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Cassazione: niente prigione, se la 'carriera'
di ladro è stroncata
Professionista del furto cadde mentre tentatava di rubare
in una casa, si procurò ''gravi fratture'': la sua
'carriera' di ladro è ormai stroncata non andrà
in prigione. E' il senso di una sentenza della Corte di
Cassazione che concede, per così dire, un 'premio'
a, Haris J., un 36enne extracomunitario che ''aveva tentato
di introdursi nell'abitazione di una signora fiorentina,
Rossana B., ma era caduto per il cedimento di un ferro della
ringhiera del terrazzo''. In seguito alla caduta, il ladro
aveva riportato ''gravi lesioni''. Per questo il Tribunale
di Pisa, in primo grado, e la Corte d'appello di Firenze,
nel dicembre 2003, avevano inflitto all'extracomunitario
quattro mesi di reclusione e 200 euro di multa, con la sospensione
condizionale, per il tentativo di ''furto aggravato''. Sentenziarono
i giudici che le lesioni dell'extracomunitario ''avevano
determinato condizioni fisiche irreversibili che sicuramente
non gli consentiranno più di avvicinarsi al crimine''.
Giudizio condiviso dalla Quinta sezione penale della Cassazione
(sentenza 46815/04) che è andata oltre la pronuncia
di merito, colmando la sua ''omissione''.
La redazione di megghy.com
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