In Onore di Due Persone


  Autori   Messaggio
« indietro    |   Pagine (1)   di   [1]
Aeron

Terre Esterne Cittadino libero Nessuno

08-05-2008 22:00
Avverto: non voglio scatenare alcun discussione politica.
Solo un semplice post per ricordare due grandi personaggi della storia Italiana, a 30 anni dalla loro uccisione.

Peppino Impastato e Aldo Moro.

Che lottarono da sempre contro la Mafia, per rendere l'Italia un paese migliore.
Ci hanno insegnato a non arrenderci mai, a farci rispettare, ad aver voglia di urlare contro queste ingiustizie che spesso ci sopprimono e ci rendono schiavi della paura.

Ed è ora di urlare veramente e di farci sentire con tutte le ingiustizie che ci sono, non solo in questo paese, ma in tutto il Mondo.


Allora perchè non cominciamo a fare qualcosa?

La Mafia uccide
Il Silenzio e l'Indifferenza a queste cose pure.




"E' nato nella terra dei vespri e degli aranci, tra Cinisi e Palermo parlava alla sua radio..
Negli occhi si leggeva la voglia di cambiare, la voglia di Giustizia che lo portò a lottare..
Aveva un cognome ingombrante e rispettato, di certo in quell'ambiente da lui poco onorato..

ra la notte buia dello Stato Italiano, quella del nove maggio settantotto..
La notte di via Caetani, del corpo di Aldo Moro, l'alba dei funerali di uno stato..
"Allora dimmi se tu sai contare, dimmi se sai anche camminare, contare, camminare insieme a cantare
la storia di Peppino e degli amici siciliani"


 
Morvius

Terre Esterne Cittadino libero Nessuno

09-05-2008 18:25
L' ho vista via Caetani, fa venire il freddo addosso :S

 
Tyranus

Terre Esterne Cittadino libero Nessuno

10-05-2008 13:19
E' bello e confortevole vedere che c'è ancora qualcuno,per fortuna, che ricorda i vari aldo moro, peppino impastato, ma anche i giovanni falcone, borsellino, chinnici, e la lista è molto lunga.

Ricordiamo anche il dolore delle loro famiglie, e quello delle famiglie degli agenti della scorta, con aldo moro vennero trucidati anche 5 uomini che lo accompagnavano.

Un grazie ad Aeron

 
Morrowind

Terre Esterne Cittadino libero Nessuno

09-05-2008 20:32
La Camorra, la Ndrangheta, la Mafia, la Santa Croce Unita non sono persone. Non sono assassini. Non sono ladri. Non sono criminali.

E' una mentalità, un modo di fare delle nostre parti. E' la nostra cultura, questo la rende forte e difficile da abbattere.


Terre in cui lo Stato viene visto come un qualcosa di cattivo, dove chi è vero uomo è cammuriste.

Nu simmo cammureste ncapa, è un nostro modo di essere.


Un napoletano quando va nelle altre regioni incute timore, a volte disprezzo. Il punto è che il più delle volte, ciò ci fa sorridere.


L'unico metodo per cambiare le cose e far capire che ci sono altre alternative più felici, perchè il più delle volte la Camorra è il pane dei poveri.

Non serve a nulla arrestare gente a destra e manca, ma bisogna non abbandonare a sè stessi i ceti più poveri delle nostre zone. Sensibilizzare i giovani che la vita non è una guerra del predominio, ma la gioia del vivere con gli altri.



Io non smetto di essere orgoglioso e esse ra Campania, e fa parte ra chiù bella reggione re l'Italia.

Io piango però per la mia terra, che troppe volte viene maltrattata da chi pensa solo al denaro, da chi la usa come discarica di rifiuti tossici distruggendo il nostro pane, da chi toglie il sorriso ai nostri giovani perchè o si cammurrista o non si nisciuno.


Io ammiro queste persone, han fatto qualcosa pure per me.

Però bisogna finirla di avere solo eroi, bisogna tutti nel nostro piccolo lottare. Affinche tutti possano cambiare davvero le cose e non guardare solo speranzosi singoli personaggi.


Ricordiamoli, ma con stima e amore. Non come monito a chi si mette contro questo sistema, perchè così abbiamo solo dato l'ennesima vittoria in mano loro.


Il più delle volte, però, noi tremiamo difronte a tale violenza e chiniamo il capo pensando a chiudere gli occhi e a farci i fatti nostri.

 
Adelasia

Terre Esterne Cittadino libero Nessuno

09-05-2008 21:56
Non si può restare in silenzio, far finta di non sapere e dormire sogni tranquilli...

Le vite sacrificate di personaggi come quelli citati, non saranno state vane, se noi, generazioni future, saremo in grado di tirar fuori la testa da sotto la sabbia...

Onoriamo, si, il loro esempio, perchè non si dimentichi mai quanto l'uomo può fare di buono per migliorare l'esistenza della specie, ma anche quanto sa essere vile...

 
Lucius

Terre Esterne Cittadino libero Nessuno

09-05-2008 23:07
Non viviamo in un posto in cui bene e male, giusto e ingiusto, legale e illegale hanno un confine nitido.

Votiamo piduisti e mafiosi ma piangiamo i morti per mafia e per il terrorismo.

Compriamo prodotti di aziende messe su coi soldi per riciclare denaro sporco ma ci intristiamo per le aree del sud depresse.

La nostra moralità è inversamente proporzionale alla nostra ipocrisia.

Se le cose non cambiano è perchè alla maggior parte delle persone sta bene così.

E non mi si parli di paura, mancanza di cultura, difficoltà economiche e sociali.

Chi sta male ha da pensare ai cazzi suoi e chi sta bene ci mette poco a lavarsene le mani con bellissime parole ed esortazioni alla dignità.

Senza offesa per nessuno, naturalmente.

 
Cipo

Terre Esterne Cittadino libero Nessuno

10-05-2008 12:21
Pari pari come Luciano.

Viva L'Italia. Viva Moro, Falcone e Borsellino. NO alle mafie.

 
Tommasus

Terre Esterne Cittadino libero Nessuno

11-05-2008 09:16
La mafia uccide...lo stato ringrazia.

Diceva un murales a Cinsi.
Effettivamente è vero, basti pensare che le vittime illustri delle mafie non vengono degnate di particolari attenzioni.
Forse perchè vicine ad ideologie contrarie al regime, o forse perchè figure scomode per il regime stesso.

Basti pensare che a Napoli hanno praticamente idolatrato Annalisa Durante, perchè usata come scudo umano in una sparatoria; mentre la figura di Giancarlo Siani a stento viene menzionata tra le vittime della camorra.

Stessa cosa in Sicilia; Impastato viene trattato come un terrorista bolscevico al quale la mafia ha fatto il piacere di interrompere prematuramente la vita per evitargli insuccessi; persino a Cuba si son resi conto della sua lungimiranza politica ed apprezzano le sue satie, mentre noi italiani lo consideriamo ancora uno dei tanti.

Lo so di sembrare polemico, ma non potete immaginare quanto mi sono dovuto frenare nello scrivere queste cose, tanto che mi verrebbe da sbattere la testa al muro per l'indifferenza che il nostro paese ed i nostri connazionali riservano a questi personaggi.

 
(1)   di   [1]