Versione
stampabile
Canale: Microsoft
di Francesco Caccavella (f.caccavella@html.it)
Martedì 31 Agosto 2004
Microsoft rilascia i piani di sviluppo ufficiali per Longhorn,
il nuovo Windows. La prima versione nel 2006, quella server
nel 2007. Niente più WinFS e retrocompatibilità
con XP
Microsoft ha distribuito venerdì scorso una nota
ufficiale sul futuro prossimo di Windows. Con una buona
dose di realismo, Redmond fa sapere che il prossimo sistema
operativo, chiamato in codice Longhorn, non sarà
quel sistema rivoluzionario pensato sinora. Per venire incontro
a sviluppatori e utenti, i piani di sviluppo sono stati
ritoccati, le ambizioni ridimensionate.
Sono ora ufficiali, anche se da tempo preannunciati, i
due maggiori cambiamenti al progetto iniziale: la data di
rilascio, portata dal 2004/2005 al 2006, e l'esclusione
di WinFS dalla prima versione del sistema operativo. Buone
notizie, invece, per gli utenti di Windows XP: Indigo e
Avalon, altre due componenti chiave di Longhorn, potranno
essere anche installate su Windows XP, anche se probabilmente
in versione 'ridotta'. Ma andiamo con ordine.
Microsot ha sacrificato la maggiore novità di Longhorn,
WinFS. WinFS era il maggior beneficio lato utente di Longhorn:
un sistema che avrebbe permesso di organizzare in modo molto
più razionale e semplice tutti i documenti del proprio
computer, compresi file MP3, video, indirizzi, appuntamenti
e così via. Una svolta nei sistemi di ricerca e nell'organizzazione
del lavoro su computer.
WinFS, che sta per Windows File System (o anche Windows
Future Storage), avrebbe rivoluzionato il concetto di filesystem
così come lo conosciamo ora. Le risorse di ogni computer
sarebbero state organizzate come una vera e propria banca
dati, superando il concetti di cartelle o directory. Il
loro accesso sarebbe avvenuto attraverso vere e proprie
interrogazioni ('query') e non più navigando attraverso
alberi stratificati.
«WinFS – ha dichiarato Bill Gates in un'intervista
con Cnet – è molto ambizioso. Nessuno ha mai
messo insieme il mondo dei documenti, quello dei file multimediali
e quello delle informazioni permettendoti di cercarli, spostarli,
replicarli attraverso semplici strumenti verbali».
WinFS era un progetto troppo ambizioso. Tra tagliare alcune
caratteristiche e ritardare il rilascio del software, slegandolo
da Longhorn, Microsoft ha scelto la seconda strada. Ma c'è
dell'altro: WinFS sarebbe stato del tutto inapplicabile
a Windows XP.
Come tempo fa scrisse Bill Gates, i maggiori concorrenti
dei nuovi prodotti Microsoft sono i vecchi prodotti Microsoft,
così il maggior problema per Longhorn è ora
Windows XP.
Dopo aver raccolto suggerimenti e impressioni sulle novità
preannunciate, in Microsoft si sono accorti che sarebbe
stato del tutto controproducente rilasciare, senza transizioni,
un sistema operativo basato su un'architettura del tutto
differente. Avalon, il nuovo 'sistema' grafico, e Indigo,
la nuova architettura di intercomunicazione fra applicazioni
basata su .NET, avrebbero costretto sviluppatori e programmatori
a rilasciare due versioni di applicativi: uno destinato
a XP e uno destinato a Longhorn.
Si chiedeva maggior tempo di transizione e un più
docile passaggio fra le due architetture. Il risultato è
che le tecnologie WinFX, in cui è compreso Avalon
e Indigo, saranno disponibili sia per Windows XP sia per
Windows Server 2003, sempre nel 2006. I produttori di software
non dovranno così attendere l'entrata di massa di
Loghorn, che richiederebbe mesi se non anni, per testare
tutte le novità proposte da Microsoft.
Microsoft mette così da parte i «sogni»
del nuovo Longhorn, ridimensionando la portata rivoluzionaria
del sistema, da sempre pubblicizzato come un salto ancora
maggiore di Windows 95. WinFS avrebbe portato troppo lontano
lo sviluppo del sistema operativo, forse fino al 2007 e
oltre; la nuova architettura aveva bisogno di più
tempo per i test. Per questo avremo un Longhorn certo pieno
di novità, ma un po' meno rivoluzionario.
Fonte news: htlm.it
|