L'invasione dei reality
La tv non riesce più a farne a meno. E l'audience?
Spesso premia, ma con qualche sorpresa
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in erba
Conclusa con i soliti coriandoli "L'isola
dei famosi" (seconda edizione), chiuse definitivamente
le porte rosse della casa del "Grande Fratello"
(quinta edizione) si pensava che la televisione italiana
potesse tirare un respiro di sollievo e dirigersi
verso altri lidi. Invece il palinsesto si è
definitivamente arenato sullo scoglio dei reality.
Sempre meglio che inventarsi qualcosa di nuovo. I
format arrivano dall'estero, basta copiare e, se proprio
si vuole fare un lavorino ben fatto, eventualmente
apportare qualche modifica per adeguarsi ai gusti
italiani. Il ritorno mediatico è garantito:
a ogni nuovo reality la stampa si scatena per raccontare
in dettaglio il dietro le quinte, i profili dei concorrenti,
vip e non, le regole del gioco, le punizioni e le
sorprese. E l'audience è quasi sempre premiante,
salvo rare eccezioni, una su tutte "Campioni",
che proprio non ha sfondato.
E così sul piccolo schermo sono
arrivo altre riedizioni ("La fattoria",
con la burrosa D'Urso alla conduzione al posto dell'asciutta
Bignardi, e "Music farm" con la divorzianda
Ventura al posto del già separato Amadeus)
e nuove produzioni. L'ammiraglia Rai, che prima faceva
la schizzinosa e snobbava i reality, ora ci tira a
campare, a partire da Bruno Vespa, che ogni tre per
due, che si parli di Cogne o di riforma della giustizia,
di silicone o di guerra in Iraq, ospita nel suo salotto
qualche ex reduce di Santo Domingo. Del Noce, che
non ha mai amato il genere tanto da osteggiarlo, ora
è pronto a battezzare sulla sua rete (Rai Uno)
due nuovi reality. Come giustifica la clamorosa marcia
indietro? Semplice: affermando, senza tremori nella
voce, che i suoi reality saranno molto soft e addirittura
con velleità educative. Il primo, prodotto
dalla Endemol, vedrà al timone la regina dei
fornelli, Antonella Clerici, e parlerà di cibo.
Si intitola "Ristorante italiano" (prima
puntata: martedì 21 dicembre) e il gioco è
questo: otto persone (il casting è ancora in
via di definizione) avranno in gestione per circa
due mesi un ristorante romano, peraltro già
avviato, e dovranno farlo funzionare. Seguirà
a partire dal 15 febbraio, "A spasso nel tempo"
(Einstein multimedia), con Carlo Conti. I concorrenti
dovranno dimostrare, puntata dopo puntata, di saper
vivere in epoche storiche diverse. Tre gli studi a
disposizione per le varie scenografie.
Nella rete c'è cascata anche
la tv satellitare: "Senigallia dream" è
infatti il titolo del nuovo reality show che Sky,
sull'onda dei successi recenti ottenuti in questo
genere da altre tv, si prepara a girare nella cittadina
costiera marchigiana. Il format prevede dieci puntate
e vedrà protagonisti cinque artisti, tre italiani,
uno spagnolo e una ragazza serba, che saranno ripresi
per una settimana mentre "fanno arte" nella
sala del trono del Palazzo del Duca. I cinque ospiti
dovranno progettare un video che fonda in un'unica
storia frammenti dei filmati realizzati dai cittadini
senigalliesi in occasione delle loro feste: battesimi,
matrimoni, compleanni, anniversari, cene fra amici.
L'obiettivo del progetto consisterebbe nel creare
un'opera d'arte che rappresenti un mix fra realtà
e immaginazione, vita quotidiana di una città
e finzione, cercando di svelare una Senigallia sconosciuta
a molti. Resta da capire a chi, poi, possa interessare
svelare la Senigallia sconosciuta. Ma soprattutto:
per quanto tempo ancora si cercherà di far
fronte alla crisi di creatività della tv italiana
proponendo al pubblico le zuppe riscaldate dei reality
show altrui?
3 dicembre 2004
Giorgia
Camandona fonte news:
libero.it
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