C'era una volta un Re che aveva perduto un anello
prezioso. Cerca qua, cerca là, non si trova.
Mise fuori un bando che se un astrologo gli sa dire dov'è,
lo fa ricco per tutta la vita.
Il contadino astrologo - 1
C'era un contadino senza un soldo, che non sapeva né leggere
né scrivere, e si chiamava Gambara.
"Sarà tanto difficile fare l'astrologo? -si disse- Mi ci
voglio provare".
E andò dal Re.
Il contadino astrologo - 2
Il Re lo prese in parola, e lo chiuse a studiare in una stanza.
Nella stanza c'era solo un letto e un tavolo con un gran libraccio
d'astrologia, e penna, carta e calamaio.
Gambara si sedette al tavolo e cominciò a scartabellare il
libro senza capirci niente e a farci deiIl contadino astrologo -
3
Siccome non sapeva scrivere, venivano fuori dei segni ben strani,
e i servi che entravano due volte al giorno a portargli da mangiare,
si fecero l'idea che fosse un astrologo molto sapiente.
Questi servi erano stati loro a rubare l'anello, e con la coscienza
sporca che avevano, quelle occhiatacce che loro rivolgeva Gambara
ogni volta che entravano, per darsi aria d'uomo d'autorità,
parevano loro occhiate di sospetto.
Cominciarono ad aver paura d'essere scoperti e, non la finivano
più con le riverenze, le attenzioni: "Sì, signor astrologo!
Comandi, signor astrologo!"
segni con la penna.
Il contadino astrologo - 4
Gambara, che astrologo non era, ma contadino, e perciò malizioso,
subito aveva pensato che i servi dovessero saperne qualcosa dell'anello.
E pensò di farli cascare in un inganno.
Un giorno, all'ora in cui gli portavano il pranzo, si nascose sotto
il letto.
Entrò il primo dei servi e non vide nessuno.
Di sotto il letto Gambara disse forte: - E uno!- il servo lasciò
il piatto e si ritirò spaventato.
Entrò il secondo servo, e sentì quella voce che pareva
venisse di sotto terra: - E due! - e scappò via anche lui.
Entrò il terzo, - E tre! -
Il contadino astrologo - 5
I servi si consultarono: - Ormai siamo scoperti, se l'astrologo
ci accusa al Re, siamo spacciati.
Così decisero d'andare dall'astrologo e confessargli il furto.
- Noi siamo povera gente - gli fecero - e se dite al Re quello che
avete scoperto, siamo perduti. Eccovi questa borsa d'oro: vi preghiamo
di non tradirci.-
Gambara prese la borsa e disse: - lo non vi tradirò, però
voi fate quel che vi dico. Prendete l'anello e fatelo inghiottire
a quel tacchino che c'è laggiù in cortile. Poi lasciate
fare a me.-
Il contadino astrologo - 6
Il giorno dopo Gambara si presentò al Re e gli disse che
dopo lunghi studi era riuscito a sapere dov'era l'anello.
- E dov'è? -
- L'ha inghiottito un tacchino. -
Fu sventrato il tacchino e si trovò l'anello
Il contadino astrologo - 7
Il colmò di ricchezze l'astrologo e diede un pranzo in suo
onore, con tutti i Conti, i Marchesi, i Baroni e Grandi del Regno.
Fra le tante pietanze fu portato in tavola un piatto di gamberi.
Bisogna sapere che in quel paese non si conoscevano i gamberi e
quella era la prima volta che se ne vedevano, regalo di un re d'altro
paese.
- Tu che sei astrologo, - disse il Re al , - dovresti sapermi dire
come si chiamano questi che sono qui nel piatto.
(Italo Calvino)
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