Rakshasa
24-05-2007 22:00 | Bengiunti - vivi per chi lo è - alla fine di questa quest globale, che prevede il vostro soggiorno nel sottosuolo per qualche giorno.
I disastri on, la sconfitta dell'Isola, ha portato a questo: l'intera popolazione è rifugiata nel regno sotterraneo di Agharti.
Ci fu una quest tempo fa per cui Darchon era inaccessibile ai pg, pena la morte. questa volta non sarà diverso, però se anche becchiamo un pg in superficie non lo secchiamo all'istante: ovviamente manderemo o un sussurro o una striscia di fato per avvertire che non è possibile giocare in questi giorni in superficie.
I popoli sconfitti a causa del mancato ritrovamento degli artefatti si sono rifugiati nel Regno Sotterraneo di Agharti, regno antico delle leggende che ha accessi la cui conoscenza si era persa nella notte dei tempi in tutti i villaggi.
Infatti le legioni demoniache han preso il sopravvento sulle terre dell'Isola, stabilendo il loro impero temporaneo. Il Tiranno è sorto, a causa del rito completato dai suoi accoliti.
Gli Ingressi di Agharti
Gli ingressi alle gallerie che portano a Shamballah, la capitale di questo regno, sono occultati in luoghi strategici e isolati per impedirne l’accesso ai curiosi.
Ce ne sarebbero molti nascosti sotto le acque degli oceani, dei laghi, o tra i pendii in alta montagna. Ve ne sarebbero alcuni a Darchon, nella fitta foresta che circonda il fiume Xante, (le cui entrate sarebbero protette da tribù di barbari dagli atteggiamenti tutt’altro che amichevoli), o nelle Esterne Terre.
La magia è presente e molto diffusa; quella arcana viene chiamata "Arte", mentre quella divina è chiamata "Potere". Le sottorazze sono moltissime; quelle più diffuse sono però solo circa una decina, e, fra queste, la dominante è quella dei Genasi.
Le poche città e i pochi insediamenti sono in perenne contesa con le tribù barbare; ma è anche un terra ricca di risorse minerarie.
È riconosciuta da tutte le antiche razze come la zona più pericolosa del mondo esistente.
Agarthi, il regno Sotterraneo
Storia di Agharti e tradizione:
Secondo la tradizione, esiste un grande regno sotterraneo, chiamato Agharti ("l'inaccessibile"). Qui dimorerebbe il Re del Mondo, colui che, da Shamballah ("città degli smeraldi"), la capitale di questo grande luogo mitico, domina un popolo di deformi creature. Qui, vivono esseri da tempo immemorabile, in grado di usare ancora quell'energia che gli uomini di superficie, hanno ormai dimenticato come usare, l'energia chiamata Prana. Un'energia che, volendo, può essere ancora risvegliata, così come avviene nei mistici, in quanto è presente ancora in tutti noi, ma è "addormentata".
Shamballah, che dovrebbe trovarsi in profondità, sotto il Sacro Altare, è solo il centro di questo grande regno, che dovrebbe estendersi, attraverso un'immensa rete di gallerie, sotto tutta la superficie dell'Isola, collegando tra loro i diversi villaggi. Agharti è questo, un'estesissima rete di gallerie sotterranee. Ma la leggenda ci dice anche che non a tutti è concesso accedervi. Solo pochi prescelti possono recarvisi, sotto diretto invito "spirituale" del Re del Mondo.
In molti cercarono di raggiungere Agharti, ma è molto difficile, se non impossibile, accedervi quando non si è stati invitati. Tale impresa, più volte, a portato solo alla morte.
Gli abitanti del luogo si presentarono col nome di "Arianni"; questi attualmente si dimostrano preoccupati per la razza di superficie, in quanto hanno colto le numerose vibrazioni per le guerre sante che si sono abbattute sul suolo di Sotminoa.
Sentono il male pulsare profondantemente nelle profondità degli abissi, per il risveglio annunciato del Tiranno della Paura, uno degli Argodadh sepolti dal Khorakhané Angelus e non ancor risvegliati.
Ci furono alcune persone che trovarono casualmente un ingresso ad Agharti, ma nella maggior parte dei casi, o non tornarono indietro, o tornarono con la lingua mozzata, per non poter rivelare ciò che avevano potuto vedere.
Dopo il disastro di Arcadia, ai sopravvissuti non inabissati non rimase altro da fare che navigare verso le coste più vicine.
