C'era una volta un pezzo di legno!Di quelli che in
inverno finiscono dentro le stufe o nei caminetti.
Nulla di strano,ma...quel pezzo di legno piangeva e rideva come
un bambino!
Un giorno capito' nelle mani di mastro Geppetto,un falegname che
disse:"Voglio fare un bel burattino".
-Ciao!-fece allora una vocina.-Io sono Pinocchio!
Passata la sorpresa di aver costruito un burattino che piangeva,rideva,diceva
bugie come un bambino vero,Geppetto comincio' a pensare alla sua
educazione.
Vendutasi la giacca tutta brandelli e toppe,Geppetto compro' l'Abbecedario
per Pinocchio.
"Oggi imparero' a leggere" pensava Pinocchio recandosi a scuola,"domani
a scrivere e dopodomani diventero' un grande dottore e regalero'
al mio buon babbo una giacca con i bottoni brillanti".
Ma lungo la strada,vide un teatrino di burattini e,dimenticandosi
della scuola,del babbo e della giacca,Pinocchio si vendette l'Abbecedario.
Con il ricavato,compro' il biglietto ed entro' nel teatro.
I burattini riconoscendolo,gli fecero una gran festa,ma sul piu'
bello apparve il burattinaio Mangiafoco che disse:"Con questo legno
stagionato,scaldero' la mia cena!".
Ma le marionette pregarono Mangiafoco di ladciar stare Pinocchio;Mangiafoco
che non era del tutto cattivo,ma si commosse nel sentire la storia
di Pinocchio,lo lascio' stare donandogli cinque zecchini d'oro.
Ma Pinocchio,incontro' il Gatto e la Volpe che volendosi impadronire
dei suoi soldi,dissero:"Se seminerai il tuo denaro nel Campo dei
Miracoli,presto crescera' un albero pieno di zecchini!"
Pinocchio,che ci era cascato,li segui'.
Cammina cammina,i tre compari giunsero all'osteria del Gambero Rosso,e
qui Pinocchio,dopo aver mangiato a sazieta',si addormento'.
"Chi mi paghera' il conto adesso?"-disse l'oste a Pinocchio,vedendo
che i suoi amici erano fuggiti".
E Pinocchio pago',dopodiche' corse al Campo dei Miracoli per sotterrare
gli zecchini rimasti,ma fu fermato da due ladri,che altri non erano
che il Gatto e la Volpe;se non fosse intervenuta la Fatina dai capelli
turchini,Pinocchio non si sarebbe salvato!
Pinocchio promise alla Fatina di essere buono e di non dire piu'
bugie;ma nonostante tutto le sue avventure non erano finite;infatti
un giorno mentre era a scuola,ascoltati icattivi consigli di Lucignolo,il
ragazzo piu' svogliato della scuola,Pinocchio parti' per il Paese
dei Balocchi.Che bel posto era quello!Si giocava,si rideva..
Dopo un mese di quella vita,Pinocchio si trasformo' in un ciuchino,imparo'
a guadagnarsi il pane danzando,ma si azzoppo' e venne venduto a
chi voleva farne un tamburo!
Pinocchio che era un asino,vedendo la fine che avrebbe fato,fuggi
buttandosi in mare;in acqua Pinocchio da asino si trasformo' nuovamente
in burattino.
Galleggiando sulla spuma delle onde,venne pero' inghiottito da un
pescecane.
"Caro babbo Geppetto,cara Fatina dai capelli turchini"pensava Pinocchio
tra le lacrime nel buio del ventre del pescecane:"se avessi ascoltato
le vostre parole,invece di ingannarvi e fare tante birichinate,ora
non mi troverei solo,nella pancia di un pescecane,aspettando soltanto
di essere digerito!"
Cammina,cammina,nel ventre del pescecane,Pinocchio vide in lontananza
un fioco lumicino.
"Chi mai potra' vivere in questa buia caverna?" si chiedeva il burattino.
Che gioia che provo' quando vide che si trattava del suo babbo:"Babbo,babbo,perdonami!"
Pinocchio riusci' a liberare se' e Geppetto dal ventre del pescecane,grazie
anche all'aiuto del suo amico Tonno,che trasporto Pinocchio e Geppetto,a
riva.
Pinocchio,stanco di tante avventure,divento' bravo a scuola,ed un
burattino ubbidiente ed educato.
Aiuto' il suo povero e vecchio babbo fino a quando una bella mattina
risvegliandosi :
"Oh!!!"-esclamo' guardandosi allo specchio.-Sono proprio io quel
bambino in carne ed ossa?"
Cosi' Pinocchio si trasformo' in un vero bambino,abbandonando per
sempre il burattino di legno che un tempo era stato.Cosi' visse
felice e contento col suo babbo!
di Collodi
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