"Condannare senza esitazioni"
di Tariq Ramadan*
La notizia degli attentati di Londra è un nuovo trauma.
La nostra condanna è una volta di più netta
e assoluta. Gli autori di questi attentati sono assassini
dai quali non si possono accettare, e neanche ascoltare, improbabili
giustificazioni in nome di un'ideologia, di una religione,
di una causa politica. Con voce forte e chiara, dobbiamo esprimere
il nostro dissenso, la nostra condanna e il nostro impegno
a lottare contro queste azioni odiose con la prevenzione,
l'educazione e l'applicazione serena e non discriminatoria
di adeguate misure di sicurezza.
All'indomani dei festeggiamenti per la scelta di Londra come
sede dei giochi olimpici del 2012, questi attentati assumono
caratteristiche ancora più odiose. Sarebbe stupido
pensare che sia un caso, come d'altronde non fu un coincidenza
l'attentato di Madrid, perpetrato qualche giorno prima delle
elezioni. Nel momento della gioia per il successo ottenuto,
condivisa da tutti gli abitanti di Londra, il fine è
quello di alimentare la paura, di generare sospetti e creare
fratture interne ai cittadini della società britannica
in particolare e dell'Europa in generale. Lo scopo è
incrinare la fiducia, contrapporre gli schieramenti e impedire
che si vinca la scommessa di vivere insieme in società
europee libere e plurali.
Agli autori degli attentati terroristici in prima battuta,
ma al contempo a tutti i fautori dell'ideologia della paura,
a tutti coloro che sfrutteranno queste azioni per propagare
idee razziste, la xenofobia, la giudeofobia, la cristianofobia,
l'islamofobia ed ogni altra forma di stigmatizzazione e di
rifiuto; a tutti, senza eccezione, dobbiamo essere capaci
di rispondere insieme. Dopo aver condannato questi attacchi,
bisogna che ci comportiamo in maniera opposta a quello che
vogliono: dobbiamo promuovere l'educazione, la mutua conoscenza,
il "vivere insieme" basato sui valori comuni. Dobbiamo
provare che se siamo uniti contro il terrore e la violenza,
sappiamo anche essere per i comuni principi universali, per
il rispetto della vita e della diversità, per la democrazia,
per la libertà, per la giustizia.
Nel momento in cui vogliono spargere il dubbio ed il sospetto,
dobbiamo impegnarci insieme a costruire spazi di mutuo rispetto
e fiducia. Questa è nostra responsabilità di
cittadini fermamente decisi a lottare contro gli orrori di
cui sono capaci gli autori di questi crimini per difendere
i valori e il futuro della nostra comune società. Dobbiamo,
intellettualmente e socialmente. fare l'esatto contrario di
quello che gli autori degli attentati vorrebbero farci fare
emotivamente. Quando il terrore potrebbe paralizzarci e fermarci,
è urgente che la nostra coscienza critica sia consapevole
di quello che è in gioco e ci consenta di agire insieme
e di aprirci.
E in questo particolare momento vogliamo inviare alle famiglie
delle vittime le nostre più sincere condoglianze.
Tariq Ramadan Ginevra, 7 luglio 2005
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*Tariq Ramadan è il più popolare intellettuale
islamico in Europa. Nato a Ginevra nel 1962, Ramadan è
nipote di Hasan al Banna - l'uomo che nel 1928 fondò
il gruppo integralista islamico dei Fratelli Musulmani. Ha
studiato teologia islamica al Cairo, possiede una laurea in
letteratura francese e due dottorati, uno dei quali conseguito
attraverso la presentazione di una tesi sul pensiero di Friedrich
Nietzsche. E' considerato uno dei campioni del dialogo interculturale,
il maitre-à-penser di un islamismo "moderato",
un intellettuale capace di esporre la dottrina islamica all'interno
di un registro religioso ma sostanzialmente "riformista".
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Articolo pubblicato da Arab.it
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