Immagine di tabris esimelor
Maschio
Nessuno Terre Esterne

Tabris Esimelor

Forza
32
Esperienza
2215
Mente
22
Monete
33279
Resistenza
32
Schiavi
0
Spirito
24
Cibo
0
Agilità
24
Legna
22814
Costituzione
18
Minerali
858
Carisma
16
Casato
-
Procura Cibo
13
Stato Civile
Nubile/Celibe
Raccolta Legna
25
Etnia
Isolano
Raccolta Minerali
29
Navigazione
3
Costruzione Edifici
3
Lavorazione Materiali
10

Iscritto dal 24-01-2006 12:46
Prima di entrare nell'ordine dei Luttuosi, ho vissuto in un sperduto paesino di montagna, uno di quelli che in inverno puù rimanere isolato per mesi e mesi. Da fanciullo possedevo una conoscenza davvero scarsa e confusa della religione, d'altronde il luogo di culto più vicino distava qualche miglio giù a valle.
Durante un inverno più rigido del solito mi ammalai di febbre insieme ai miei cinque fratelli, le medicine che avevamo erano insufficienti ed eravamo isolati a causa della neve. la nostra sorte era segnata. di quei giorni ho solo un ricordo che affiora dal delirio della febbre: un gigante senza volto vestito della notte e alcune parole "...il Dio ti proteggerà...ha un piano per te...Lui ti ha salvato...". Quando mi ripresi, guarito, raccontai a mia madre il sogno, ma lei mi disse che non lo era stato, in verità, un guerriero Luttuoso era giunto portando la medicina. Egli disse che capitù lù per volere del Dio, poichè nulla è lasciato al caso, tutto è scritto, che ero salvo perchè il Dio lo aveva voluto. Chiesi dunque che dio fosse per poterlo ringraziare, ma mia madre mi disse che non aveva nome. Passai i restanti mesi dell'inverno a rimuginare su questo fatto inconsueto, incapace di comprendere la verità a proposito di quel dio sconosciuto. Era diventata un'ossessione, cosù al primo disgelo mi recai a valle al luogo di culto più vicino e chiesi al sacerdote, un anziano uomo, come potesse esistere un dio senza nome e come si faceva per distinguerlo dagli altri. Il vecchio mi sorrise e mi disse"Egli non è un dio, é il Dio. I nomi servono per distinguere le cose dalle altre loro simili, ma se una cosa è unica nel suo genere che bisogno ha di un nome?. All'improvviso l'intuizione mi travolse come un fiume in piena, venni illuminato da quelle parole. Ritornai ogni volta che potevo in quel tempio per imparare tutto quello che potevo sul Dio Senza Nome e intanto maturava in me il sentimento di servire l'Unico, in qualsiasi forma possibile. Quando appresi che esisteva un corpo di guerrieri la cui missione era proteggere la Fede, decisi di entrarvi per mettere la mia vita al Suo servizio.

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