Il 26 febbraio esce Minimo, il browser che promette una
navigazione completa. Grazie a una nuova tecnologia
Tutti i siti web sul cellulare
arriva la rivoluzione Mozilla
di Alessandro Longo
ROMA - Si è dovuto aspettare fino a quest'anno,
ma sta per realizzarsi uno dei più antichi sogni
dell'Internet mobile: vedere i siti Web su cellulare,
come sul computer. Un obiettivo che sta a cuore a molti,
come dimostrano le mosse recenti di Mozilla e di Opera.
Dopo avere rivoluzionato, con Firefox, il mercato dei
browser per Pc, ora Mozilla vuole occuparsi di cellulari:
con Minimo. Di questo browser uscirà una versione
non definitiva il 26 febbraio e da subito permetterà
agli utenti dotati di cellulari di livello adeguato
(sui quali sia possibile installare applicazioni) di
accedere a tutti i siti del Web.
Il problema da affrontare è che i siti Web sono
disegnati per adattarsi allo schermo di un computer,
non di un cellulare. Molti browser Html integrati nei
cellulari di alto livello (smartphone) riescono quindi
a visualizzare i siti Web solo a pezzi: di un articolo
di Repubblica.it, per esempio, metà titolo potrebbe
riempire tutto lo schermo; per vedere un altro frammento
bisognerebbe premere i pulsanti e muoversi nella pagina
in orizzontale e in verticale.
Insomma, mal di mare assicurato. Minimo risolve il
problema grazie a una tecnologia che cambia dinamicamente
il formato della pagina, adattandola alle dimensioni
dello schermo dei cellulari. Una soluzione di questo
tipo è fornita già da due anni da Opera,
"l'azienda autrice del più diffuso browser
per cellulari", dice John Strand, presidente di
Strand Consult, un osservatorio di ricerca specializzato
in telefonia mobile. "Ma la nostra è una
tecnologia in continua evoluzione. Infatti da gennaio
2005 c'è stata la svolta: la nuova versione del
nostro browser riesce a adattare al volo il formato
della pagina, testi, immagini e animazioni comprese,
per schermi di qualsiasi dimensione. Per la prima volta,
i siti Web potranno arrivare su tutti i tipi di terminali
e apparire allo stesso modo qualunque sia lo schermo
usato", dice Rolf Assev, vice presidente di Opera.
Altre novità arriveranno dai produttori di cellulari:
anche loro sono della partita. Nec ha annunciato, a
dicembre, che nei prossimi modelli ci sarà un
browser in grado di adattare i siti Web a schermi di
qualsiasi dimensione. Anche Nokia ha in alcuni modelli
un browser di questo tipo, ma lo dovrà perfezionare
nei prossimi mesi: è troppo lento, circa tre
volte di più rispetto a Opera. Fino a qualche
mese fa poteva bastare, adesso no: la concorrenza diventa
agguerrita, poiché ha fiutato l'affare.
"L'Internet senza fili sta andando verso il giorno
in cui tutti i browser saranno Html. La gente è
stanca dei siti Wap, quelli creati per i cellulari,
brutti a vedersi e scomodi da navigare. Vuole avere
il Web vero, con tutti i suoi contenuti", dice
Assev. Sono molti i segnali a riguardo: nel 2004 è
raddoppiata la percentuale di utenti europei che usano
regolarmente il cellulare per navigare, arrivando al
13 per cento, rileva una ricerca di Forrester Research.
È ancora poco; ma si prevede che la quota sarà
del 47 per cento nel 2009. La tecnologia è già
pronta; lo sono i browser Html, che possono entrare
ormai anche in modelli non molto costosi (il Nokia N-Gage,
da 200 euro, supporta Opera). A essere in ritardo sono
però le tariffe, il vero problema. I siti Html
sono molto più pesanti di quelli Wap: solo visualizzare
l'home page di Repubblica.it costerebbe quindi circa
tre euro con Tim e Vodafone; 1,5 euro con Wind e 30
centesimi, con Tre.
(16 febbraio 2005)
fonte news: la repubblica.it
Altre notizie
La redazione di megghy.com |