E' assolutamente necessario lavorare con i ferri circolari, prevedendo l'uso di più cavi (corti per le maniche e più lunghi per il corpo della maglia) e, superfluo dirlo, la realizzazione del campione che permetta di conoscere la tensione del nostro lavoro.
Detto questo, bisogna prendere le misure. La prima misura da conoscere, indispensabile, è quella del collo dietro. Mediamente, per una donna, si calcolano dai 14 ai 15,5 centimetri (nelle tabelle inglesi troverete 5,5/6 inch). Questa è la misura base che ci permette di calcolare il resto. Per le maniche si deve calcolare 1/3 della misura del collo (es. se il collo è 15 cm, 1/3 = 5 cm). Calcolando i punti del nostro campione sapremo a quanti punti corrisponde questa misura (che ora è 25 cm). Ai punti che ci risultano dobbiamo aggiungerne altri 6. Questo numero è dato da 4 punti che sono quelli che formano la linea obliqua che separa il corpo dalle maniche, sia davanti che dietro (e sono appunto 4) e gli ultimi due sono l'inizio della nostra scollatura.
Vi consiglio vivamente di leggere questo post con ferri e lana in mano e provare, seguendo passo passo, perché è più facile a farsi che a dirsi.
Per comodità facciamo un esempio pratico.
Ammettiamo che la misura del dietro del collo sia 30 punti, ne dobbiamo agiungere altri 10 per la manica dx e 10 per la sx, arrivando così a 50. Mettiamo su anche gli ulteriori 6 punti per un totale di 56 punti, che sono così ripartiti: 1 punto per il davanti, 1 per la linea di demarcazione tra davanti e manica sx, 10 punti per la manica sx, 1 punto per la linea di demarcazione tra manica sx e dietro, 30 punti per il dietro, 1 punto per linea demarc. tra dietro e manica dx, 10 punti per la manica dx, 1 punto per linea demarc. tra manica dx e davanti, 1 punto per il davanti. Totale 56 punti. Ci siamo? Bene.
Per il momento si lavora in piano, senza chiudere il lavoro, cioè con ferri di andata e ritorno. Si lavora un ferro a rovescio per il rovescio del lavoro. Per i prossimi giri, all'incirca tra i 5 e i 7,5 cm, è necessario aumentare 10 punti SUL DIRITTO DEL LAVORO, distribuendoli così: un aumento ogni primo e ultimo punto del lavoro (cioè i due lati della scollatura davanti) e un punto prima e dopo ogni linea di demarcazione tra le parti del lavoro.
Un altro disegno può aiutare a capire meglio:
I puntini indicano gli aumenti, mentre le barrette verticali sono i punti con la direzione del lavoro.
Il mio consiglio è di delimitare gli aumenti con dei segnapunti. Potete scegliere il tipo di aumento che preferite. Il classico YO (yarn over) cioè il filo gettato crea un bell'effetto decorativo. Si forma una serie di buchini con un punto lavorato in mezzo molto carino. Altrimenti potete scegliere voi il tipo di aumento che preferite.
Si prosegue fino a che la lunghezza del dietro è tra i 5 e i 7,5 cm. A questo punto è bene provare il lavoro indossandolo. Se la lunghezza dello scollo arriva sotto la gola (e vi va bene questa misura) è ora di unire i ferri e lavorare in tondo. Qui bisogna fare un rapido calcolo. Si contano i punti del dietro, poi si contano quelli delle due sezioni del davanti. La differenza tra il davanti e il dietro corrisponde al numero di punti da avviare tra le due metà del davanti formando così quella V un po' squadrata di cui parlavo all'inizio.
Mi permetto una piccola divagazione. Io amo le scollature un po' profonde, quindi lavoro per più di 7,5 cm. continuando anche ad aumentare perchè sono piuttosto abbondante di seno e pancia e voglio che il mio davanti sia"comodo" quindi non aggiungo altri punti tra i due davanti, lasciando una V piuttosto a punta.
Una volta unito il lavoro, si prosegue lavorando in tondo e continuando gli aumenti, UN GIRO SI E UNO NO. Attenzione, perché bisogna continuare con la distanza di prima. Ora non abbiamo più diritto e rovescio, lavorando in tondo, perciò ci vuole un po' più di concentrazione.
Si lavora così fino ad arrivare alla punta della spalla. In genere la linea diagonale che separa le parti della maglia misura tra i 25 e i 27,5 cm. ma è sempre meglio provarsela addosso (il vantaggio dei ferri circolari in questo caso è unico!).
Adesso si lasciano in sospeso i punti delle maniche mettendoli su dei cavi e si prosegue lavorando il corpo della maglia. La Walker consiglia di lavorare prima le maniche, come si vede dal disegno
ma a dire il vero io mi sono trovata meglio facendo il contrario. A voi la scelta. Qui torna in scena il nostro campione perchè è quello che ci permetterà di stabilire quanti ferri lavorare per arrivare alla lunghezza desiderata e se inserire aumenti o diminuzioni in base all'aderenza del maglione.
Finito il corpo, si riprendono le maniche, una alla volta, e anche qui, grazie al campione, potremo facilmente distribuire le diminuzioni per arrivare ad avere il polsino nella misura desiderata.
Ecco fatto, spero di esservi stata d'aiuto.
http://elenabijoux.blogspot.com/2010...-italiano.html
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