Infinito
E m’assale un’improvvisa nostalgia,
mi rapisce un’infinita nostalgia
del tuo mondo che ora qui
sogno meraviglioso è,
del tuo mondo che lo so
vive dentro di me.
Dolcemente il canto di una poesia
come un’onda mi chiama
e mi trascina via
verso un tempo che avrà
dimensione di eternità.
La tua voce, eco in me,
dentro l’immensità.
Nell’infinito la mia vita:
una scia, una stella chiara,
un attimo d’amore e di dolore.
Nell’infinito la mia vita:
un volo verso l’alto.
Non posso non cantare per amore.
E m’assale un’improvvisa nostalgia,
mi rapisce un’infinita nostalgia
del tuo mondo che ora qui
sogno meraviglioso è,
del tuo mondo dentro me,
eco di immensità.
Infinito Padre
Un’alba raccolse il mio primo sorriso
un mattino, fu luce che presto scordai;
il sole toccò le mie mani dall’alto
e lasciò che dormissi sapendolo amico.
Tu Padre del cielo,
pensiero del mondo,
sorriso di tutta la terra.
Io figlio di donna,
mistero in ascolto,
preghiera di Dio fatta storia.
Infinito Padre
dono d’ogni attesa
mano che sostiene
pace a questa casa
vieni e sarà festa
gioia in ogni strada
danza senza fine
quando sei con noi.
Un Dio fatto uomo, messaggio inatteso
fiorito alla vita in un grembo di donna;
un uomo che è Dio con un cuore e una
voce
gli amici, il dolore, la morte e la gioia.
Tu Figlio e fratello
Signore di luce;
tu morto in Croce e risorto.
Io figlio di amore,
mistero e memoria
di dolce e crudele passione.
Figlio che consola
umile fratello
pane offerto a tutti
libertà che dona
vieni e sarà festa.
Signore raduna la Chiesa vivente
distendi le mani e accogli i tuoi figli;
tu offriamo speranze, le gioie più grandi,
le mani, il coraggio. Il respiro, le voci.
Tu soffio di pace,
letizia infinita,
gentile compagno di strada.
Io figlio di terra,
frammento di luce,
fratello per ogni fratello.
Spirito d’amore
vero della vita
tenda di amicizia
verità che salva
vieni e sarà festa.
Infinito Padre.
In monte oliveti
In monte oliveti oravit ad Patrem:
“Pater, si fieri potest,
transeat a me calix iste.
Spiritus quidem promptus est,
caro autem infirma.
Fiat voluntas tua”.
Innalzate nei cieli lo sguardo
Innalzate nei cieli lo sguardo:
la salvezza di Dio è vicina.
Risvegliate nei cuori l’attesa
per accogliere il re della gloria.
Vieni, Gesù; vieni, Gesù!
Discendi dal cielo!
Discendi dal cielo!
Sorgerà dalla casa di David
il Messia da tutti invocato;
prenderà da una Vergine il corpo,
per potenza di Spirito Santo.
Benedetta sei tu, o Maria,
che rispondi all’attesa del mondo:
come aurora splendente di grazia
porti al mondo il sole divino.
O re, vieni, discendi dal cielo,
porta al mondo il sorriso di Dio:
nessun uomo ha mai visto il suo volto,
solo tu puoi svelarci il mistero.
Inni e canti
Inni e canti sciogliamo, o fedeli,
al divino eucaristico re.
Egli, ascoso nei mistici veli,
cibo all’alma fedele si diè.
Dei tuoi figli lo stuolo qui prono,
o Signor dei potenti, ti adora:
per i miseri implora perdono,
per i deboli implora pietà!
Per i miseri implora perdono,
per i deboli implora pietà!
Sotto i veli che il grano compose,
su quel trono raggiante di luce,
il Signor dei signori si ascose,
per avere l’impero dei cuor.
O Signor, che dall’Ostia radiosa,
sol di pace, speranze, e d’amor,
in te l’alma smarrita riposa,
in te spera chi lotta e chi muor.
In notte placida
In notte placida per muto sentier,
dai campi del ciel discese l’amor
all’alme fedeli il Redentor.
Nell’aura è il palpito d’un
grande mister,
del nuovo Israele è nato il Signor,
il fiore più bello dei nostri fior.
Cantate, o popoli, gloria all’Altissimo,
l’animo aprite a speranza ed amor. (2
volte)
In quell’Ostia consacrata
In quell’Ostia consacrata
sei presente, o Gesù mio,
vero uomo e vero Dio,
nostro amabil Salvator.
Vero uomo e vero Dio,
nostro amabil Salvator.
O mio sommo, unico bene,
dono a te tutto il mio cuore:
tu l’accetta, e, per tuo amore,
il mio prossimo amerò.
Tu l’accetta, e, per tuo amore,
il mio prossimo amerò.
Delle tante, e tante colpe,
il mio cuore, o Dio, si pente,
e propone fermamente
di mai più, mai più peccar.
E propone fermamente
di mai più, mai più peccar.
O Gesù, Figliuol di Dio,
umilmente io qui ti adoro:
sei mia vita, mio tesoro,
e sarai mio premio in ciel.
Sei mia vita, mio tesoro,
e sarai mio premio in ciel.
Sovra me, sovra i miei cari,
sovra i miei benefattori,
Gesù, spargi i tuoi favori,
e ci unisci in ciel con te.
Gesù, spargi i tuoi favori,
e ci unisci in ciel con te.
Da te spero, o Gesù caro,
perché sei bontà infinita,
il tuo aiuto in questa vita,
e l’eterna gloria in ciel.
Il tuo aiuto in questa vita,
e l’eterna gloria in ciel.
O Signore, dell’alma mia,
che in quest’oggi - o me beato! -
tutto a me ti sei donato,
io mi dono tutto a te.
Tutto a me ti sei donato,
io mi dono tutto a te.
In quel tempo di grazia
In quel tempo di grazia
che il Signore
passò con i discepoli che amava
prese un bambino
se lo mise accanto:
e ci insegnò come ci aveva amati
quando non potevamo
dare nulla in cambio.
Io voglio insieme a te Gesù
narrare quanto tu sei
per ognuno ancor di noi
l’immagine della carità
e poi,
come te che servi Dio,
vorrei sempre - con te -
dare lieto tutto
ciò che mi darai.
In quel tempo di grazia
che il Signore
passò con i discepoli che amava
ti rese grazie per la nostra gioia,
e ci chiamò,
Padre che ci vuoi bene,
piccoli cui è dato
di capire il regno.
In quel tempo di grazia
che il Signore
passò con i discepoli che amava
si cinse i fianchi
per servirci a mensa:
e ci lasciò,
prima di andare in Croce,
tutta la sua grandezza
con il vino e il pane.
Insieme ai martiri
Insieme ai martiri noi ti lodiamo,
Cristo, agnello immolato e vivente;
a te cantiamo perché questo è
il tempo
in cui la vita ha sconfitto la morte.
Grande prodigio risplende nel mondo:
per la tua forza anche il debole vince,
vince morendo e sconfigge la morte
insieme a te che sei il primo risorto.
E nell’attesa che il tempo si compia
tutto il creato è lavato nel sangue:
perché dal sangue rinasce la vita
che è presenza operosa del regno.
A te ogni gloria, o Cristo risorto,
a te che sei viva fonte di grazia:
insieme al Padre e allo Spirito Santo
gloria e potenza nei secoli eterni.
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