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Profilo del PG Rekla flael
Femmina Nessuno Terre Esterne |
Rekla Flael |
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* Nata Sotto il Segno della Luna *
* Sulle Note della mia Pazzia comporrù l'Opera più grande di questo Universo . . . Sulle Note della Mia Pazzia incanterù ogni vostro Sogno e Desiderio . . . Sulle Note della mia Pazzia distruggerù ogni cosa . . . * *** +.Sipario.+ [ Rekla entra in scena, in una coltre di fumo, iniziando a recitare, a parlare cosù, ad un pubblico immaginario, o forse no ] "Gran finale, con tutti a guardare il grande fuoco, adieu, giù il sipario, fumo e fiamme . . . Di tutta quella storia . . . Non se ne vedeva la fine . . . La fine, per cortesia, si potrebbe vedere la fine ? In quel maledettissimo posto . . . Primo passo, secondo passo, terzo passo . . . Primo passo, secondo passo, terzo passo . . . Primo passo, secondo passo . . . Non è quel che vidi che mi fermù . . . E' quel che NON vidi . . . Puoi capirlo, fratello ? E' QUEL CHE NON VIDI . . . Lo cercai ma non c'era, in quel luogo sterminato c'era tutto tranne . . . C'era tutto . . . Ma non c'era UNA FINE. Quel che non vidi era dove finiva tutto quello. La fine del mondo . . . Ora tu pensa: un pianoforte. I tasti iniziano. I tasti finiscono. Tu sai che sono 88, su questo nessuno puù fregarti. Non sono infiniti, loro. TU, sei infinito, e dentro quei tasti, infinita è la musica che puoi fare. Loro sono 88. TU sei infinito. QUESTO a me piace. Questo lo si puù vivere. Ma se tu . . . Ma se io vado avanti, e davanti a me . . . Ma se io vado avanti, e davanti a me si srotola una tastiera di milioni di tasti, milioni e miliardi . . . Milioni e miliardi di tasti, che non finiscono mai e questa è la vera verità, che non finiscono mai e quella tastiera è infinita . . . Se quella tastiera è infinita, allora . . . Su quella tastiera non c'è musica che puoi suonare. Ti sei seduto su un seggiolino sbagliato: quello è il pianoforte su cui suona Dio . . . Santo cielo, ma le vedevi le strade ? Anche solo le strade, ce n'era a migliaia, come fate voi laggiù a sceglierne una ? Una casa, una terra che sia la vostra, un paesaggio da guardare, un modo di morire . . . Tutto quel mondo . . . Quel mondo addosso che nemmeno sai dove finisce . . . E quanto ce n'è . . . Non avete mai paura, voi, di finire in mille pezzi solo a pensarla, quell'enormità, solo a pensarla ? A viverla . . . . . . Per favore . . . Adesso cerca di capire, fratello. Cerca di capire se puoi . . . Tutto quel mondo negli occhi . . . Terribile ma bello . . . Troppo bello . . . E la paura che mi riportava indietro . . . Il passato, di nuovo e per sempre . . . Quel mondo negli occhi, tutte le notti, di nuovo . . . Fantasmi . . . Ci puoi morire se li lasci fare . . . La voglia di cambiare . . . La paura di farlo . . . Diventi matto, cosù . . . Matto . . . Qualcosa devi farlo e io l'ho fatto . . . Prima l'ho immaginato . . . Poi l'ho fatto . . . Ogni giorno per anni . . . Miliardi di momenti . . . Un gesto invisibile e lentissimo . . . Io che non ero stata capace di cambiare, per salvarmi sono scesa dalla mia vita. Gradino dopo gradino. Ed ogni gradino era un desiderio. Per ogni passo, un desiderio a cui dicevo addio . . . Non sono pazza. Non siamo pazzi quando troviamo il sistema per salvarci. Siamo astuti come animali affamati. Non c'entra la pazzia. E' genio, quello. E' geometria. Perfezione. I desideri stavano strappandomi l'anima. Potevo viverli, ma non ci sono riuscita. . . Allora li ho incantati . . . E uno ad uno li ho lasciati dietro di me. Geometria. Un lavoro perfetto. . . . Non è pazzia. Geometria. E' un lavoro di cesello. Ho disarmato l'infelicità. Ho sfilato via la mia vita dai miei desideri. Se tu potessi risalire il mio cammino, li troveresti uno dopo l'altro, incantati, immobili, fermati lù per sempre a segnare la rotta di questo viaggio strano che a nessuno mai ho raccontato se non a te . . ." [ Lentamente sparisce in una seconda coltre di fumo accompagnata da una musica dolce e da un applauso silenzioso ] +.Sipario.