Decreto legislativo 05.04.2006 n° 190 , G.U. 23.05.2006
Disciplina sanzionatoria per le violazioni del regolamento (CE) n. 178/2002 che stabilisce i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare, istituisce l'Autorita' europea per la sicurezza alimentare e fissa procedure nel settore della sicurezza alimentare.
(G.U. n. 118 del 23-5-2006)
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Visti gli articoli 76 e 87 della Costituzione;
Vista la legge 18 aprile 2005, n. 62, ed in particolare l'articolo
3;
Visto il regolamento (CE) n. 178/2002 del Parlamento europeo e del
Consiglio, del 28 gennaio 2002, che stabilisce i principi e i requisiti
generali della legislazione alimentare, istituisce l'Autorita' europea
per la sicurezza alimentare e fissa procedure nel campo della sicurezza
alimentare;
Visto il decreto legislativo 26 maggio 1997, n. 155, e successive modificazioni;
Visto il decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 109, e successive
modificazioni;
Vista la legge 15 febbraio 1963, n. 281, e successive modificazioni;
Viste le linee guida sulla rintracciabilita' degli alimenti e dei mangimi;
Vista la preliminare deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata
nella riunione del 14 ottobre 2005;
Acquisito il parere favorevole della Conferenza permanente per i rapporti
tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano;
Acquisiti i pareri delle competenti commissioni della Camera dei deputati
e del Senato della Repubblica;
Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione
del 23 marzo 2006;
Sulla proposta dei Ministri per le politiche comunitarie e della giustizia,
di concerto con i Ministri della salute, delle politiche agricole e
forestali e delle attivita' produttive;
E m a n a
il seguente decreto legislativo:
Art. 1.
Campo di applicazione
1. Il presente decreto reca la disciplina sanzionatoria per la violazione
delle disposizioni di cui agli articoli 18, 19 e 20 del regolamento
(CE) n. 178/2002 che stabilisce i principi ed i requisiti generali
della legislazione alimentare, istituisce l'Autorita' europea per la
sicurezza alimentare e fissa procedure nel campo della sicurezza alimentare.
Art. 2.
Violazione degli obblighi derivanti dall'articolo 18 del regolamento
(CE) n. 178/2002 in materia di rintracciabilita'
1. Salvo che il fatto costituisca reato, gli operatori del settore
alimentare e dei mangimi che non adempiono agli obblighi di cui all'articolo
18 del regolamento (CE) n. 178/2002 sono soggetti al pagamento di una
sanzione amministrativa pecuniaria da settecentocinquanta euro a quattromilacinquecento
euro.
Art. 3.
Violazione degli obblighi derivanti dagli articoli 19 e 20 del regolamento
(CE) n. 178/2002 relativi all'avvio delle procedure per il ritiro
dal mercato
1. Salvo che il fatto costituisca reato, gli operatori del settore
alimentare e dei mangimi, i quali, essendo a conoscenza che un alimento
o un mangime o un animale da loro importato, prodotto, trasformato,
lavorato o distribuito, non piu' nella loro disponibilita', non e'
conforme ai requisiti di sicurezza, non attivano le procedure di ritiro
degli stessi, sono soggetti al pagamento di una sanzione amministrativa
pecuniaria da tremila euro a diciottomila euro.
2. Gli operatori del settore alimentare e dei mangimi i quali, avendo
attivato la procedura di ritiro di cui al comma 1 non ne informano
contestualmente l'autorita' competente, sono soggetti al pagamento
di una sanzione amministrativa pecuniaria da cinquecento euro a tremila
euro.
3. Salvo che il fatto costituisca reato, gli operatori del settore
alimentare e dei mangimi i quali non forniscono alle autorita' competenti
le notizie o la collaborazione dalle stesse legittimamente richieste,
al fine di evitare o ridurre i rischi legati ad un alimento, ad un
mangime o ad un animale da essi fornito, sono soggetti al pagamento
di una sanzione amministrativa pecuniaria da duemila euro a dodicimila
euro.
Art. 4.
