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Profilo del PG Avenon
Femmina Nessuno Terre Esterne |
Avenon |
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I parte:
Questa non è la storia di una semplice ragazzina abbituata all'affetto dei genitori.Questa è la storia di Avenon figlia di un fabbricante d'armi e di una donna nobile che non ha mai conosciuto. dopo l'uccisione del padre che le aveva insegnato le arti del combattere, ha vagato per le terre cercando la madre ma soprattutto uno scopo nella vita uccidendo tutti quelli che glielo impedivano. II parte Tutto cambia quando un giorno va a comprare delle armi,da quel giorno scopre che uccidere non è il suo destino, che essere un'assassina ti fa solo odiare la vita, scopre che il contatto con la gente la fa sentire un normale ragazza, le piace...incomincia a prendere confidenza con le persone(cosa che prima era impossibile), incomincia anche a dimostrarsi più fiduciosa ed incline ai sentimenti. tutto sommato continua ad allenarsi molto spesso nell'arte del combattimento perchè è una cosa che la rilassa e l'affascina, cosù come la affascinano le armi.è per questo motivo che cerca di entrare a far parte nella compagnia del commercio. III parte Un giorno trova la forza per fare un colloquio e inaspettatamente viene assunta come apprendista Fabbro, "strano per una fanciulla" le dicono tutti, lei il più delle volte arrossisce e continua silenziosa nel suo lavoro.Il motivo forse è perchè per lei creare una spada è come avere un bambino è come far nascere la vita, ma neanche lei sa bene il perchè, sa solo che quando vede un'arma appeta fatta le vengono quasi le lacrime agli occhi, e si sente in pace con se stessa. IVparte "La Compagnia del Commercio si e sciolta..."Avenon con gli occhi immobili su quella pergamena legge quelle temute parole. Si alza piu silenziosa di un gatto e scivola nella sua stanza la guarda per l'ultima volta i suoi occhi sfioreranno su quella immagini.Si ritrova poi sull'uscio della bottega, una sacca di pelle com poca roba, le poche armi, i vestiti, le, lacrime e le gioie di un mondo fatto di fucine e magazzini e clienti e armi. si volta senza guardare per l'ultima volte la sua vecchia casa e se ne va fischiettando, come ridere in faccia alla vita che si prende gioco del suo cuore. "Ho provato a diventare buona...Ma la vita me lo impedisce...."sorride nell'ombra del cappuccio calato sul capo. "Io sono cattiva...E mi piace."sorride con un'aspra ironia, nel verde dei suoi ochhi scocchia una scintilla di malizia. "La fabbra torna a casa..."canticchia "La fabbra torna Assassina" V parte il tempo è passato, monotone le giornate, un tempo lungo infinito, un tempo in cui gli alberi sembrano addormentati e il vento che soffia lo fa quasi con sforzo. Il tempo è passato e il cuore sembra riposare, la mente non pensa più al futuro o al passato. Il senso di soppravvivenza diventa quasi un obbligo...Cosù, trasinandosi giorno dopo giorno la ragazza si costringere a vivere.Non lo sa il perchè, non ha più niente per cui vivere, èsolo l'istinto che la costringe a non lasciarsi andare del tutto, è solo la natura, più forte del pensiero, che la trattiene dal lasciarsi affogare in mezzo a quell'aria afosa di una vita penosa portata ormai all'astrico.In quelle lunghe e penose giornate l'accompagnano vecchie bottiglie impolverate di grappa o vino. "Perchè mi ostino ad andare avanti?Per cosa?Per chi?..." VIparte Ritornata in fucina dopo il ritrovo del vecchio mastro apperentemente perduto continua il suo lavoro di fabbro, continuano anche gli incontri con gli uomini...Gioca lei...e si diverte ridendo malignamente della sua bastardaggine. Quello che vuole adesso è spingersi oltre..oltre tutti i confini e le regole... VII parte senza lavoro e senza una meta vaga per le vie come un'ombra. Quello che vuole adesso è solo poter usare le sue armi... VIII parte Ritrovata la via crazie al forte credo nell'Unico si impegna a diventare una sua seguace. Segue con impegno le lezioni degli Stregoni per poter diventare Suppliziante e servire completamente l'Unico Vero Dio il Senza Nome. » Indietro « |