(presidente associazione esorcisti italiani)
Le migliori armi contro il demonio
Spesso mi viene fatta richiesta di suggerire preghiere di liberazione dal demonio
o da influenze malefiche, da malattie e sofferenze, accessibili a tutti, sacerdoti
e laici, senza bisogno di nessuna autorizzazione.
Voglio prima di tutto affermare che, ovviamente, i sacramenti e la Parola di
Dio sono certamente più efficaci delle nostre invocazioni personali
.
Ricordiamo inoltre che quando ci rivolgiamo al Signore il requisito più importante
e maggiormente richiesto dal Vangelo resta sempre la fede.
La pratica mi ha fatto toccare con mano che l'ordine d'importanza e di efficacia
per accogliere la presenza liberatrice del Signore, è il seguente:
1. La confessione , che è il sacramento direttamente rivolto a strappare
le anime a Satana; esso implica il perdono di cuore: "Rimetti a noi i nostri
debiti come noi....".
2. La Santa Messa
3. La comunione
4. L'adorazione eucaristica
5. Le preghiere bibliche e liturgiche : i salmi e i cantici della Bibbia, il
Credo, il Gloria, il Santo....
6. Il Rosario e tutte le preghiere più raccomandate dalla tradizione
comune.
Il Diavolo dimenticato
Don Gabriele Amorth lavora 365 giorni all'anno e ha
superato i 40.000 esorcismi. Satana esiste e punta ai
giovani. Ma nella Chiesa molti non ci credono più.
Al suo numero romano risponde una segreteria telefonica che invita chi cerca
esorcismi a rivolgersi anzitutto al suo vescovo. E` l'unico ma necessario filtro
che don Gabriele Amorth, 74 anni, ha messo ad argine delle decine di richieste
che gli arrivano da ogni parte della Penisola. Complice infatti il successo
dei suoi libri (il primo, Un esorcista racconta, è stato tradotto in
ben 14 lingue) e le interviste sui giornali o in tv, don Amorth è da
tempo - e suo malgrado - l'esorcista più famoso d'Italia.
La testa calva e anche il cognome gli conferiscono un tocco misterioso, in
tono col suo ufficio; ma a parlarci si scopre presto che il sacerdote modenese
già comandante partigiano e giornalista professionista (appartiene all'istituto
dei Paolini, i preti di Famiglia cristiana) è persona serena e dotata
di un insospettato senso dell'umorismo. Altrimenti come avrebbe potuto resistere,
per 14 anni, alle scene davvero infernali che il demonio gli mostra nel corpo
dei posseduti: gente che si divincola con forze sovrumane, uomini di poca cultura
che parlano in lingue antiche, persone che vomitano chiodi?
Don Amorth, è vero che i fenomeni di satanismo sono in aumento nel nostro
Paese?
"Si, come tutto l'occultismo di cui anche il satanismo fa parte con magia, cartomanzia,
sedute spiritiche... Il che denuncia una gravissima carenza di fede. E` matematico,
del resto: quando la fede cala, aumenta l'idolatria. Vorrei però distinguere
il satanismo vero e proprio da quello mascherato, ovvero da orge, vendita di
droghe o pratiche sessuali aberranti che - pur essendo peccati gravissimi - di
per sé non hanno niente a che vedere col satanismo".
Ma l'aumento del satanismo significa anche crescita delle possessioni diaboliche?
"Sì, ed è per questo che aumentano anche le richieste di esorcisti.
In Italia, dove pure si è passati dalla ventina degli anni Ottanta agli
oltre 300 di oggi, siamo assolutamente insufficienti: sia come numero che come
preparazione. E in altri Paesi si sta anche peggio: basta pensare che in Austria,
Germania, Spagna, Portogallo non c'è nessun esorcista. Tale carenza è solo
della Chiesa latina, perché in quella ortodossa e in varie confessioni
del protestantesimo non esiste un problema del genere".
Come mai?
"Fino a tre secoli fa c'era abbondanza di esorcisti in tutte le diocesi. Poi,
dopo gli eccessi dei roghi delle streghe, c'è stata da noi una crisi di
rigetto e per reazione si è quasi abbandonato l'esorcismo".