Violazione degli obblighi nei confronti dei consumatori e degli utilizzatori
di cui agli articoli 19 e 20 del regolamento (CE) n. 178/2002
1. Salvo che il fatto costituisca reato, gli operatori del settore
alimentare e dei mangimi, i quali, avendo importato, prodotto, trasformato
o distribuito un prodotto non conforme ai requisiti di sicurezza poi
pervenuto al consumatore od all'utilizzatore, non informano questi
ultimi circa i motivi dell'attivazione della procedura per il ritiro
dal mercato, sono soggetti al pagamento di una sanzione amministrativa
pecuniaria da duemila euro a dodicimila euro.
Art. 5.
Violazione degli obblighi nei confronti dell'operatore che non incidono
sul confezionamento, sull'etichettatura, sulla sicurezza o sull'integrita'
dell'alimento ai sensi degli articoli 19 e 20 del regolamento (CE)
n. 178/2002
1. Salvo che il fatto costituisca reato, gli operatori del settore
alimentare e dei mangimi svolgenti attivita' di vendita al dettaglio
o distribuzione di alimenti o mangimi, che non incidono sulla sicurezza
o integrita' dell'alimento o del mangime, i quali non avviano procedure,
nei limiti della propria attivita', per il ritiro dal mercato di prodotti
di cui siano a conoscenza che non sono conformi ai requisiti di sicurezza,
sono soggetti al pagamento di una sanzione amministrativa pecuniaria
da cinquecento euro a tremila euro.
2. La sanzione di cui al comma 1 si applica anche nelle ipotesi in
cui gli stessi operatori non attuino, per quanto di competenza, gli
interventi predisposti dai responsabili della produzione, della trasformazione
e della lavorazione e dalle autorita' competenti, ai fini del ritiro
o richiamo degli alimenti o mangimi.
Art. 6.
Violazione degli obblighi specifici a carico degli operatori del settore
dei mangimi di cui all'articolo 20 del regolamento (CE) n. 178/2002
1. Fatte salve le eventuali diverse disposizioni impartite dall'autorita'
competente, gli operatori del settore dei mangimi i quali, dopo il
ritiro dal mercato di mangime non conforme ai requisiti di sicurezza,
non provvedono alla distruzione della partita, del lotto o della consegna
di tale mangime, sono soggetti al pagamento di una sanzione amministrativa
pecuniaria da cinquecento euro a tremila euro.
Art. 7.
Disposizioni finali
1. Nel caso di reiterazione delle violazioni previste dal presente
decreto e' disposta, in aggiunta alla sanzione amministrativa pecuniaria,
la sospensione del provvedimento che consente lo svolgimento dell'attivita'
che ha dato causa all'illecito per un periodo di giorni lavorativi
da un minimo di dieci ad un massimo di venti.
2. Per quanto non previsto dal presente decreto, restano ferme le disposizioni
della legge 24 novembre 1981, n. 689, e successive modificazioni, in
quanto compatibili.
3. Fatte salve le disposizioni previste dagli articoli 28, 29 e 30
della legge 10 febbraio 1992, n. 164, dall'articolo 1, commi 8, 9,
10, 10-bis, 10-ter, 10-quater, 10-quinquies e 10-sexies del decreto
legislativo 10 agosto 2000, n. 260, dagli articoli 34, 35, 36, 38 e
39 della legge 20 febbraio 2006, n. 82, e dagli articoli 1, comma 1,
lettera a), e 3 del decreto legislativo 19 novembre 2004, n. 297, al
settore vitivinicolo e al settore relativo alla protezione delle indicazioni
geografiche e delle denominazioni di origine dei prodotti agricoli
e alimentari si applicano le disposizioni dell'articolo 2.
4. Le regioni e province autonome provvedono nell'ambito delle proprie
competenze all'accertamento delle violazioni amministrative e alla
irrogazione delle relative sanzioni.
Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sara' inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.
Dato a Roma, addi' 5 aprile 2006
CIAMPI
Berlusconi, Presidente del Consiglio dei Ministri
La Malfa, Ministro per le politiche comunitarie
Castelli, Ministro della giustizia
Berlusconi, Ministro della salute (ad interim)
Alemanno, Ministro delle politiche agricole e forestali
Scajola, Ministro delle attivita' produttive
Visto, il Guardasigilli: Castelli
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