Berlusconi «Tanti
brogli, il risultato deve cambiare»
Prodi: «Berlusconi
deve andare a casa»
La denuncia: «Oltre
un milione i voti da verificare» «Tanti
brogli, il risultato deve cambiare» Berlusconi
all'attacco: «Irregolarità unidirezionali,
l'ho riferito a Ciampi». E poi l'appello: «Le
Corti d'Appello siano imparziali»
La replica alle dichiarazioni di «brogli» del
premier Prodi: «Berlusconi deve andare a casa» Il
leader dell'Unione: «Abbiamo vinto e Berlusconi
CDL
ROMA - «Brogli a non finire», «brogli
unidirezionali», «in diversi posti e in
tutta Italia». Tutti a danno della Cdl. Con decisione,
Silvio Berlusconi continua a contestare la legittimità della
vittoria dell'Unione e per la prima volta parla apertamente
di «irregolarità» nel voto del 9
e 10 aprile pronosticando che cambierà il risultato, «deve
cambiare». Il premier riferisce di informazioni «precise» che
gli vengono dai «nostri coordinatori di Forza
Italia e degli altri partiti». Un affondo quello
del Cavaliere che arriva dopo l'incontro con il presidente
della Repubblica Ciampi. Un'ora e un quarto al Quirinale
che Berlusconi giudica estremamente positivo: «Tutto
bene». E rivolto ai cronisti poi regala una battuta
ironica: «Pensavate forse di esservi liberati
di me?». LA DENUNCIA - Ma è sul riconteggio dei voti
che Berlusconi si dice estremamente fiducioso: «Tante
novità, ci sono tanti brogli». I voti
contestati «non sono distribuiti equamente, ma
sono unidirezionali. Ne stanno venendo fuori di tutti
i colori». Il premier chiarisce di «averne
parlato con il capo dello Stato». Poi a notte
inoltrata ecco l'appello ai magistrati che dovranno
esaminare i verbali: «Le Corti d'Appello siano
imparziali e serene».
UN MILIONE DI VOTI DA RICONTARE - «Ci sono un
milione e centomila schede annullate,secondo me è assolutamente
necessario che venga verificato questo dato. Ci sono
situazioni che si stanno accumulando una dopo l'altra,
ora dopo ora: si tratta di controllare 60mila verbali
di sezioni ed è quello che stiamo verificando»,
aggiunge Berlusconi riferendosi alle operazioni di
verifica delle schede. Quanto ai tempi per fare i controlli, «non
ci sono limiti di tempo. Comunque credo qualche giorno»,
chiosa Berlusconi. Che poi commenta anche il ritrovamento
di alcuni scatoloni con schede elettorali in un quartiere
di Roma: «È grave che ci siano schede
che si trovano in giro, che evidentemente vengono messe
da parte. Ne stanno venendo fuori di tutti i colori...».
LA LEGA COL PREMIER - Il ministro Maroni condivide
la parole di Berlusconi sui presunti brogli: «Il
risultato può cambiare. Sono convinto che sia
una cosa verosimile». Mentre Calderoli prende
di mira il Quirinale: «È tempo che Ciampi
dimostri che è il presidente di tutti e non
di un regime». Tra gli alleati, Fini e Casini
si segnalano invece per il silenzio.
LA GRANDE COALIZIONE - Oltre alla
denuncia elettorale, Berlusconi torna sull'ipotesi
di grande coalizione. «Ieri
ho fatto un'apertura - aggiunge - e mi è stata
data la risposta che conoscete». E il no di Prodi
alla sua proposta? «Non parlo degli altri, parliamo
di cose serie, dei risultati elettorali».
UNIONE
ROMA - «Abbiamo vinto e Berlusconi è inutile
che tenti di innestare ritardi. Berlusconi deve andare
a casa». Lo ha detto Romano Prodi, dopo le dichiarazioni
del presidente del Consiglio sui «brogli» elettorali,
aprendo a Bologna la manifestazione per la vittoria
dell'Unione. «Non si è mai visto nella
storia della democrazia italiana uno sconfitto che
non accetta il risultato delle urne. Berlusconi controlla
tutte le prefetture e il ministero dell'Interno. È anche
probabile che Berlusconi imbrogli anche se stesso.
Chi è abituato a imbrogliare lo fa anche con
se stesso»» ha aggiunto Prodi.
«Qualcuno ha detto che ci vuole una grande coalizione:
no, non ci vuole una grande coalizione» ha poi
spiegato Prodi che respinge ancora una volta la proposta
di Berlusconi e spiega dal palco di piazza Maggiore che «non
ci vuole un cambiamento nella promessa fatta agli elettori
e negli accordi fatti nella coalizione».
«È la vendetta della storia». Prodi è poi
tornato a criticare la legge elettorale e fa notare che
questa legge era stata fatta «per metterci in trappola,
ci hanno obbligato a cambiare la strategia e la formazione
della coalizione. Noi abbiamo ricostruito la coalizione,
abbiamo subito la nuova legge e con la nuova legge abbiamo
vinto. Forse con la vecchia avremmo vinto anche di più,
per la forza della nostra Unione».
FESTA IN PIAZZA - La stessa piazza che giovedì sera
aveva salutato il
comizio di chiusura dell' Unione, la stessa che lunedì sera
era rimasta con il fiato sospeso in attesa dei risultati
elettorali, ha salutato da trionfatore Romano Prodi.
Sono state alcune decine di migliaia le persone giunte
in piazza Maggiore a Bologna per il comizio del leader
dell'Unione. Tante bandiere del Centrosinistra, tanti
striscioni realizzati dai sostenitori hanno colorato
la pizza che ha accolto il leader del Centrosinistra
durante il suo comizio. La piazza ha sottolineato con
applausi e urla i passaggi chiave del discorso di Prodi,
esplodendo in un autentico boato quando il Professore
ha annunciato che il primo consiglio dei ministri voterà il
ritiro delle truppe dall' Iraq. Prodi, così come
era arrivato, ha lasciato la piazza centrale del capoluogo
emiliano a bordo del pullman giallo dell'Ulivo con
cui aveva percorso l' Italia durante la campagna elettorale
del 1996.
«Meglio un giorno da mortadella che mille da caimano» ha
gridato la folla che ha accompagnato Prodi dal palco
di piazza Maggiore al pullman giallo parcheggiato in
via Rizzoli. Diversi i cartelli esposti dai simpatizzanti
del Professore e uno di questi faceva proprio riferimento
al soprannome del leader dell' Unione e al titolo del
film di Nanni Moretti. La folla era letteralmente in
delirio, tanto che la scorta e gli agenti di polizia
hanno fatto parecchia fatica per riuscire a far salire
Prodi sul pullman.
Al termine della serata, alcune centinaia di persone
si sono raccolte sotto la casa del professore, in via
Gerusalemme, per festeggiarlo. C' era anche uno striscione
con scritto «Subito antitrust, conflitto di interesse,
leggi ad personam». Prodi si è poi affacciato
alla finestra di casa sua per salutare le persone,
soprattutto giovani, che lo acclamavano con cori da
stadio.
12 aprile 2006
Fonte articolo: corriere.it
Berlusconi
lancia la Grande Coalizione e contesta il voto -
Prodi: "Governerà il centrosinistra" |