suo lettuccio e se ne andò in presenza di tutti e tutti si meravigliarono e lodavano Dio dicendo: «Non abbiamo mai visto nulla di simile!».
E' importante non limitarsi ad aiutare qualcuno per dovere o per diletto.
Se lo si fa con amore e compassione, con un sorriso e con parole gentili,
si procura di certo una gioia agli altri.
L'atto in se stesso può sembrare identico,ma i benefici che esso comporta sono infinitamente superiori.
(Dalai Lama)
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 2,13-17.
Uscì di nuovo lungo il mare; tutta la folla veniva a lui ed egli li ammaestrava.
Nel passare, vide Levi, il figlio di Alfeo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Egli, alzatosi, lo seguì.
Mentre Gesù stava a mensa in casa di lui, molti pubblicani e peccatori si misero a mensa insieme con Gesù e i suoi discepoli; erano molti infatti quelli che lo seguivano.
Allora gli scribi della setta dei farisei, vedendolo mangiare con i peccatori e i pubblicani, dicevano ai suoi discepoli: «Come mai egli mangia e beve in compagnia dei pubblicani e dei peccatori?».
Avendo udito questo, Gesù disse loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; non sono venuto per chiamare i giusti, ma i peccatori».
E' importante non limitarsi ad aiutare qualcuno per dovere o per diletto.
Se lo si fa con amore e compassione, con un sorriso e con parole gentili,
si procura di certo una gioia agli altri.
L'atto in se stesso può sembrare identico,ma i benefici che esso comporta sono infinitamente superiori.
(Dalai Lama)
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 2,23-28.
In giorno di sabato Gesù passava per i campi di grano, e i discepoli, camminando, cominciarono a strappare le spighe.
I farisei gli dissero: «Vedi, perché essi fanno di sabato quel che non è permesso?».
Ma egli rispose loro: «Non avete mai letto che cosa fece Davide quando si trovò nel bisogno ed ebbe fame, lui e i suoi compagni?
Come entrò nella casa di Dio, sotto il sommo sacerdote Abiatàr, e mangiò i pani dell'offerta, che soltanto ai sacerdoti è lecito mangiare, e ne diede anche ai suoi compagni?».
E diceva loro: «Il sabato è stato fatto per l'uomo e non l'uomo per il sabato!
Perciò il Figlio dell'uomo è signore anche del sabato».
E' importante non limitarsi ad aiutare qualcuno per dovere o per diletto.
Se lo si fa con amore e compassione, con un sorriso e con parole gentili,
si procura di certo una gioia agli altri.
L'atto in se stesso può sembrare identico,ma i benefici che esso comporta sono infinitamente superiori.
(Dalai Lama)
morgana bell (22-01-2013)
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 3,1-6.
Entrò di nuovo nella sinagoga. C'era un uomo che aveva una mano inaridita,
e lo osservavano per vedere se lo guariva in giorno di sabato per poi accusarlo.
Egli disse all'uomo che aveva la mano inaridita: «Mettiti nel mezzo!».
Poi domandò loro: «E' lecito in giorno di sabato fare il bene o il male, salvare una vita o toglierla?».
Ma essi tacevano. E guardandoli tutt'intorno con indignazione, rattristato per la durezza dei loro cuori, disse a quell'uomo: «Stendi la mano!». La stese e la sua mano fu risanata.
E i farisei uscirono subito con gli erodiani e tennero consiglio contro di lui per farlo morire.
E' importante non limitarsi ad aiutare qualcuno per dovere o per diletto.
Se lo si fa con amore e compassione, con un sorriso e con parole gentili,
si procura di certo una gioia agli altri.
L'atto in se stesso può sembrare identico,ma i benefici che esso comporta sono infinitamente superiori.
(Dalai Lama)
morgana bell (23-01-2013)
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 3,7-12.
Gesù intanto si ritirò presso il mare con i suoi discepoli e lo seguì molta folla dalla Galilea.
Dalla Giudea e da Gerusalemme e dall'Idumea e dalla Transgiordania e dalle parti di Tiro e Sidone una gran folla, sentendo ciò che faceva, si recò da lui.
Allora egli pregò i suoi discepoli che gli mettessero a disposizione una barca, a causa della folla, perché non lo schiacciassero.
Infatti ne aveva guariti molti, così che quanti avevano qualche male gli si gettavano addosso per toccarlo.
Gli spiriti immondi, quando lo vedevano, gli si gettavano ai piedi gridando: «Tu sei il Figlio di Dio!».
Ma egli li sgridava severamente perché non lo manifestassero.
E' importante non limitarsi ad aiutare qualcuno per dovere o per diletto.
Se lo si fa con amore e compassione, con un sorriso e con parole gentili,
si procura di certo una gioia agli altri.
L'atto in se stesso può sembrare identico,ma i benefici che esso comporta sono infinitamente superiori.
(Dalai Lama)
morgana bell (24-01-2013)
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