Immagine di yersinia
Femmina
Nessuno Terre Esterne

Yersinia

Forza
10
Esperienza
61
Mente
15
Monete
200
Resistenza
7
Schiavi
0
Spirito
10
Cibo
0
Agilità
15
Legna
0
Costituzione
12
Minerali
0
Carisma
15
Casato
-
Procura Cibo
11
Stato Civile
Nubile/Celibe
Raccolta Legna
11
Etnia
Gitano
Raccolta Minerali
9
Navigazione
8
Costruzione Edifici
8
Lavorazione Materiali
10

Iscritto dal 25-04-2007 12:53
« Avete presente quando c'è solo il rumore della pioggia a costruire ogni cosa? Forse, è in quel frangente che han deciso di farmi nascere ».

Nevicava.
Il gelo dei fiocchi aveva il sapore dell’infinito. Ogni cosa, attorno a quel bosco grigio e attonito, era completamente vuota. E non esisteva neanche una sublime luce a rischiarare i paesaggi innevati che la neve aveva portato con sé. Lì due figure avvinghiate si guardarono, una con le lacrime agli occhi, il viso tenuto basso e le mani strette a pugni sulla gonnella leggera fatta di stoffa plebea. Il suono della sua voce era mozzato da alcuni singhiozzi.
Silenzio.
Il Silenzio che al suo interno aveva più di cento grida d’aiuto. La Neve pareva aver terminato ogni fiocco, e per lunghi istanti i singhiozzi della donna dilaniarono il Silenzio. Poi, ogni cosa si modificò. Il corpo esile e minuto della giovane venne sospinto da quello del ragazzo. La ragazza, precedentemente a capo chino, alzò il suo.
E Lui la fissava;
serio, con quello sguardo che poteva dire il tutto e il niente. Le sue labbra si schiusero, sino a toccare quelle morbide di Lei. Un tocco lento, delicato, saporito e con una sfumatura gelida. Restarono così per qualche minuto, prima che le labbra di Lui si posero vicine alle orecchie di Lei: « La chiameremo Yersinia. Yesinia: come il batterio più velenoso. ». Lei guardò Lui ancora per una volta, e tutto dentro l’anima divenne naufragio. Un naufragio che non aveva fondamenta, non aveva niente. Restarono così a lungo, prima di scomparire dentro la notte che diramava i confini di una nuova Luna.

- costruzione -

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