Solo per questo, o c'è dietro anche un certo "razionalismo" teologico?
"Purtroppo c'è dietro anche l'ignoranza del clero su ciò che la
Bibbia dice e la Chiesa insegna. Perché spesso preti e vescovi non hanno
mai fatto esorcismi, né li hanno mai visti e dunque non ci credono, benché stiano
nel Vangelo, nel diritto canonico e nel rituale. Così, tranne eccezioni,
la gente che si rivolge al vescovo esponendo le sue sofferenze si sente consigliare
uno psichiatra ".
E invece va dai maghi...
"O dai cartomanti. Ma il vescovo detiene il monopolio della nomina degli esorcisti
nella sua diocesi e perciò ha il dovere di informarsi. Il Papa ha dato
l'esempio, compiendo lui stesso esorcismi".
La possessione demoniaca però, lei dice, è un evento molto raro.
"Si, ma è in aumento. Cifre? E` difficile dare percentuali credibili.
Io ho molti posseduti in cura, ma sono un'eccezione perché sono conosciuto
e perché ricevo quasi solo casi difficili già trattati da altri.
Si tenga presente inoltre che secondo il Catechismo universale gli esorcismi
si possono fare anche in caso di "mali causati dai demonio". E il numero degli
affetti da questo genere di problemi è rilevante ".
Qual è la categoria più colpita?
"Tutti possono esserlo, non dipende ne dalla cultura ne dalla religione (anche
se i non credenti sono più esposti). Per esperienza personale, posso dire
che la categoria professionale che più ricorre alla mie cure e quella
dei medici".
E come mai?
"Semplicissimo: i medici sono coraggiosi sulla pelle degli altri, ma paurosi
per la propria. E, quando hanno un male che con le loro cure non guarisce, sono
i primi a cercare alternative ".
E i giovani?
"Non c'è dubbio che siano i più colpiti da Satana. Pure gli anziani,
quando vengono da noi, sono stati colpiti quasi sempre da giovani. Anche perché la
causa principale della possessione, nel 90% dei casi, è il maleficio:
ovvero un male commissionato da un'altra persona a un mago legato a Satana. E
i giovani sono per natura più esposti alle vendette, per esempio, cosi
come più curiosi delle pratiche occultistiche, tipo sedute spiritiche
o sette sataniche".
Le discoteche c'entrano?
"Altroché, perché molte volte funzionano da centri di distribuzione
di droga e di pornografia che poi inducono le persone ad entrare nelle sette
sataniche. Diciamo che sono centri di reclutamento".
Prima di parlare di possessione, comunque, bisogna sottoporsi anche a esami
medici.
"Certo: io non accetto nessuno che si presenti senza le cartelle cliniche. La
normalità, infatti, è che i mali siano di carattere naturale; e
il più delle volte dico ai miei pazienti che il demonio non c'entra e
la questione è medica. E un'eccezione che il fenomeno sia prodotto da
un maleficio".
Quindi la sua attività non e in contrasto con la scienza.
"Tutt'altro, anzi molti psichiatri collaborano con me, specie nelle diagnosi.
Purché ognuno stia nel suo campo: mai un medico può diagnosticare
la presenza del demonio, e mai un esorcista può decidere che si tratta
di schizofrenia o d'altro. E solo con l'esorcismo, comunque, che si matura la
certezza di una presenza demoniaca ".
Quello che lei racconta può far paura: chiunque, senza neanche saperlo,
può trovarsi un maleficio appiccicato addosso. C'è modo di difendersi
o di prevenire?
"Io credo che la verità sia sempre da dirsi; i pericoli vanno conosciuti
per essere evitati. Non ho dunque timore a parlare di queste cose, se serve a
salvare qualcuno. Quanto a difendersi, la prevenzione numero 1 è vivere
in grazia di Dio: con una normale vita cristiana, la preghiera e i sacramenti,
si è praticamente corazzati. Mentre se ci affidiamo alle sole forze umane
Satana è più forte di noi. Poi bisogna fuggire le occasioni, ovvero
le pratiche occultistiche".
Da quanto tempo svolge il suo ministero?
