Edgar Poe nasce a Boston nel 1809,
quale secondogenito di una coppia di modesti attori
girovaghi, entrambi di origine celtica.
Il padre David - un mediocre commerciante - aveva lasciato
l'attività per darsi ad una poco fortunata carriera
di interprete teatrale e, soprattutto, per seguire una
giovane attrice europea, Elizabeth Arnold, con la quale
si sposa. L'esistenza della coppia è però
tutt'altro che serena e David, forse per sfuggire ad
una vita di stenti, si dà all'alcool e muore
pochi mesi dopo la nascita di Edgar, lasciando la moglie
tisica e nella più assoluta miseria. Lei, abbandonato
il primogenito alla famiglia del marito, lascia Boston
e si dirige verso Sud, raggiungendo Richmond, in Virginia,
ma muore anch'ella poco dopo d'emottisi.
Edgar viene allora accolto nella famiglia di John Allan,
un ricco mercante di tabacco di origine scozzese. I
coniugi Allan non arriveranno mai ad un'adozione ufficiale
del bambino - che tuttavia verrà ugualmente trattato
con ogni riguardo - e gli forniranno quell'istruzione
adeguata che i genitori naturali certamente non sarebbero
stati in grado di garantirgli. Divenuto giovane, l'autore
premette perciò al suo cognome (Poe) quello dei
suoi benefattori (Allan).
Nel 1815 gli Allan si trasferiscono in Inghilterra.
Edgar viene così mandato a studiare nel collegio
di Stoke Newington, dove impara un po' di Francese,
Latino, Storia e Letteratura. Ma l'incontro con il Vecchio
Mondo sarà soprattutto essenziale per lo sviluppo
della sua immaginazione: tra le nebbie dell'Europa del
Nord, nella venerabile dimora degli Allan, il futuro
scrittore entra infatti in contatto con quel mondo gotico
che tornerà poi più volte nei suoi racconti.
Nel 1820 gli Allan fanno ritorno in America. Nel 1826
si iscrisse all'università della Virginia dove
però cominciò ad affiancare agli studi
il gioco d'azzardo. Indebitatosi in maniera inusitata
il patrigno si rifiutò di pagare i debiti obbligandolo
in questo modo ad abbandonare gli studi per cercarsi
un lavoro e far fronte alle numerose "spese".
Da quel momento iniziarono fra i due forti incomprensioni
fino a spingere il futuro scrittore ad abbandonare la
casa per raggiungere Boston e da lì arruolarsi
nell'esercito.
Nel 1829 pubblicò in modo anonimo "Tamerlane
and other poems", e a suo nome "Al Aaraaf,
Tamerlane and minor poems". Nel contempo, lasciato
l'esercito, si trasferì presso perenti a Baltimora.
Nel 1830 si iscrisse all'accademia militare di West
Point per farsi però ben presto espellere per
aver disobbedito agli ordini. In questi anni continuò
a scrivere versi satirici. Nel 1832 arrivarono i primi
successi come scrittore che lo portarono nel 1835 ad
ottenere la direzione del "Southern Literary Messenger"
di Richmond.
Il padre adottivo morì senza lasciare alcuna
eredità al figlioccio.
Poco dopo, all'età di 27 anni, Poe sposò
la cugina Virginia Clemm, non ancora quattordicenne.
Fu questo un periodo nel quale pubblicò innumerevoli
articoli, racconti e poesie, senza però ottenere
grandi guadagni.
In cerca di miglior fortuna decise di trasferirsi a
New York. Dal 1939 al 1940 fu redattore del "Gentleman's
magazine", mentre contemporaneamente uscirono i
suoi "Tales of the grotesque and arabesque"
che lo portarono ad una fama notevole. Le sue capacità
di redattore erano tali che gli permettevano ogni volta
che approdava ad un giornale di raddoppiarne o quadruplicarne
le vendite.
Nel 1841 passò a dirigere il "Graham's magazine".
Nel 1843 le cattive condizioni di salute della moglie
Virginia e le difficoltà lavorative lo portarono
a dedicarsi con sempre maggior accanimento al bere e
nonostante la pubblicazione di nuovi racconti le sue
condizioni economiche resteranno sempre precarie.
L'anno seguente iniziò la serie di "Marginalia",
uscirono i "Tales" ed ottenne grande successo
con la poesia "The Raven". Le cose sembravano
andare per il meglio, soprattutto quando nel 1845 diventò
prima redattore, poi proprietario del "Broadway
Journal".
Ben presto la reputazione raggiunta venne compromessa
da accuse di plagio, portando Edgar Allan Poe verso
una profonda depressione nervosa che, unita alle difficoltà
economiche, lo portano a cessare le pubblicazioni del
suo giornale.
Trasferitosi a Fordham, seriamente malato ed in condizioni
di povertà, continuò a pubblicare articoli
e racconti pur non ottenendo mai vera fama in patria,
mentre il suo nome cominciava a farsi notare in Europa
e soprattutto in Francia.
Nel 1847 la morte di Virginia segnò una pesante
ricaduta della salute di Poe, che però non lo
distolse dal continuare a scrivere. La sua dedizione
all'alcolismo raggiunse il limite: trovato in stato
di semincoscienza e delirante a Baltimore, Edgar Allan
Poe morirà il 7 ottobre 1849.
Nonostante la vita tormentata e disordinata l'opera
di Poe costituisce un corpus sorprendentemente nutrito:
almeno 70 racconti, di cui uno lungo quanto un romanzo
- The Narrative of Arthur Gordon Pym of Nantucket (1838)
- circa 50 poesie, almeno 800 pagine di articoli critici
(una notevole mole di recensioni che ne fa uno dei critici
letterari più maturi dell'epoca), alcuni saggi
- The Philosophy of Composition (1846), The Rationale
of Verse (1848) e The Poetic Principle (1849) - ed un
poemetto in prosa di alta Filosofia - Eureka (1848)
- nel quale l'autore cerca di dimostrare, con l'aiuto
della Fisica e dell'Astronomia, l'avvicinamento e l'identificazione
dell'Uomo con Dio. |