Immagine di hikliff
Maschio
Nessuno Terre Esterne

Hikliff

Forza
50
Esperienza
6248
Mente
27
Monete
0
Resistenza
45
Schiavi
0
Spirito
20
Cibo
7167
Agilità
28
Legna
74
Costituzione
30
Minerali
0
Carisma
20
Casato
-
Procura Cibo
18
Stato Civile
Nubile/Celibe
Raccolta Legna
22
Etnia
 
Raccolta Minerali
14
Navigazione
3
Costruzione Edifici
3
Lavorazione Materiali
3

Iscritto dal 25-01-2006 15:27
Hikliff, Il Giglio Nero
Erede della Casata Y Leon
Faccia d’Angelo



L'inizio:
Nacque in una notte come altre. Una notte piovosa. L'intera famiglia era nella stanza del castello dove a breve, la madre avrebbe dato alla luce l'erede di un'antica e potente famiglia, quella "Y Leon".
Appena nato il padre lo ritenne idoneo a prendere tale nome e cosù venne alla luce un ragazzino di nome Hikliff Y Leon.
Fortunato perchè quando sarà maturo, egli erediterà l'intero patrimonio della Casata del Giglio, simbolo di famiglia.
Fin da piccolo visse nel lusso più assoluto, viziato. Nel Ducato aveva il meglio di tutto, a partire dai giochi fino al Maestro d'Armi, Lethoren.
Questi, dopo il padre, era il miglior combattente del Ducato. Il braccio destro dello stesso Duca. Non poteva non avere altra fine che addestrare al meglio il piccolo Hikliff.
Venne addestrato a sopportare il dolore e a non avere pietà. Sottoposto in continuazione a dure prove, punito se necessario.
Addestrato all'utilizzo di uno svariato numero di armi. Preferibilmente la spada, ma non solo...
Cresceva bene...Cresceva velocemente, come se la giovinezza fosse solo d'intralcio per divenire al più presto un Uomo.
A partire da quando compù 12 anni, il ragazzino cominciù a seguire l'esercito a fianco del padre, il Duca, in guerra.
Osservava e memorizzava tattiche belliche, strategie militari, la morfologia dei diversi territori dove si verificavano gli scontri.
Ed è proprio in una di quelle spedizioni che il piccolo Hikliff cambiù. Lasciù alle spalle l'essere bambino e cominciù a diventare un piccolo uomo.

Lo Scontro con la Casata dei Roches:
Tutto cominciù con una battaglia contro una Casata ormai da decenni rivale a quella del padre di Hikliff, il Duca Donegar.
Sembrava tutto tranquillo, l'esercito possedeva come ordinato, lo scontro imminente. Ma una cosa non venne calcolata, un piccolo passo ad Est. Li fu quasi la disfatta, fu una trappola.
Il grosso dell'esercito procedeva a Nord mentre un piccolo battaglione restù indietro come protezione del Duca, il figlio, la sorella più piccola assieme al maestro d'Armi.
Dal nulla sbucarono una trentina di soldati dei Roches dal passo ad Est. Presi alla sprovvista, i soldati cominciarono lo scontro. I regnanti si allontanarono alla svelta per non rischiare la vita.

La Morte di Lethoren:
Lo scontro si prolungava. Morivano soldati da entrambe le fazioni, cosù il Maestro di Hikliff decide di aiutare i Soldati del Giglio.
La vittoria era ormai conquistata, se non fosse stato per quei maledetti arceri. Una ventina massimo. Incoccarono le loro frecce e presa la mira scoccarono a raffica sul campo di battaglia. Fu una strage. Morirono tutti, sia i guerrieri del Giglio che quelli della Roches.
Il grosso dell'esercito accortosi della mancanza del loro Duca tornù indietro e trucidù alla svelta quegli stessi arcieri presi alle spalle.
Ben presto il piccolo Hikliff si liberù dalla presa del padre e corse verso il corpo a terra del suo Maestro.
<<Maestro!>> Sbraitava il piccolo inginocchiato a fianco di Lethoren.
<<Hikliff..fatti..forza..La mort..e non ci...separe...rà.>> Disse poco prima di morire l'uomo.
Il piccolo, forse una delle poche volte, scoppiù a piangere sul corpo dell'uomo.
Non si combattè più quel giorno.

