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Profilo del PG Lotus
Maschio Nessuno Terre Esterne |
Lotus |
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"...leggo..." ,ø¤º°`°º¤ø,¸¸¸¸,ø¤º°`°º¤ø,¸¸ ¸,ø¤º°`°º¤ø,¸¸¸¸,ø¤º°`°º¤ø,¸¸¸,ø¤º°`°º¤ø,¸¸¸¸,ø¤º°`°º¤ø,¸¸ Dall'acqua sapienza noi Draghi sveliamo l'antica saggezza portiamo nel cuore il falso in silenzio ognor combattiamo alla vita e alla morte doniamo valore. Del sole noi siamo guerrieri valenti siam forza, fierezza coraggio ed onore siam Draghi di fuoco da sempre presenti alla vita e alla morte doniamo valore. Tra i venti e le nubi voliamo maestosi noi draghi dell'aria destiamo l'ardore guardarci negli occhi il vile non osi alla vita e alla morte doniamo valore. Custodiamo nel tempo tesori celati della terra vivente abbiamo il colore da oscure caverne, da monti assolati alla vita e alla morte doniamo valore. ,ø¤º°`°º¤ø,¸¸¸¸,ø¤º°`°º¤ø,¸¸ ¸,ø¤º°`°º¤ø,¸¸¸¸,ø¤º°`°º¤ø,¸¸¸,ø¤º°`°º¤ø,¸¸¸¸,ø¤º°`°º¤ø,¸¸ La notte in cui avvenne la nascita fu senza luna...Nere erano le nuvole cariche di pioggia che la luna calante oscuravano; eppur attendenti qualcosa, un qualcosa che doveva avvenire. Tra la prima e la seconda ora del mattino alla luce venne un pargolo, strano e subito segnato come un toccato dai demoni! I suoi occhi che nulla avevano che li differiva dai suoi simili, dolci e profondi come qualsiasi altro neonato, avevan un particolar segno, un difetto in quel caso...Di due differenti colori erano, l'uno verde come lo smeraldo, giallo come l'oro. Tal segno dai genitori e il popolo tutto venne accusato di esser artificio di un maleficio, e che il bambino fosse una maledizione mandata dalle tenebre, tanto che la stessa madre ed il padre rifiutarono quel pargolo sangue del loro sangue...Un vecchia vedova, ricca di propietà e poderi perù, da tutti definita come una strega, decise di prender con se quel bambino dalla soprendente bellezza e dal cosù singolare fascino. Lo crebbe tra vizzi e quant'altro, soddisfando d'egli ogni minimo capriccio e istruendolo su ogni cosa riguardasse il mondo della natura, poichè in egli vide da subito sviluppata una propensione per ciù che riguardava la natura ed ogni suo aspetto. Divenuto adolescente il ragazzo, dotato d'un misterioso fascino, appena diciottenne vantava già diverse amanti nel luogo natio, tutte affascinate e timorose allo stesso tempo di quella bellezza opera, da come tutti dicevano, di quel maleficio che dalla nascita lo segnù...Insieme alla vedova che lo aveva accolto, da lui chiamata zia Maret, la sua enorme eredità amministrava istruito ad arte dalla vecchia inacidita che sol con egli sembrava nutrire sentimenti dolci, mentre con il resto del mondo crudele e malvagio era il suo comportamento. La sua indole cosù venne a divenir, fredda, calcolatrice, individualista e poco attenta alle esigenze altrui se non per interessi propri, sol a tratti in egli si disegnavano sentimenti altruisti combattutti da quel suo carattere introverso, forgiato dagli anni della sua crescita a causa di essr definito da tutti un diverso per il suo fascino ammirato e temuto, quasi invidiato... -------- -------- E perchè dovrei ascoltare?....perchè dovrei comprendere?...chi dice che io debba compiatire chi mi si para d'avanti?...son forse forse io il burattino altrui?...No, perchè MIO è il comando dell'altrui vita, mia è la decisione del comportamento adottato e del desiderio che soddisfo senza remore...fanciulletto di cristallo, tagliente nelle parole come pezzi di vetro che sul pavimento permangono rotti...rosso un liquido sulle mie mani, e sul pavimento...imbrattate le mie labbra e il mio corpo di questo liquido che della mia furente rabbia e follia è frutto e linfa stessa del mio corpo...tela di desideri fuliginosi e contorti, idillica favella di perversa eloquenza, lercia anima albergante in un quadro di perfetta fattezza intaccata dalla corrotta passione di desideri innocenti e reconditi... » Indietro « |