C'era una volta un ragazzo un pò "scemo"
la cui mamma non sapeva come sopportarlo. Il prete del paese decise
di tenerlo con sé per alleviare la mamma sempre più
preoccupata per il figliolo. Un giorno il sacerdote dovette sbrigare
una faccenda e disse al grullo di preparargli per pranzo due fagioli.
Al ritorno il parroco affamato decise di mangiare i fagioli, ma
nella pentola ne trovò soltanto uno. Chiese spiegazione e
gli fu risposto che l'ordine era stato di cucinare due fagioli e
di assaggiarne uno per verificarne la cottura. La stessa situazione
si verificò altre volte e il risultato fu sempre lo stesso:
come ad esempio le lasagne a centinaia sparse per tutta la casa
od il cavolo strascicato nel letame!
Il prete, sconsolato, lo rimandò dalla mamma che fu costretta
a cambiare paese perchè tutti gli abitanti li prendevano
in giro. La donna invitò il figlio a "tirarsi dietro l'uscio"
e quello, credendo di obbedirle, lo sradicò dai cardini.
Venne la notte e decisero di trascorrerla su un albero, portando
con sé il proprio fardello. Durante la notte dei ladri si
fermarono sotto l'albero su cui erano sistemati la mamma e Tonio,
per dividere le monete rubate. Mentre i briganti si spartivano la
refurtiva a Tonio cadde la porta. I malviventi, spaventati dal tonfo,
abbandonarono precipitosamente il loro bottino.
Scesi dall'albero decisero di cambiare vita commerciando stoffe.
Tonio nei suoi giri per vendere credette di trovare un acquirente
in una statua sul cui braccio teso aveva poggiato un pezzo di stoffa.
Adirato per il mancato pagamento prese un bastone e cominciò
a colpire "l'uomo di pietra" dal cui corpo uscì un tesoro
che rese felice e soddisfatto Tonio.
Arrivato a casa venne abbracciato caldamente dalla mamma che si
complimentò con lui. Da quel giorno vissero una vita piena
di agi e di soddisfazioni.
TORNA
SU
|