Immagine di menelao
Maschio
Nessuno Terre Esterne

Menelao

Forza
21
Esperienza
263
Mente
20
Monete
1032
Resistenza
17
Schiavi
0
Spirito
19
Cibo
0
Agilità
12
Legna
0
Costituzione
11
Minerali
0
Carisma
16
Casato
-
Procura Cibo
16
Stato Civile
Nubile/Celibe
Raccolta Legna
20
Etnia
 
Raccolta Minerali
18
Navigazione
10
Costruzione Edifici
8
Lavorazione Materiali
10

Iscritto dal 15-06-2006 09:57
Sono Nato in un piccolo paese da due poveri e affamati contadini che non potevano permettersi di aver un figlio,ma disgraziatamente lo hanno,a quanto pare, avuto. Ero un piccolo bamboccio con i capelli neri,perennemente spettinati,e gli occhi grigi. Come adesso d’altra parte,anche se non sono più un moccioso. Sono cresciuto insieme a un altro branco di ragazzini,educati al meglio dai loro genitori,al contrario di me che ero un teppista. Infatti stavo sempre da solo, non sentivo quella gente come mia pari,megalomania,chissà. Quindi ogni volta che .li vedevo beh…gli ammazzavo di botte, quando uno non sa con cosa sfogarsi allora lo fa con la prima cosa,nel mio caso persona, che gli capitava sotto mano.

I miei disgraziatissimi genitori cercarono fin da subito di farmi cambiare ,senza per fortuna riuscirci. Più crescevo e più diventavo forte,quel piccolo paesino mi incominciava a stare veramente stretto. Vedevo sempre le stesse facce,sempre le stesse persone da menare. Insomma non ne potevo più. Perciù una sera decisi che era giunto il momento di cominciare una vita mia,senza altre preoccupazioni. Senza dire niente a nessuno me ne andai.

Mi hanno detto in questi mesi che dopo la mia partenza tutto il villaggio ha festeggiato,soprattutto coloro che ritenevo genitori, visto che sempre questi “informatori”, mi hanno riferito che questi hanno detto che io ero stato trovato per strada e cosù, visto che non c’avevano un cazzo da fare mi presero con loro. Non mi mandarono via perché avevano paura di me…vabbè alla fine chissenefrega .

Partii da casa a sedici anni,avevo solamente un bastone con me,con il quale ho tentato di difendermi contro barboni e pervertiti. Dormivo nelle bettole e nel giorno camminavo,verso una meta che neanche io conoscevo.

Cosù un giorno,di sera, stavo per entrare in una bettola mi s’avvicinano due maniaci che vi potete immaginà quello che mi volevano fare. Incominciai a correre,correre sempre più velocemente verso il molo,sempre con sti due che mi rompevano le balle. Vidi in lontananza una nave pronta alla partenza per un’isola,senza pensarci neanche due volte mi ci fiondai subito,sperando che anche i due pervertiti non avessero avuto la mia stessa idea. Cosù fu…per fortuna. Dormii tutto il viaggio,poi quando mi son risvelgliato domandai in giro dove fossimo diretti. Una donna mi disse…<<A Megghy..Che non lo sai dove stai andando? Stai proprio messo male ragazzo>> Stetti zitto…pensando all’isola a cui ero vicino.

Una notte,come sempre non mi riuscivo ad addormentare.(saranno i fagioli o quello che vuoi).Quindi mi alzai dalla branda e tranquillo andai sul ponte. Non vedevo niente e caddi,smovendo perù un piccolo tappetino e rivelando ciù che stava sotto ad esso. Un libricino sporco e lacero. Stando a terra sentii il suo contatto. Lo presi immediatamente. Dopo la brutta botta tornai a letto,e mi abbioccai senza troppi problemi.

La mattina incominciai a leggere il libricino,lo trovavo interessante. Parlava di una divinità,l’Unico o Senza Nome. Ne rimasi molto colpito, lessi tutta la mattina, sentendomi sempre più un seguace dell’Unico. Passava il tempo e,unico nella barca , professavo questo culto,all’insaputa di tutti.E ogni giorno che passava, cresceva sempre di più in me la voglia di onorare la causa del dio Senza Nome.

Da quando siamo arrivati non mi sono più mosso,mi è piaciuto questo posto e sono entrato a far parte di una..famiglia di pazzi…e spero di rimanerci.

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