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Canale: Peer
To Peer
di Giacomo Dotta (g.dotta@html.it)
19/11/2004 - 11:57
Altre 761 denunce: i numeri dell'iniziativa legale intrapresa
dalla RIAA si fanno importanti e ad essi vanno inoltre aggiunti
quelli dell'analoga iniziativa intrapresa dalla MPAA. Cary
Sherman invita le università ad educare i ragazzi
alla musica legale.
Le varie puntate dell'iniziativa legale che la RIAA sta
perpetrando ai danni dell'utenza del P2P rischiano di diventare
una catastrofica abitudine: altri 761 utenti (che rimarranno
ancora una volta anonimi almeno fino alla sentenza di colpevolezza)
sono caduti nelle maglie della nota serie di processi per
la tutela dei diritti d'autore.
Nella massa dei denunciati spiccano inoltre 25 ragazzi
che avrebbero commesso il 'reato' tramite computer universitari:
dal loro campus avrebbero infatti scambiato illegalmente
file tramite servizi peer-to-peer quali eDonkey, Limewire
e Kazaa. «La denuncia è un fondamentale strumento
di educazione» ha spiegato Cary Sherman, presidente
RIAA, il quale hai poi sottolineato come la lezione debba
servire anche al mondo accademico il quale dovrebbe deviare
i ragazzi verso le alternative legali offerte oggi dal mondo
della musica digitale.
Con questa nuova ondata di denunce la RIAA è giunta
ad un totale di 6.952 procedimenti verso altrettanti John
Doe (alcuni non più anonimi e già fuori dalla
macchina legale grazie a patteggiamenti dal cospicuo valore
pecuniario). Negli ultimi giorni alla RIAA si è aggiunta
anche la MPAA con iniziative del tutto simili. Nel contempo
si misura lo stato di salute del settore con sondaggi che
un po' vedono il P2P in calo e un po' lo vedono stabile.
Quel che è certo è che la pressione sullo
scambio dei file si fa quantomai pesante.
Fonte news: htlm.it
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