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di Giacomo Dotta (g.dotta@html.it)
19/11/2004 - 11:44
Mentre la legge Urbani continua il suo stallo nelle aule
della Camera, il senatore Cortiana accusa il Governo di
aver perso la bussola tra tasse e Finanziaria e di non portare
avanti un progetto privo di ostacoli. La FIMI
accusa Cortiana di non collaborar
Duro botta e risposta tra il senatore dei Verdi Fiorello
Cortiana e la FIMI (Federazione dell'Industria Musicale
Italiana) circa l'attuale stallo che ha coinvolto la tanto
discussa e contestata Legge Urbani. Il feroce batti e ribatti
prende origine dalle parole del senatore il quale senza
mezzi termini addita l'attuale situazione della maggioranza
(«ormai politicamente impazzita») quale causa
primaria della sospensione dei lavori.
Cortiana accusa le pressioni della FIMI ma gira le colpe
soprattutto sul Governo in quanto, nonostante il pieno appoggio
dell'opposizione ed una larga comunanza di vedute tra le
parti, si sarebbe persa tra tasse e Finanziaria non riuscendo
a convertire in norme quelle proposte dichiaratamente condivise.
Il dito viene puntato nella fattispecie sui quattro anni
di carcere richiesti anche per i semplici casi di P2P, con
una linea generale che tende a parificare «un ragazzo
che scambia un file» ad un «camorrista che smercia
film pirata per milioni di euro».
Non si fa attendere la stizzita replica della FIMI la quale
in una nota di poche righe difende la propria scelta ed
accusa il senatore Cortiana di non voler in realtà
collaborare («FIMI ha proposto delle soluzioni di
compromesso nelle audizioni parlamentari che peró
il senatore Cortiana rifiuta di discutere»).
Così recita il comunicato della federazione: «Non
ci sono quindi piú giustificazioni alla pirateria
online. Chi mette in condivisione abusivamente materiale
protetto rischia sanzioni penali in tutti i maggiori Paesi
del Mondo. [...] Come FIMI difenderemo fino in fondo i contenuti,
perché sono alla base dello sviluppo di un'offerta
tecnologica avanzata in un Paese civile. Ci opporremo sempre
al far west in rete, a dispetto di chi vuole far credere
che vi sia un intento persecutorio verso i ragazzini».
Fonte news: htlm.it
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