Carmen, mia cara amica, non riesco a non piagnucolare un po' ....a chi vuoi dare la colpa? le cose vanno così e basta...E' il tuo Papà, egoista finchè vuoi, ma è il tuo papà...Lascia a Carla, se possibile, la cura della "tua" Shana: considerala una adozione a distanza, come si usa ora per chi ama gli animali ma non può tenerseli vicino...Non perdere la tua serenità, non chiuderti in quel mutismo che vai promettendo...a che ti porta, Carmen? a rimuginare dentro di te tutte le cose più spiacevoli della vita, a volte ingigantendole pure...visto che non hai un contraddittorio che possa limitarti! E sorridi, Carmen, non abbandonare il sorriso del tuo ottimismo, quello che già tante volte ti ha sostenuto in momenti davvero ..."pesanti"... E se me lo consenti, ti dedico una poesia di Neruda,, che probabilmente già conosci, e che comunque, rileggendola, ti farà "stare bene".
Un grosso, grossissimo abbraccio, Carmen!
Ciao
floriana
Pablo Neruda - Il tuo sorriso
Il tuo sorriso
Toglimi il pane, se vuoi,
toglimi l'aria, ma
non togliermi il tuo sorriso.
Non togliermi la rosa,
la lancia che sgrani,
l'acqua che d'improvviso
scoppia nella tua gioia,
la repentina onda
d'argento che ti nasce.
Dura è la mia lotta e torno
con gli occhi stanchi,
a volte, d'aver visto
la terra che non cambia,
ma entrando il tuo sorriso
sale al cielo cercandomi
ed apre per me tutte
le porte della vita.
Amor mio, nell'ora
più oscura sgrana
il tuo sorriso, e se d'improvviso
vedi che il mio sangue macchia
le pietre della strada,
ridi, perché il tuo riso
sarà per le mie mani
come una spada fresca.
Vicino al mare, d'autunno,
il tuo riso deve innalzare
la sua cascata di spuma,
e in primavera, amore,
voglio il tuo riso come
il fiore che attendevo,
il fiore azzurro, la rosa
della mia patria sonora.
Riditela della notte,
del giorno, della luna,
riditela delle strade
contorte dell'isola,
riditela di questo rozzo
ragazzo che ti ama,
ma quando apro gli occhi
e quando li richiudo,
quando i miei passi vanno,
quando tornano i miei passi,
negami il pane, l'aria,
la luce, la primavera,
ma il tuo sorriso mai,
perché io ne morrei.
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