C'era una volta una lavandaia,che era senza figli.Un
giorno,mentre stendeva i panni,vide una gallina chioccia con dietro
i suoi pulcini,e disse:"Madonna mia,anche se mi faceste fare per
figlia una gallina sarei contenta".
E cosi' veramente le nacque per figlia una gallina.
La lavandaia era contenta,e la teneva cara,e non passo' molto tempo
che questa figlia divento' una gallina grossa,come non se ne erano
mai viste.
Un giorno,la gallina si mise a girare per la casa,e a dire."Co,co,co...dammi
i panni che li vado a lavare!
E per tutta la giornata canto' questa canzone.
La lavandaia dapprima faceva orecchie da mercante,poi perse la pazienza,prese
un vecchio straccio e glielo butto'.
La gallina lo prese col becco,e comincio' a svolazzare,a svolazzare,finche'
arrivo' in un luogo deserto.
Mise lo straccio per terra,e al posto dello straccio comparve un
palazzo.
Entro' nel portone e in quel momento divento' una bella signorina.
Dal palazzo uscirono tante fate,la vestirono come una regina e le
apparecchiarono un bel pranzo.
Dopo mangiato,si affaccio' un po' al balcone;il figlio del re che
andava a caccia per questi posti,come la vide se ne innamoro'.
Si nascose li' vicino e le fece la posta per vederla uscire.E sulla
porta del palazzo,la vide diventare una gallina.
La gallina diede un colpo di becco al palazzo,il palazzo ridivento'
uno straccio,e la gallina tenendo lo straccio col becco volo' via.
Il figlio del re le corse dietro."Quanto volete per questa gallina?"
chiese alla lavandaia.
"Non la vendo per tutto l'oro del mondo!"disse la povera donna.
Ma il figlio del re tanto disse tanto fece,che la lavandaia non
pote' dirgli di no e si separo' dalla sua figlia gallina.
Il figlio del re la porto' a palazzo.Le preparo' il nido in una
cesta vicino al suo letto.E la sera se ne ando' a ballare.
La gallina aspetto' che fosse uscito,poi si scrollo' le penne,ridivento'
signorina e corse al ballo anche lei.
Quando entro' nella sala della festa,il figlio del re la riconobbe
e subito scappo' via,corse a casa,ando' a guardare nella cesta e
viste le penne della gallina le butto' nel fuoco.
Poi torno' alla festa e ballo' con la signorina,facendo finta di
non averla riconosciuta,torno' a casa tardi,e la gallina non c'era.
Il figlio del re ando' a letto e fece finta di dormire.Allora,piano
piano,in punta di piedi,vide entrare la signorina che credendo di
non essere vista andava a riprendere le sue penne di gallina.
S'avvicino' alla cesta,e le penne non c'erano piu'.Si guardava intorno
tutta spaventata,quando il figlio del re si levo' e l'abbraccio'
dicendo:"Tu sarai la mia sposa!" .
(dal libro "Fiabe Italiane" raccolte e trascritte da Italo Calvino)
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