Immagine di mcferr
Maschio
Nessuno Terre Esterne

Mcferr

Forza
16
Esperienza
5640
Mente
33
Monete
24350
Resistenza
31
Schiavi
0
Spirito
30
Cibo
100507
Agilità
15
Legna
40
Costituzione
23
Minerali
21004
Carisma
41
Casato
Aéquanor
Procura Cibo
53
Stato Civile
Nubile/Celibe
Raccolta Legna
32
Etnia
 
Raccolta Minerali
20
Navigazione
10
Costruzione Edifici
10
Lavorazione Materiali
10

Iscritto dal 25-01-2006 18:39
Sbarcato sull'isola, vagava per i villaggi, chissa', forse senza meta, Burlone e giocherellone amava conoscere e conversare con tutti, e a volte compariva alle spalle degli amici, chiudeva loro gli occhi con le mani, e chiedeva se fossero riusciti a riconoscerlo. E fu proprio in uno di questi scherzetti che accadde il fatto risolutivo della sua vita.....
una sera, nella piazza di Darchon, incontrando il suo amico gidan, mentre gli faceva la sua solita burla, ad un tratto, la piazza venne invasa da una gran luce ed il vecchio e' rimasto impietrito per qualche tempo, poi, quando si e' ripreso si' e' accorto di essere rimasto irimediabilmente cieco. Tutto cio' che ricorda pero', sono state le parole del Sommo Profeta, che si trovava poco distante da lui: {Buon Mcferr, a voi sta interpretare cosa il dio voglia dirvi}.
Cosi' vago' per qualche tempo l'isola accompagnato dal costante ticchettio del suo bastone, che picchiettava tutt'intorno.....

Poi il tempo delle burle termino', il Profeta gli chiese di aiutarlo a diffondere la Parola di Darch, si rimbocco' le maniche ed il Sacro Idillio crebbe a dismisura, fino a raggiungere come numero i componenti dei Luttuosi.
Ma il tempo delle rose e dei fiori duro' poco, giunsero i demoni che si impadronirono di Darchon, ed i Sacerdoti si dispersero, chi lascio' l'isola, chi peri', ed i rimanenti si trasferirono nella Foresta degli eletti, lasciando il Castello di Corallo.
Nella bataglia che vide cadere Darchon fu imprigionato sul Nero Veliero, e fu assogettato al volere del Nero Stregone. Cosi' percorse l'isola mietendo vittime innocenti e seminando odio e zizzania, e quando finalmente Darch volle, fu di nuovo libero da quel terribile giogo.
Allora torno' nelle file della resistenza e ponendo la base nella radura delle Antiche Rovine, nella grande Foresta, inizio' a riorganizare il Sacro Idillio. Il Profeta nel frattempo era scomparso, e dovette assumersi quelllonere.
Cosi' una notte, in una radura della Foresta degli Eletti, sempre cosi' carica di profonde vibrazioni mistiche, si riuni con il Sacerdote della Luna, il Khorakhanè dei Rom e l'Emerito Abate di Sotiminoa, evocarono il Nero Stregone e a colpi di incanti lo annientarono. Cosi', decapitata la testa dei demoni, poterono riconquistare la bella Darchon, spazzando via il loro accampamento in una sola notte.

Ma il ritorno non fu facile, Darchon era prostrata, e fu molto difficoltoso rimetterla in piedi. Ed anche quando Darchon fu riedificata, gli esercizi risttabiliti, i traffici ripresi, Gli Aequanor, da sempre vita e fulcro del villaggio, non riuscirono a riprenderne in mano le sorti.
Vero che la PrimoMercante era ancora una Aequanor, ma il Gran Maestro del Vento era perito, ed i CapiVillaggio che si susseguirono erano estranei alla famiglia.
Cosi Attese pazientemente che uno di essi fosse donna, e in una giornata di fine estate, sotto scrosciante pioggia, vennero celebrate le nozze, ed anche Kali Ana'ndin, l'ultimo CapoVillaggio, divenne una Aequanor.