Secondo le leggende, il simbolo del sovrano di Arcadia è il tridente. Simbolo marino, associato alla figura di Darch, il dio del mare. La leggenda dice che abiti in uno splendido palazzo in mezzo al mare, e usi spostarsi sopra un cocchio tirato da cavalli marini (o probabilmente delfini, e se col tridente batteva le onde, suscitava tempeste e terremoti. Forse il suo tridente era davvero un arma molto potente. La sua natura è duplice; benefica e malefica.
Darch è il massimo esponente sulla Terra e viene associato al Dio più buono del pantheon isolano, mentre Gehl era il “Dio dei Male”, associato al Dio terribile e vendicativo delle Scritture.
Negli Abissi Infernali il Sgnore dei Demoni, chiamato dai sotminoiti Agikath regna sovrano, al comando probabilmente delle legioni demoniache, una delle quali attaccò Darchon in tempi recenti.
Il demonio avrebbe regnato in tempi arcani su Arcadia, quando la terra era coperta di fuoco e gli Inferi ardevano sotto la luce del Sole, e Lilith, la Signora della Montagna, secondo certe versioni sarebbe stata addirittura la sua consorte.
L’umanità visse in una condizione di semi-schiavitù (ma pacifica) in quel “Paradiso terrestre” che era Arcadia, fino al giorno in cui, avendo pronosticato un imminente catastrofe, decise di “rubare” il “frutto della conoscenza” dall’albero del giardino della città (probabilmente metafora che si riferisce ad un libro: la fornitissima biblioteca arcadica, i cui numerosi argomenti espressi nei libri si ramificavano in diversi campi, proprio come i rami di un albero), volendo aspirare agli Dei. Tale libro doveva essere per loro davvero un tesoro inestimabile.
Ciò portò a rivolte, le mitiche guerre tra giganti e uomini. Circa 10.000 anni fa, periodo della distruzione di Arcadia, il “Re del Mondo”, insieme agli uomini (che portavano con se il “frutto della conoscenza”, con la quale essi, così come i loro creatori, erano ora capaci di discernere il bene dal male, di capire cos’era più giusto e sbagliato), lasciarono l’isola per dirigersi verso le terre non colpite dalla catastrofe.
Era terminata un’altra era.
Ma non tutti seguirono le navi dorate, e una di queste civiltà fu quella sotterranea, ritirandosi sottoterra, nella crosta terrestre, lì, dove avrebbe potuto continuare incontrastato a governare il proprio mondo, lontano dall’umanità, ormai divenuta pericolosa, guerrigliera, conquistatrice. Ma anche lì, dove sarebbe stato costretto ad un'obbligata prigionia che sarebbe dovuta durare 10.000 anni.
Uno degli esploratori riporta in un suo diario la sua supposta esperienza nel regno sotterraneo:
"Di lì andai verso il centro della terra e vidi un luogo benedetto dove si trovano piante con rami che continuano a vivere e a germogliare da un albero tagliato."
"Allora chiesi: a che serve questa terra benedetta, tutta piena di alberi, a che serve questa fossa maledetta? Mi rispose uno degli abitanti, che era presso di me, e mi disse: Questa fossa maledetta è destinata a coloro che sono maledetti per l'eternità."
La fossa di cui si parla non è altro che un passaggio che conduce al sottosuolo.
Era l'età del ferro, delle guerre e del dolore. Lì, il Re del Mondo, si costruì un grande regno, costituito da numerosissime gallerie sotterranee, estese per tutta l'isola e forse oltre, un grande regno chiamato, secondo la tradizione orientale, Agarthi. La capitale di questo nuovo mondo sotterraneo, chiamata Shamballa.
Questo è ciò che potete giocarvi di conoscere in on, visto che chiunque interroghiate del regno sotterraneo vi rivelerà queste cose. Il fato farà di tutto per movimentare la vostra permanenza sottoterra, ma ricordate di giocarvi un clima da lazzaretto post bellico.
Insomma, ci sono feriti stesi a terra e medicati come meglio possono, banchi atti alla distribuzione dell'acqua. E' un clima che ricorda la distruzione e la disperazione dopo una vera e propria guerra, e tale voglio veder giocare, non come fosse una scampagnata in allegria ^_*
Siete TUTTI riuniti là sotto, i tre popoli.
Cercheranno di tenervi divisi come possono visto che sanno delle tensioni inter vos, il regno è enorme come i villaggi perciò non temete di dover giocare tutti insieme appassionatamente.
Speriamo che questo risvolto di gioco vi stimoli la fantasia.
Buon divertimento ragazzi ^_^
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