Ma gli stessi direttore del progetto
gettano acqua sul fuoco
Captato segnale spaziale, forse di origine aliena
Per la prima volta un'emissione percepita dal radiotelescopio
di Arecibo sembra essere inviata da una civiltà intelligente
ARECIBO (Portorico) - È il primo
segnale dal cosmo che fa pensare all'invio da parte di una
civiltà aliena. Anche se da parte di scienziati
e astronomi restano forti ancora i dubbi che in
realtà si possa trattare di un'emissione naturale
da parte di qualche tipo di oggetto stellare ancora sconosciuto.
LA SCOPERTA - In ogni caso, come riporta
lo New Scientist magazine, è il primo tipo di segnale che viene
analizzato con attenzione di quelli presi in considerazione
dal Seti, il progetto di ricerca portato avanti su iniziativa
dell'astronomo americana Carl Sagan, che coinvolge i maggiori
radiotelescopi del pianeta come pure migliaia di astronomi
dilettanti.
L'emissione, denominata SHGb02+14a e captata sulla
frequenza di 1420 megahertz, analizzata per la
prima volta nel febbraio del 2003 dal radiotelescopio di
Arecibo a Portorico e successivamente captata altre due
volte, viene da un punto imprecisato situato tra
la costellazione dei Pesci e quella dell'Ariete.
L'interesse mostrato dagli scienziati per il segnale deriva
soprattutto dal fatto che la banda su cui viene emesso è
una delle principali frequenze in cui l'idrogeno, l'elemento
più diffuso nell'universo, assorbe ed emette energia
e per questo motivo una delle più analizzate dagli
astronomi del progetto Seti, in base all'assunto che un'altra
specie intelligente utilizzerebbe proprio tale spettro di
emissioni per comunicare con noi. Inoltre l'emissione avverrebbe
secondo la modalità tipiche di un segnale emesso
da un corpo in movimento, forse un pianeta, ma in tal caso
il pianeta girerebbe circa 40 volte più veloce della
Terra. Potrebbe quindi trattarsi di un altro tipo di oggetto
anche artificiale (a esempio una stazione spaziale).
I DUBBI - Tuttavia secondo David Anderson,
direttore del progetto Seti, molte altre verifiche devono
essere fatte prima che si possa affermare con certezza che
si tratta di un segnale extraterrestre.
In primo luogo sarebbe necessario che il segnale venisse
captato altre volte e poi che ne venisse esclusa la sua
origine naturale. Sullo studio di questo segnale si focalizzerà
quindi la ricerca Seti nei prossimi mesi. «Si
tratta soltanto di rumore di fondo», ha detto
Dan Wertheimer, direttore del programma Setiathome. «Non
c’è nulla di insolito. La rezione
degli organi d'informazione è spropositata».
MARGHERITA HACK: «NON SONO GLI UFO»
- Per l'astronoma Margherita Hack si tratta di suoni
naturali e non di messaggi alieni. «Conosco
il progetto Seti home, ma la probabilità che sia
effettivamente un segnale alieno è bassa, è
molto più probabile che sia un fenomeno più
naturale o strumentale».
2 settembre 2004 Corriere della sera
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