Immagine di jun
Femmina
Nessuno Terre Esterne

Jun

Forza
6
Esperienza
701
Mente
15
Monete
3988
Resistenza
8
Schiavi
0
Spirito
15
Cibo
0
Agilità
15
Legna
86
Costituzione
12
Minerali
6371
Carisma
20
Casato
-
Procura Cibo
11
Stato Civile
Nubile/Celibe
Raccolta Legna
9
Etnia
Pujong
Raccolta Minerali
24
Navigazione
10
Costruzione Edifici
3
Lavorazione Materiali
21

Iscritto dal 25-03-2008 18:09
Junko Onizuka
Geisha
芸者



Discendente del Clan Onizuka per linea diretta di sangue.

Gemella di Eikichi, al quale pare molto somigliante.

Alla sua nascita, lo Shogun si aspettava di trovarsi con due maschietti tra le mani.
Cosù gli era stato predetto da una sciamana del monte Ryuka.

"Se nella stessa notte, all'abbassarsi della marea, due Onizuka nasceranno uguali tra loro, voi, potente Shogun dell'Isola del Loto, avrete potere quanto ne volete.
Ma badate.
Se non saranno uguali, in breve cadrete."

Nel ritrovarsi un maschio e una femmina tra le mani, lo Shogun ordinù di bruciare il monastero della Sciamana.
Quasi a voler scongiurare la maledizione.

Tempo passù.
Junko, questo era il nome della bambina, venne trattata come tutte le altre femmine della famiglia.
Non veniva nemmeno considerata sorella dei maschi.

Assieme alle altre sorelle, le più carine e adatte a tale scopo, venne mandata a studiare da geisha.
Fin da sei anni, allontanata dalla famiglia vera, in un'ala totalmente opposta a quella dei suoi fratelli.
In una diverso palazzo del damyio dello Shogun.

A quanto pare la sciamana ebbe ragione.
I figli più vecchi dello Shogun cominciarono a morire.
Mandati in battaglia, quelli che erano per tutta la vita addestrati ad essere maercanti, venivano rapidamente riutilizzati come samurai.

Nella famiglia i samurai veri e propri erano pochi:
Shinzo, Koi, Eikichi e Kentaro.
Il resto vivevano nei lussi del padre ed in battaglia, per i desideri di conquista del padre, cadevano come i petali di ciliegio dopo la fioritura.

La piccola Jun, diminutivo del suo vero nome, si limitava a guardare con i suoi occhi chiari, da dietro le grandi porte della sala del padre, le faccende che sembravano preoccupare tutti.

Ma la sua esistenza venne sconvolta.

Un fratello, koi, più grande di dieci anni, che era stato uno dei pochi a trattarla da sorella, venne condotto esanime e mutilato al palazzo, nella sala del consiglio, dove lei amavo osservare le faccende politiche.

trovarsi il cadavere del fratello, con la testa staccata dal corpo, lordato di sangue, ne cambiù la vita.

Il suo fare allegro, cambiù.
A dieci anni già non era più una bambina.
Visse seguendo gli insegnamenti della propria insegnante.
Acculturata di politica, arte, musica e la sua passione innata per l'arte della lavorazione dei metalli preziosi.
Ebbe come insegnante di musica Shuko Noburame, maestra di shamisen e di shakuhachi.
Di politica apprese dai libri e dalle parole del padre, origliate di nascosto.
L'arte della lavorazione dell'oro appresa da Kozuni Minato, bonzo ritiratosi alla vita di corte.
Questo fino ai diciotto anni visse lù.

Poi, dopo la cacciata di Eikichi e l'arrivo dell'epidemia, con un gruppo di altre geishe, sue sorelle, s'allontanù di nascosto dalla corte, che ormai era preda di contagio.

Abbandonù il padre, che mai aveva dato conto a lei e le sue sorelle e i pochi fratelli ancora in vita.

Ma nessuno se ne accorse.
Fece sbranare uno dei suoi kimono, quello che indossava sempre, da lupi di foresta.
E cosù le sue sorelle.
Venne quindi data per morta.

Dopo la partenza, il gruppo decise di salpare alla volta di lontane terre, ma alcune decisero di vendere il proprio corpo per sopravvivere.
Altre vennero colpite dal contagio.
A salpare fu solo lei.

All'approdo nelle nuove terre, venne ingaggiata da una compagnia teatrale nomade.
Scelta per la sua bravura nell'arte musicale, nella danza e per la sua bellezza.

Per un anno, ha vissuto da nomade, ma in un viaggio, da un mercante proveniente da un'Isola, sentù parlare di una famiglia dagli occhi a mandorla:
Gli Onizuka.

Allora lasciù la compagnia teatrale e si diresse all'Isola.
Qui ha inizio la storia...

芸妓


-|-

Non nutre passione per gli uomini.
Non ne apprezza la rozzezza, il comportamento.
Ha vissuto sempre tra donne, educata alla bellezza e alle cose delicate della vita.
La donna per lei è tutto questo.
Cosù il suo amore è solo verso le donne.
-(E' LESBICA)-
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