+ [Tratto dal libro "Novecento" di Alessandro Baricco] *** *Piccola, Pazza creatura della Notte. La Notte ti creù, ed ella stessa ti distruggerà.* *Forse, ma la mia traccia resterà . . .* *Nascosta dal Buio, ora e per sempre* *** Dove vivo? Nel Regno Dei Sogni. Ed io sono la Regina. Sssh... Silenzio ed inchinatevi a Me. Sarù la fautrice dei vostri più bei sogni, o il vostro incubo peggiore... Nulla di ciù che dico è verità. Tutto è Apparenza, l'Inganno sono io. ~ † ~ ¤ ¤ ¤ Schiava.Del.Passato Sempre.Sarà.Parte.Di.Lei §§§LA MIA STORIA§§§ Ho vissuto su una nave, ho passato la maggior parte della mia vita lù a fare la musicista, e lù volevo morire, ma il destino ha voluto far sù che arrivassi a questo punto. Della mia famiglia? Non so nulla, so solo che mia madre era una Gitana e mio padre un Nordico Volksgrad. Mia nonna Materna mi raccontù molto sul loro conto sulla Nave come è tendenza dei Gitani e mi disse che prima o poi avrei sentito il richiamo del Vento ed il desiderio di tornar da loro. Prima della Nave ero solo una piccola bambina della morte, mi esiliarono, mi spedirono in nave finchè questa non affondù e mi ritrovai sulle rive di Darchon. Sulla nave le diedero il nome di Kaori e Shan, poichè appena giunta le impressero sulla scapola destra il segno 香, ideogramma per entrambi i nomi. ----------------- °°°CREDO°°° Credo nel Vento. Mia unica Guida nella tortuosa vita. _________________ Schiava di un passato, che nel mio cuore non potrù mai dimanticare Schiava di qualcosa di più forte di tutto ciù che un qualsiasi uomo puù immaginare Schiava di un Dio, alla quale oramai appartengo, ma forse mai lo ammetterù Bambina Della Morte Che ora sono e per sempre sarù... *** Paura è lo stato dell'uomo che lo rende cieco davanti ad ogni cosa. Paura è quando non si vuole affrontare la realtà. Paura non esiste, paura è pura Apparenza. E l'Apparenza sono io. La vostra Paura sono io. ["La Maschera Di Vetro"] Non sono ciù che vedete. Nulla di quello che dico è verità. _________________________ *A Passo LentO* Luna piena questa notte illumina la danza di pensieri che girano liberi liberi anche la mia mente vola per mediare la distanza che c'è da qui a lei. Cosa starà facendo in questo momento, mentre canto e mi chiedo "chissà sentirà quello che sto sentendo?" Luna piena questa notte splendida compagna allevia la mancanza generata dalla lontananza ma il mio pensiero parte ancora e spero arriverà da lei che sta distante, chissà quante storie sta incontrando ma se vorrà, se un giorno vorrà, luna ricordale che, Io la porterù a vedere dove nasce il vento se camminerà al mio fianco, passo dopo passo, a passo lento, a passo lento. Luna amica luna, quando la rivedrù, le voglio dire che come lei nessuna mi sta vivendo dentro e tu, se puoi, portale, anche se solo per un attimo veloce la mia voce adesso ovunque l'accompagna il suo respiro, luna da lassù proteggile i suoi sogni e vegliale il cammino. Luna sta arrivando l'alba sulla via e dovrù rinunciare alla tua compagnia, aspetterù pazientemente che ritornerai nel cielo, quando il velo della notte avvolgerà di nuovo i miei pensieri, e la tua luce darà ancora forza alla mia voce, per dirle che, Io la porterù a vedere dove nasce il vento, se camminerà al mio fianco, passo dopo passo, a passo lento, a passo lento. ~ † ~ ¤ ¤ ¤ » Indietro « |