Ma la sua veneranda eta' non gli impedi' quel giorno di avere all'altro fianco anche una seconda sposa, le leggi di Darchon glielo avrebbero permesso, una giovane Sacerdotessa di Darch, che da tempo lo stava aiutando nei gravosi oneri che il Tempio di Darch aveva posto sulle sue vecchie spalle.
Tenace, infaticabile, piena di iniziative, lo sgravava continuamente giorno dopo giorno, ora dopo ora, senza pero' aver mai chiesto in cambio mai nulla, da quei compiti che da tempo gli stavano iniziando ad essere pesanti, nonostante fosse remissiva e rispettosa come una Sacerdotessa avrebbe dovuto essere.
Cosi', anche se potrebbe sembrare agli occhi di un sempliciotto, che la avesse sposata per riconoscenza, il suo grande progetto era invece quello di inaugurare una linea della sua discendenza che avrebbe continuato ad occupare il piu' alto scranno del Governo di Darchon, e l'altra, sarebbe stata generazione dopo generazione consacrata come il braccio terreno del Sublime Darch, Capi Villaggio e Profeti, fino all'esaurirsi dell'energia del tempo.

Ma una delle due colonne all'improvviso crollo', e la vaneggiata costruzione di una eterna duplice discendenzarimase zoppa.
Si spezzo' come un fuscello sotto ad un peso immane quella a cui lui aveva fatto piu' affidamento, quella piu' pregna di spiritualita', ora invece pregna di un seme straniero, avulso da ogni ragionevole vivere civile.

Ma avrebbe dovuto invece comprenderlo, che avrebbe potuto aspettarsi da una transfuga dalla nobile Congregazione dei Druidi? Da colei che aveva tradito il proprio primigenito Maestro, non avrebbe che potuto tradire chiunque nel suo squallido futuro?
Ora chiunque se ne sarebbe accorto, e nonostante tutto non la biasimava ugualmente, le conseguenze di quegli atti sconsiderati, le sarebbero piovuti addosso come lapilli durante un'eruzione, e chiunque di coloro che ora la avrebbero tollerata, ne avrebbe subito anch'esso gli scotti.

Ma anche se i suoi piani andarono in fumo, si ritrovo' ugualmente da solo a condurre le sorti di Darchon.
Il nobile Dagoth, Gran Maestro Del Vento venne ucciso, ed I Cavalieri Del Vento dispersi,
i mercanti si trasferirono altrove e la Primo Mercante lascio' il villaggio,
ed infine, la sua adorata moglie Kali, Capo Del Villaggio spari' improvvisamente, e non se ne seppe piu' nulla

Cosi', oltre che a combattere la solitudine interiore, rimase unico componente del Governo del villaggio, e fu lasciato solo anche a dover decidere per esso, e la crisi di Darchon continuo'.

Decise cosi' di por fine alle invadenze ed alle incursioni dei luttuosi, strinse con l'allora notabile di Revaden, messer Evelgrin von Jaeger, relazioni diplomatiche sempre piu' strette, fino a sfociare con la stipula di un'alleanzastabile, ed ebbe inizio la guerra.

Quando poi in una notte di burrasca, e le alte onde lambivano le vetrate dei piani superiori del Castello di Corallo, il Sublime gli apparve in sogno:
"Non puoi continuare a far ogni cosa da solo, vecchio!"
E cosi' un giovane energico ed intraprendente si mise alla testa del tempio di Darch e con la sua benedizione, il Sacro dillio ebbe un nuovo Profeta.

Pote' in questo modo dedicarsi completamente al suo bel villaggio.
Riorganizzo' le finanze, riordino' catasto e demanio, ridisegno' l'assetto sociale di Darchon con una linea piu' efficente ma anche piu' aggraziata.
Si associo' al Governo La Signora dei Dragoni, il nuovo giovane Profeta di Darch, ed il Ministro delle Acque, carica che istitui' da capo, ed accetto' volentieri l'onorificienza di *Gran Benefattore* che l;'intero villaggio gli volle conferire.
Arruolo' e fece addestrare nuovi Gendarmi, i quali contribuirono non poco alla quiete ed alla sicurezza di ognuno, redasse il codice civile ed il codice penale, fece costruire il Palazzo di Giustizia, ed affido' la cura del tribunale al sommo giudice.
Ma il suo vanto maggiore fu quello di aver costituito la grandiosa CompagniaOltremare, alla quale delego' ogni attivita' economica, traffici e commerci.

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