La sua Prima Vittima. La vendetta:
Un nuovo scontro contro i Roches.
Una notte…Tutto si svolse in poche ore di appostamenti e di attendere il momento giusto. Nascosto ad appena cento metri dal campo nemico, sembrava un’ombra. Prese la sua balestra, la caricù, prese la mira, tenne il respiro per qualche istante per poi far scattare il dardo che andù direttamente a centrare la fronte del Signore dei Roches, colui che fece uccidere il suo Maestro Lethoren.
<<Lethoren…Ti ho vendicato!>> Esclamava entusiasta mentre i soldati irrompevano sul campo nemico come se fossero guidato dalla morte in persona. I nemici cadevano uno ad uno come tante spighe di grano che venivano recise dal contadino con la falce.
Scoprendo la sua posizione, Hikliff si avvicinù al suo padre, il Duca.
<<L’ho ucciso! Con un solo colpo quel bastardo ha pagato finalmente!>> Guardava intensamente il cielo rivolto al fu maestro ormai deceduto. <<Ed è solo l’inizio!>> Ghigno di piacere mentre caricava un secondo dardo nella balestra. Si avvicinava ai prigionieri.
<<Devono pagare…>> Continuava a ripetere il ragazzino mentre puntava la balestra sul primo prigioniero inginocchiato. <<Click>> Il dardo si conficca nella testa dell’uomo. Cosù fece con tutti i prigionieri fatti durante lo scontro.

Un nuovo Hikliff si forgiù dal dolore e l’ira che risiedeva nel suo cuore. L’Assassino:
Fra allenamenti e piccole spedizioni, il ragazzo raggiunge i 16 anni. Ormai abile nell’uso della spada, gli viene dato il nominativo di Assassino.
Comincia cosù la sua storia da guerriero. Spedizioni, lunghi viaggi, star lontano dal Ducato non lo intimoriva. Pronto a tutto pur di arrivare ai suoi scopi.
Passa appena un anno e la casata prende il potere su tutta la zona limitrofa.

La Nascita del Giglio Nero:
Ormai per Hikliff le battaglie erano all'ordine del giorno. Seppur figlio del Duca, lui non voleva certo starsene con le mani in mano.
Spesso era in prima linea a comandare gli eserciti, un vero Guerriero.
Il Duca chiedeva sempre più territori e potere, ed il figlio non poteva che accontentarlo.
Gli venne dato il soprannome di Furia di Spade dal modo in cui combatteva, la stessa tecnica che utilizzava il Fu Maestro Lethoren, come se quest'ultimo si fosse impossessato di lui, come se gli fosse sempre restato a fianco come promesso in punto di morte.
Divenuto Generale degli Eserciti compù questa campagna per il volere del Padre, suo Signore.
Le battaglie erano dure, ma solo vittorie venivano registrate dai messaggeri del Duca. Il Ducato si espandeva a macchia d'olio. Niente e nessuno poteva arrestarlo.
E cosù dopo anni di battaglie il ragazzo ormai cresciuto tornù al ducato. Inoltre raggiunti i 20 anni gli venne marchiato sulla spalla il simbolo della casata, un Giglio. Da li prese infine il nome di Giglio Nero. Simbolo di appartenenza alla famiglia Ducale, simbolo di forza, di ferocia ed eterno rispetto.

La Partenza:
Appena un anno dopo decise di intraprendere un ultimo e lungo viaggio.
E cosù lasciù il Ducato. Lasciù il padre, il Duca Donegar, la madre ed una sorella più piccola di lui.
<<Eterna Gloria alla Casata Y Leon!>> Sbraitava come saluto.

L’Arrivo all’Isola dei Villaggi:
Senza un vero e proprio motivo lasciù la casata. <<Porterù il potere del Giglio altrove>> Diceva al padre. <<Sentirete parlare di me…avrù Gloria, Onore, Potere…>> orgoglioso com’era non poteva che dire quelle parole.
Abbandonate le terre della casata si imbarcù in una nave mercantile, la Mernac che lo portù all’Isola dei Villaggi. Sbarcato al Molo di Darchon, capù immediatamente che la puzza di pesce e quella gentaglia che girava non faceva al caso suo. Cosù si diresse nell’entroterra trovando cosù il villaggio di Revaden.

