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40 Anni di Guccini
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Wren 24-11-2007 23:00 | In questi giorni, nel lontano 1967, usciva nei negozi specializzati italiani un certo "Folk Beat N° 1". Il Primo Disco di un Cantautore che col tempo è diventato (a mio avviso) la massima espressione della musica d' autore italiana. Trattasi di Francesco Guccini.
Nonostante io sia da tempo un metallaro consolidato, con ormai parecchi anni di passione alle spalle, parecchi concerti visti, centinaia di dischi e riviste specializzate in casa e una solida convizione nella mia "Fede", ho sempre avuto un debole enorme per Guccini. Il motivo sinceramente non lo so. Semplicemente, io amo Guccini esattamente come amo gruppi che con lui non ci combinano una cippa, come possono essere i vari Blind Guardian, gli Elvenking o i Dark Tranquillity. Sono stato ai suoi concerti, ho comprato i suoi dischi e ascoltato i suoi brani. Insomma sono proprio un appassionato. E ora ci tengo a fargli li auguri per i suoi primi 40 Anni di carriera e ringraziarlo per tutte le perle che ci ha regalato. Sono stato parecchio indeciso su che canzone mettere qui di seguito. La scelta è pressoche infinita: "L' Avvelenata", "La Locomotiva", "Canzone per un' Amica", "Cyrano", "Bisanzio".... Alla fine ho optato per una Magari meno conosciuta ma che a me è sempre piaciuta molto per testo e signicato. E la dedico un pò a tutti i gucciniani che come me sono un pò cresciuti su queste canzoni: Quattro Stracci E guardo fuori dalla finestra e vedo quel muro solito che tu sai. Sigaretta o penna nella mia destra, simboli frivoli che non hai amato mai; quello che ho addosso non ti è mai piaciuto, racconto e dico e ti sembro muto, fumare e scrivere ti suona strano, meglio le mani di un artigiano e cancellarmi è tutto quel che fai; ma io sono fiero del mio sognare, di questo eterno mio incespicare e rido in faccia a quello che cerchi e che mai avrai! Non sai che ci vuole scienza, ci vuol costanza, ad invecchiare senza maturità, ma maturo o meno io ne ho abbastanza della complessa tua semplicità. Ma poi chi ha detto che tu abbia ragione, coi tuoi "also sprach" di maturazione o è un' illusione pronta per l'uso da eterna vittima di un sopruso, abuso d' un mondo chiuso e fatalità; ognuno vada dove vuole andare, ognuno invecchi come gli pare, ma non raccontare a me che cos'è la libertà! La libertà delle tue pozioni, di yoga, di erbe, psiche e di omeopatia, di manuali contro le frustrazioni, le inibizioni che provavi quì a casa mia, la noia data da uno non pratico, che non ha il polso di un matematico, che coi motori non ci sa fare e che non sa neanche guidare, un tipo perso dietro le nuvole e la poesia, ma ora scommetto che vorrai provare quel che con me non volevi fare: fare l' amore, tirare tardi o la fantasia! La fantasia può portare male se non si conosce bene come domarla, ma costa poco, val quel che vale, e nessuno ti può più impedire di adoperarla; io, se Dio vuole, non son tuo padre, non ho nemmeno le palle quadre, tu hai la fantasia delle idee contorte, vai con la mente e le gambe corte, poi avrai sempre il momento giusto per sistemarla: le vie del mondo ti sono aperte, tanto hai le spalle sempre coperte ed avrai sempre le scuse buone per rifiutarla! Per rifiutare sei stata un genio, sprecando il tempo a rifiutare me, ma non c'è un alibi, non c'è un rimedio, se guardo bene no, non c'è un perchè; nata di marzo, nata balzana, casta che sogna d' esser puttana, quando sei dentro vuoi esser fuori cercando sempre i passati amori ed hai annullato tutti fuori che te, ma io qui ti inchiodo a quei tuoi pensieri, quei quattro stracci in cui hai buttato l' ieri, persa a cercar per sempre quello che non c'è, io qui ti inchiodo a quei tuoi pensieri, quei quattro stracci in cui hai buttato l' ieri persa a cercar per sempre quello che non c'è, io qui ti inchiodo a quei tuoi pensieri, quei quattro stracci in cui hai buttato l' ieri persa a cercar per sempre quello che non c'è... |
Lucius ![]() 25-11-2007 09:21 | che bello svegliarsi e trovare questo regalo da parte dell'amore mio. : D
Non sono mai andato ad un concerto di guccini, ma quando lo ascolto mi tornano agli occhi i miei sedici anni, quando con un mangianastri portatile del dopoguerra, qualche musicassetta che friggeva musica si andava a gironzolare per i colli con gli amici più cari a cantare e bevicchiare e fumacchiare. Ed insieme ai doors, al buon vecchio rino gaetano e ad altri mostri sacri, di tanto in tanto spuntava qualche pezzo del buon Guccini. Oggi berrò un bicchiere in più per brindare a lui, e anche io posto una canzone, che egli soleva cantare con Augusto Daolio, lo scomparso primo cantante dei nomadi. I due eran molto legati. ------------------------------- Noi non ci saremo Vedremo soltanto una sfera di fuoco Più grande del sole, più vasta del mondo Nemmeno un grido risuonerà… E catene di monti coperte di neve Saranno confine a foreste di abeti Mai mano d'uomo le toccherà E solo il silenzio come un sudario si stenderà Fra il cielo e la terra per mille secoli almeno Ma noi non ci saremo, noi non ci saremo.. E il vento d'estate che viene dal mare Intonerà un canto fra mille rovine Fra le macerie delle città Fra case e palazzi, che lento il tempo sgretolerà Fra macchine e strade risorgerà il mondo nuovo, Ma noi non ci saremo, noi non ci saremo… E dai boschi e dal mare ritorna la vita E ancora la terra sarà popolata Fra notti e giorni il sole farà le mille stagioni E ancora il mondo percorrerà Gli spazi di sempre Per mille secoli almeno, Ma noi non ci saremo, non ci saremo... |
Sophya ![]() 25-11-2007 10:47 | "Io Filemazio, protomedico, matematico, astronomo, forse saggio..."
E' un poeta. |
Aconito ![]() 25-11-2007 19:41 | Un commento alle sue canzoni e alle sue parole sarebbe inutile, hanno entrambe la forza di commentarsi da sole...
Un grande cantante, un poeta, come ne rimangono pochi... |
Alejandro ![]() 26-11-2007 09:20 | Mi ci avete fatto spuntar la lacrimuccia stamani !
Ma bella piu di tutte l'isola non trovata...... ^__* |
Lucius ![]() 26-11-2007 10:59 | perchè asia ti fa schifo?
è.è |
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