Dedicato


  Autori   Messaggio
« indietro    |   Pagine (1)   di   [1]
Lucius

Terre Esterne Cittadino libero Nessuno

19-03-2007 23:00
Dedicato a me in primis, a quello che ero e quello che sarò

Dedicato a tutti voi, e che il tempo vi scorra addosso, come una fresca pioggia nel caldo dell'estate.
___________________________________________
Un Altro Giorno E' Andato

E un altro giorno è andato, la sua musica ha finito,
quanto tempo è ormai passato e passerà?
Le orchestre di motori ne accompagnano i sospiri:
l' oggi dove è andato l' ieri se ne andrà.
Se guardi nelle tasche della sera
ritrovi le ore che conosci già,
ma il riso dei minuti cambia in pianto ormai
e il tempo andato non ritroverai...

Giornate senza senso, come un mare senza vento,
come perle di collane di tristezza...
Le porte dell'estate dall' inverno son bagnate:
fugge un cane come la tua giovinezza.
Negli angoli di casa cerchi il mondo,
nei libri e nei poeti cerchi te,
ma il tuo poeta muore e l' alba non vedrà
e dove corra il tempo chi lo sa?

Nel sole dei cortili i tuoi fantasmi giovanili
corron dietro a delle Silvie beffeggianti,
si è spenta la fontana, si è ossidata la campana:
perchè adesso ridi al gioco degli amanti?
Sei pronto per gettarti sulle strade,
l' inutile bagaglio hai dentro in te,
ma temi il sole e l' acqua prima o poi cadrà
e il tempo andato non ritornerà...

Professionisti acuti, fra i sorrisi ed i saluti,
ironizzano i tuoi dubbi sulla vita,
le madri dei tuoi amori sognan trepide dottori,
ti rinfacciano una crisi non chiarita:
la sfera di cristallo si è offuscata
e l' aquilone tuo non vola più,
nemmeno il dubbio resta nei pensieri tuoi
e il tempo passa e fermalo se puoi...

Se i giorni ti han chiamato tu hai risposto da svogliato,
il sorriso degli specchi è già finito,
nei vicoli e sui muri quel buffone che tu eri
è rimasto solo a pianger divertito.
Nel seme al vento afferri la fortuna,
al rosso saggio chiedi i tuoi perchè,
vorresti alzarti in cielo a urlare chi sei tu,
ma il tempo passa e non ritorna più...

E un altro giorno è andato, la sua musica ha finito,
quanto tempo è ormai passato e passerà!
Tu canti nella strada frasi a cui nessuno bada,
il domani come tutto se ne andrà:
ti guardi nelle mani e stringi il vuoto,
se guardi nelle tasche troverai
gli spiccioli che ieri non avevi, ma
il tempo andato non ritornerà,
il tempo andato non ritornerà,
il tempo andato non ritornerà...

F. Guccini.

notte, da radio Lucius 109.99

:P

 
Kailash

Terre Esterne Cittadino libero Nessuno

20-03-2007 01:36
complimenti.....sei un intenditore

 
Kikay

Terre Esterne Cittadino libero Nessuno

20-03-2007 06:38
complimenti...

( tu sei pazzo a scrivere alle 2 di notte XD)

 
Aconito

Terre Esterne Cittadino libero Nessuno

20-03-2007 13:01
Oddio Guccini, che poeta che è...e poi questa canzone, mi piace veramente troppo...
Trovarla qui stamattina mi ha già migliorato la giornata...Grazie Lucius!!!!! ^__*

 
Esmee

Terre Esterne Cittadino libero Nessuno

20-03-2007 14:04
stupenda ...
Lucius ne sa sempre troppo in campo musicale U_U

 
Memnone

Terre Esterne Cittadino libero Nessuno

20-03-2007 15:24
è un signor poeta Guccini...di lui adoro la canzone: Cirano

 
Cipo

Terre Esterne Cittadino libero Nessuno

20-03-2007 15:45
Verso l'1 di notte mi mandava i messaggi vocali con la sigla di Lupin! XD

 
Wren

Terre Esterne Cittadino libero Nessuno

20-03-2007 18:00
Grandissimo Guccini.

Per quanto Metallaro, ho un debole per quell' uomo. Ho tutti i dischi e visto pure diversi concerti (che sono spettacolari: farà fuori due bottiglie di vino rosso, durante un concerto).


Cirano è indubbiamente una delle piu belle ma sono particolarmente affezionato a "Quattro Stracci".

 
Rakshasa

Terre Esterne Cittadino libero Nessuno

20-03-2007 22:28
Don Chisciotte...

 
Lucius

Terre Esterne Cittadino libero Nessuno

21-03-2007 00:06
Ah- Ah! ve piaze Guccini eh? Bravi bravi, fatevi sto viaggio se avete occasione allora^_*
___________________________________________
» Asia «

Fra i fiori tropicali, fra grida di dolcezza, la lenta, lieve brezza scivolava
e piano poi portava, fischiando fra la rete, l' odore delle sete e della spezia.

Leone di Venezia, Leone di San Marco, l' arma cristiana è al varco dell' Oriente:
ai porti di ponente il mare ti ha portato i carichi di avorio e di broccato.

Le vesti dei mercanti trasudano di ori, tesori immani portano le stive;
si affacciano alle rive le colorate vele, fragranti di garofano e di pepe.

Trasudano le schiene schiantate dal lavoro, son per la terra mirra, l' oro e incenso.
Sembra che sia nel vento su fra la palma somma il grido del sudore e della gomma.

E l' Asia par che dorma, ma sta sospesa in aria l' immensa, millenaria sua cultura:
i bianchi e la natura non possono schiacciare i Buddha, i Chela, gli uomini ed il mare.

Leone di San Marco, leone del profeta, ad est di Creta corre il tuo vangelo;
si staglia contro il cielo il tuo simbolo strano: la spada e non il libro hai nella mano.

Terra di meraviglie, terra di grazie e mali, di mitici animali da bestiari;
s' arriva dai santuari, fin sopra all' alta plancia, il fumo della gangia e dell'incenso.

E quel profumo intenso è rotta di gabbiani, segno di vani simboli divini
e gli uccelli marini additano col volo la strada del Katai per Marco Polo

F. Guccini.

 
(1)   di   [1]