"Da 14 anni. Ho rinunciato a qualsiasi impegno per compiere esorcismi 365 giorni
all'anno, Natale e Pasqua compresi. Vedo in media una decina di persone al giorno
e nella mia carriera ho superato i 40 mila esorcismi; perché per liberare
un vero posseduto ci vogliono anche centinaia di sedute".
È vero che gli esorcismi si possono fare al telefono?
"Si, e sono molto efficaci. Naturalmente al telefono li faccio quasi esclusivamente
su persone che conosco e già sono mie pazienti".
Il Timone - n. 5 Gennaio/Febbraio 2000.
Sia fatta la tua volontà ...
da Eco di Medjugorje n.156
La Madonna, quasi ogni mese ci inviata a pregare. Questo significa che la preghiera
ha un valore grandissimo nel piano di salvezza. Ma qual'è la preghiera
raccomandata dalla Vergine? Come dobbiamo pregare affinché la nostra
preghiera sia efficace e gradita a Dio? Don Gabriele Amorth, commentando i
messaggi della Regina della Pace in un'assemblea romana, ci aiuta a trovare
la risposta ai nostri interrogativi.
"Molti intendono la preghiera così: "dammi, dammi, dammi..." e poi, se
non ricevono quello che chiedono, dicono: "Dio non mi ha esaudito!". La Bibbia
ci dice che è lo Spirito Santo che prega per noi con gemiti inenarrabili,
per chiedere le grazie di cui abbiamo bisogno. La preghiera non è il mezzo
per piegare la volontà di Dio alla nostra. E' legittimo che noi preghiamo
per quelle cose che a noi sembrano utili, che vediamo necessarie per noi, però ricordiamoci
sempre che la nostra preghiera deve essere subordinata alla volontà di
Dio. Il modello di preghiera resta sempre la preghiera di Gesù nell'orto: "Padre,
se è possibile, passi da me questo calice, ma avvenga come vuoi tu, non
come voglio io". Tante volte la preghiera non ci dà quello che noi chiediamo:
ci dà molto di più, perché spesso quello che noi chiediamo
non è il meglio per noi. Allora la preghiera diventa il grande mezzo che
piega la nostra volontà alla volontà di Dio e fa sì che
noi ci uniformiamo ad essa. Molte volte sembra quasi che noi diciamo: "Signore,
io ti chiedo questa grazia, spero che sia conforme alla tua volontà, ma
dammi questa grazia". Più o meno implicitamente è questo il ragionamento,
come se noi conoscessimo ciò che è meglio per noi. Tornando all'esempio
di preghiera di Gesù nell'orto, a noi sembra che questa preghiera non
sia stata esaudita, perché il Padre non ha passato quel calice: Gesù ha
bevuto fino in fondo; eppure nella lettera agli Ebrei noi leggiamo: "Questa preghiera è stata
esaudita". Vuol dire che Dio molte volte esaudisce a modo suo; infatti non esaudito
la prima parte della preghiera: "Se è possibile passi da me questo calice",
ha esaudito la seconda parte: "...ma si faccia come vuoi tu, non come voglio
io", e siccome il Padre sapeva che era meglio per Gesù, per la sua umanità,
e per noi che lui patisse, gli ha dato la forza di patire.
Lo dirà con chiarezza Gesù ai discepoli di Emmaus: "Stolti, non
era necessario che Cristo patisse e così entrasse nella sua gloria?",
quasi a dire: "L'umanità di Cristo non avrebbe avuto quella glorificazione
se non avesse accettato, sopportato la passione", ed era bene per noi perché dalla
Resurrezione di Gesù è derivata al nostra resurrezione, la resurrezione
della carne.
La Madonna ci esorta anche a pregare in gruppo, in famiglia... In questo modo
la preghiera diventerà fonte di unione, di comunione. Anche in questo
caso dobbiamo pregare per avere la forza di uniformare la nostra volontà alla
volontà di Dio; perché quando siamo in comunione con Dio entriamo
in comunione anche con gli altri; ma se non c'è comunione con Dio, non
c'è neppure tra noi".
(don G. Amorth - da registrazione)
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