Revaden:
Appena arrivato nel villaggio nella foresta, conosce immediatamente lacune persone. In primis il Khorakhane che lo indirizza verso una seconda figura non presente al momento, Xante.
Appena lo incontra, gli spiega immediatamente di voler entrare nell’Armata Consacrata di Khal.
Passa appena un mese che si ritrova a difendere Revaden come soldato semplice.
Ma non poteva certo restare cosù per molto tempo. Infatti poco dopo viene promosso a Tenente di fanteria e successivamente a Stratega di Revaden.
In quel periodo vi era pure la guerra fra Sotminoa e Revaden. L’Armata Consacrata contro i Luttuosi. I monaci di Khal contro i Sacerdoti dell’Unico.
I popolani parlavan far di loro ed alcune voci giunsero fino a lui. <<Hikliff? Si sa che è arrivato qui dal nulla, come contadino…Ma quando si arruolù nell’Armata Consacrata, la sua ascesa fu incontrastabile! Sarebbe potuto certamente essere un Generale se non fosse per quel suo caratteraccio…>> E avevano perfettamente ragione.

L’Amore trovato:
A Revaden non solo ha trovato un’Armata, un ottimo generale, Xante. Ma anche l’amore. Lei, Roseanna…una Gitana. Si è perdutamente innamorato di lei fin dalla prima volta che l’ha vista. Per lei ha versato sangue. Ha rischiato la vita per proteggerla. Ora una “R” è marchiata sul suo collo. Prima era il simbolo di fedeltà eterna a Revaden. Ora significa l’iniziale del suo amore, Roseanna.

Da Armata Consacrata ad Armata del Rispetto:
La Consacrata non era destino che andasse avanti. Khal è stato sconfitto da Ghel. Xante se n’era andato lasciando l’Armata nelle mani di Hikliff.
Perù dal nulla l’Armata muta completamente faccia. Capitanata dal nuovo Generale, Attila, il gruppo militare si trasforma in un gruppo di mercenari. Pronti a difendere Revaden ma anche pensare ai fatti loro pur di avere in cambio denaro.
Attila non solo ha cambiato radicalmente l’Armata, ma essendo un montanaro rozzo di Sotminoa, ha portato il credo del Senza Nome.

L’Addio:
Qualche mese dopo anche l’Armata del Rispetto ha la sua fine. La Natura attacca Revaden. Non si poteva certo competere con una brutta bestia come Lei. Cosù…essendo stati sconfitti dalla Natura, l’armata di disintegra nel nulla. Molti se ne vanno in altri villaggi. Fra cui Hikliff.
Ormai il Senza Nome l’aveva come imprigionato del suo Credo. Avrebbe fatto di tutto per continuare a predicarlo.
Cosù una nuova svolta alla vita del Giglio Nero. La partenza per Sotminoa per seguire il Dio Senza Nome.

L’Arrivo a Sotminoa:
Chi l’avrebbe mai detto che Hikliff avrebbe lasciato Revaden per trasferirsi proprio a Sotminoa.
Villaggio tanto odiato all’inizio ma poi trasformatosi nella sua nuova casa.
Si è dato subito da fare divenendo per un breve periodo Guardia di Sotminoa. Ma poi appena fu stata incaricata la vecchia conoscenza Aiesha, divenuta Inquisitrice, Hikliff si fece cacciare dalle Guardie.

La Nascita del Bocciolo del Giglio:
L’amore con Roseanna ha fatto si che i due aspettassero un figlio. Il tempo passava e il momento si avvicinava sempre più. Finchè quel giorno non arrivù.
Aiutati dal Fu Mastro Artigiano Miyavi, venne alla luce il figlio di Hikliff e Roseanna.
Immediatamente riconosciuto tale, Hikliff gli diede il nome di Damien.
Il piccolo Bocciolo di Giglio è stato soprannominato…il Tenero e piccolo Damien.

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