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Profilo del PG Horowitz
Maschio Nessuno Terre Esterne |
Horowitz |
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Qualcuno dice che il marcio alla fine viene a galla,alle volte è vero,o almeno questo è successo a Horowitz.La sua infanzia è stata felice fino all'età di sei anni,molto affezionato al padre;a sei anni il piccolo Horowitz rivelù a tutti la sua vera natura.Durante una gara di pesca tra i ragazzini del piccolo vilaggio in cui viveva,successe che Horowitz e un ragazzino della sua età capo del gruppo dei bambini,che era molto più grosso e robusto di lui che era piccolo e esile,iniziù a picchiarlo come di solito faceva.Questa volta perù il bullo prese Horowitz e lo tenne con la testa sotto l'acqua tentandolo di affogare,un gioco da bambini per spaventarlo,ma Horowitz non la vide cosù e qualcosa in lui scattù,i suoi occhi si fecero cattivi e con un rapido movimento,liberandosi dalla presa,mise la mancina al collo del bullo e la destra sul volto e con un gesto preciso gli sbatté la testa contro una roccia che affiorava dalle acque.Tanto bastù a riempire di sangue il fiume e ad uccidere Reln,cosù il bullo si chiamava.Tutti gli anziani del villaggio si riunirono per decidere la pena per il piccolo Horowitz che aveva fatto tutto questo senza volerlo,ma spinto da volontà altrui quasi come una marionetta.Lo ricorda ancora tutti i volti accusatori che gli erano stati rivolti durante il processo,la madre di Reln che piangeva continuamente mentre il padre lo indicava e gridava chiamandolo assassino.Fu deciso dopo tre giorni di questa tortura che era troppo piccolo per essere giustiziato e cosù venne esiliato,due soldati gli bendarono gli occhi e lo caricarono su un carro portandolo lontano per non farlo più tornare. Dopo anni di vagabondare senza che la bestia si accendesse più,in un bosco lontano dai villaggi una banda di banditi lo attacco e dopo avergli rubato cominciarono a picchiarlo. Qualcosa dall'inhterno cominciù a ringhiare e le carni del giovane venivano dilaniate da artigli immateriali,gli occhi di nuovo si fecero cattivi e l'incubo ricominciù. Tirando un calcio con entrambe le gambe all'uomo che era sopra di lui si liberù e saltando sui suoi aggressori gli uccise a mani nude picchiandoli con furia.Estrase poi il pugnale e con furia feroce che sembrava quasi appartenere a un bestia infieri sui banditi ormai disarmarti uccidendoli con centinaia di coltellate e bevendo il sangue che sul coltello era rimasto. Ritornù a vagabondare senza capire cosa gli succedeva,cosa era quella bestia che prendeva il controllo del suo corpo e che gli trasmetteva tanto furore,stranamente perù non aveva timore di ciù anzi gli piaceva infinitamente vedere che il suo corpo era una perfetta macchina da uccisione.La risposta ai suoi interrogativi non si fece attendere,incontù un giorno uno straniero in una taverna sotto l'influsso dell'alcol o forse solo per la tanta solitudine degli anni di vagabondaggio gli raccontù tutta la sua vicenda senza tralasciare nessun particolare.Finito il racconto lo straniero non sembrava spaventato anzi sorrideva,gli spiegù che chi uccideva in quel modo ed in tenera età era un "fanciullo della morte",bambini scelti dal dio senza nome per servirlo e che non cera cura alla bestia che dentro di lui cresceva,ma lui poteva averne il controllo servendo al meglio l'Unico,allora prese a viaggiare lontano fino a quando non arrivù a Sotminoa,era lù che era destinato a servire l'Unico nel suo villaggio prediletto. » Indietro « |