Tariffe cellulari, monito Ue
'Dall'estero troppo alte'
Ultimatum del commissario Reding agli operatori mobili: 'Sei
mesi per le riduzioni' di ALESSIO BALBI
ROMA - Chi ama viaggiare, o deve farlo per lavoro, sa bene
quale iattura sia usare il cellulare all'estero: non solo
per telefonare, ma anche per ricevere chiamate si devono fare
i conti con tariffe in grado di prosciugare una scheda prepagata
nel giro di una giornata. L'Unione europea ha deciso di porre
fine a questa situazione, imponendo agli operatori di telefonia
mobile una significativa riduzione delle tariffe per il roaming
all'estero entro i prossimi sei mesi.
La crociata contro le tariffe estere, lanciata dal commissario
per l'Information Society, Viviane Reding, coincide con la
nascita di un'apposita sezione sul sito dell'Unione europea.
Attraverso le tabelle comparative pubblicate dalla Commissione,
è così possibile scoprire che i costi del roaming
variano significativamente da un paese all'altro: uno svedese
che vuole chiamare a casa dalla Finlandia paga solo 2 cent
al minuto. Un maltese in Lettonia spende la bellezza di 12,7
euro al minuto. Agli italiani va poco meglio: telefonare dall'Inghilterra
costa 4 euro al minuto, dalla Repubblica Ceca 8 euro.
Tariffe che sono un evidente limite alla libera circolazione
delle persone nei paesi dell'Unione e che, secondo la Reding,
indicano "un livello di concorrenza non ancora soddisfacente".
"In un'epoca di enormi progressi in altri servizi di
telecomunicazione in Europa", ha dichiarato il commissario,
"è quasi inimmaginabile che utilizzare un telefono
cellulare all'estero possa essere così costoso".
La Commissione europea auspica ancora una autoregolamentazione
degli operatori che faccia scendere i prezzi. "Ma se
questo non avverrà", ha detto la Reding, "tra
sei mesi prenderemo provvedimenti".
Polemica la reazione della Gsm Association, che riunisce
i principali soggetti dell'industria della telefonia mobile:
pur salutando la pubblicazione delle tabelle comparative come
uno strumento utile per i consumatori, il presidente di Gsm
Europe, Eirini Zafeiratou ha definito la posizione della Commissione
europea "a senso unico". Le tabelle pubblicate online,
ha dichiarato all'agenzia Reuters, non tengono conto di sconti
e promozioni".
Nel frattempo, si muovono anche le autorità nazionali
dei singoli stati membri: il presidente dello European Regulators
Group, il danese Abild Andersen, ha parlato di "tariffe
ingiustificatamente alte". Le autorità per le
comunicazioni dei 25 decideranno a novembre quali azioni concrete
intraprendere.
(fonte news:
La Repubblica)
La redazione di megghy.com
|