» Home »
Profilo del PG Shelia
Femmina Nessuno Terre Esterne |
Shelia |
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
.::Figlia delle Stelle e dei Mari::.
Nasce in una famiglia di scrittori e artisti, in una giornata di Autunno dove le foglie si spogliavano dai loro possenti, dove gli uccelli emigravano, e dove il cielo si rendeva scuro sotto gli occhi dei popolani. La Madre scrittrice e pittrice, Raisa, e il padre scrittore e poeta, Floris. A Shelia viene insegnato tutto ciù che i genitori sapevano, cresciuta nel rispetto e nella devozione. Il padre volle ch'ella avesse il meglio, e fu mandata agli studi in un'accademia di belle arti. Lù conobbe una ragazza di nome Clelia, molto simpatica ma allo stesso tempo timida, a lei piaceva la preghiera e il voler credere in qualcosa di superiore, la Religione. Da li Shelia comincia a frequentare il gruppo dell'amica, ma non era ciù a cui aspirava. Comincia un periodo di ricerca interiore, fa un viaggio di circa due settimane, lasciando detto ai genitori che si trattava di un'uscita accademica, anche se dentro di lei il fatto di dir bugie in un certo senso la feriva, ma doveva farlo. Scopre nuovi posti e religioni, capisce il senso del bene e del male, sosta presso una tribù, lù impara a cucinare e conosce le usanze degli stessi. Una notte, mentre gli eletti della tribù festeggiavano la festa della terra, uno straniero mai visto nel campo le si avvicinù. Era strano, tutto coperto e dai lineamenti leggeva tratti giovanili, i piedi erano come tutti quelli della tribù, disegnati e con braccialetti di ogni genere, forse quello la spinse a provar fiducia. Lo scrutava in ogni angolo, fin quando lui non si avvicinù sussurrandogli <<Ho qualcosa che vi appartiene Milady, un qualcosa che riempirà il vostro cuore...la strada che state cercando l'avete trovata, avete finito il vostro viaggio...seguitemi>>. Quelle parole la colpirono, gli occhi si fecero ancor più grandi, ma lei esageratamente curiosa lo seguù. Arrivarono sotto un possente albero, secolare, con grandi rami che sembravano abbracciare il mondo, le foglie eran sottili e leggiadre e sembravan lunghi capelli verdastri, bellissimo vedere. Si sedettero e rimasero in silenzio per ore, fino a quando il giovane fece un sospiro e tolse dalla testa il copricapo. Un bel ragazzo più grande di lei, sulla trentina d'anni, al collo un ciondolo a cento punte bellissimo, lo sguardo d'egli si spostù sulla donna e lei rimase in silenzio. Lui cominciù a parlare...della natura, dei mari, dei fiumi, di tutto ciù che riguardava la madre terra. Poi una frase disse a Shelia..<<Voi siete stata chiamata per rappresentare i Mari, i fiumi e le Stelle, in questo lungo viaggio la Madre vi ha osservata e protetta, perchè ha letto nel vostro cuore la voglia d'Ars Magica...Voi siete una dei prescelti>>. Shelia rimase in silenzio, socchiuse solo gli occhi come se gia quelle cose le appartenessero, nemmeno un cenno di stupore...nulla. Lei orgogliosa e testarda donna, ma sensibile e d'animo buono, devota all'insegnamento, al rispetto e alla devozione. Sfiorù il suo petto e d'un tratto si ritrovù appeso al collo quel ciondolo che il giovane aveva con se. E lui un sorriso fece..<<Siete voi da oggi la figlia d'Acqua e di Stelle...il vostro simbolo sarà l'elemento liquido la vostra strada la costellazione..>> a quelle parole un brivido la percosse e un sorriso lieve le si disegnù. Ed ecco che giunse il momento del ritorno a casa...la dove i genitori l'aspettavano, pronta a raccontar la sua verità. Passarano due giorni e la porta di casa si spalancù, dentro il padre e la madre di Shelia erano seduti, felici e complici l'una e l'altro. Gli occhi blu notte della giovane si posano su Raise e Floris, un sorriso per poi accomodarsi sulla panca di legno posta a fianco della finestrella che da su un piccolo orto. Il racconto di Shelia agli occhi dei genitori, che dapprima si accigliarono all'appresa della bugia della figlia, si rese molto interessante, portù dei piccoli pensieri ai due: alla madre un braccialetto di legno con piccole pietre incastonate (regalato dal capo tribù in ricordo), e al padre una pipa lavorata in legno (regalata dal nonno di un'amica del campo). Poi estrasse un libro dalla sacca...e il ciondolo uscù da dentro la camicetta...i genitori annuirono, nient'altro vollero sapere e un sorriso le dedicarono. Shelia era li a sfiorare il suo ciondolo e a leggere gia il primo paragrafo del libro delle Stelle...lei era ormai la prescelta. Passarono i mesi e i genitori stavano festeggiando la finitura di un racconto il cui titolo era "Lo Scrigno" ispirato all'avventura della figlia, quale alla notizia fu subito molto felice e fiera dei suoi familiari. Adesso Shelia era una "Maga" a tutti gli effetti, padrona delle Stelle e figlia d'Acqua, nel corso dei giorni un piccolo scettro le fu regalato da uno dei suoi seguaci, con al di sopra una pietra blu con venature argentee. Gelosa di tutto quello che le apparteneva, Shelia era ormai simbolo dell'Ars Magica. La Donna aveva voglia di conoscenza...il sapere era la sua fonte e decise di prendere il volo verso altre mete, lontana dal covo protetta dai suoi cari..i genitori appresero la notizia e non esitarono a dirle di si. Raccolse tutti gli affetti personali tra questi il libro scritto dai genitori per lei, solo qualche lacrima da parte della madre, mentre il padre era orgoglioso dei successi che aveva raggiunto la figlia. La partenza fu durante la notte...a suo agio lei figlia delle Stelle...cullata dal vento, dai mari, dalla natura... Dopo un paio di settimane,arrivù in un luogo...un'isola per la precisione, bella al primo impatto l'aria sembrava pulita...chiamù a se il suo gufo, una pergamena gli consegnù..<<Vai Eclisse...porta questo messaggio ai miei cari..>> Il gufo spiccù il volo...arrivù nella cittadina, porto il messaggio ai genitori della donna, loro lo lessero e un sorriso apparva nei loro visi...approvarono e questo fu la gioia più grande. Adesso Shelia è li da sola senza nessuno pronta a ricominciare una nuova vita...i genitori stanno benissimo, nella loro casetta e con il loro lavoro. » Indietro « |