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La scuola, il decreto e le proteste.
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Lucius 26-10-2008 23:00 | Doverose premesse
1) Questo post vuole essere l'opportunità per chiunque ne abbia interesse e voglia a pronunciarsi in maniera seria e profonda su un tema che credo riguardi la quasi totalità dell'utenza. 2) Poichè l'argomento esula dalle argomentazioni ludiche di questa comunità si prega di misurare e di molto le parole in quanto la moderazione si riserva il diritto di chiudere in qualsiasi momento il post qualora il confronto assuma toni infiammati o poco rispettosi per una virtuale parte di utenza. Decreto Gelmini e Scuola Primaria Farò la mia personale analisi cercando di tener presenti tutti gli ambiti sociali coinvolti. Per gli studenti (alunni visto che si tratta di scuole primarie) i motivi delle proteste sorgono principalmente dal fattore "insegnante unico". Il Decreto motiva questo "ritorno" al maestro unico in virtù di un risparmio della spesa pubblica. A mio parere è una direzione non dinamica, incapace di portare effetti positivi sulla formazione degli alunni. Primo perchè uno Stato che considera l'Istruzione una spesa e non un investimento è uno Stato che non sa guardare al futuro. Secondo perchè un insegnate di ruolo deve effettuare 25 ore settimanali e se in queste ore si considerano anche i consigli di classe ecc risulta che la scuola per un alunno si riduce (decreto alla mano) a 4 ore giornaliere... e già immagino le varie cooperative di insegnanti che nasceranno per ottemperare ad una decente istruzione.. naturalmente a pagamento. Terzo perchè da un punto di vista prettamente formativo mi pare evidente che tre maestri possano (per probabilità eh!) insegnare più che uno solo. non mi soffermo sulla questione condotta nè sui voti che tornano al decimale, sulla prima perchè è oggetto di valutazione personale e sui voti perchè dire A o dire 10 poco cambia... Finanziaria e Università Ebbene si! Sul decreto Gelmini (potete andarvi a leggere il testo) dell'università nun se parla. Se ne parla invece nel progetto di finanziaria, fondamentalmente la tendenza è quella di riassestare da un punto di vista economico la situazione universitaria. Il problema è il come. In pratica non verrano aumentati i fondi ai ricercatori e alle università. (strano, visto che verranno stanziati molti soldi per l'incremento della banda larga...). Verrà rivisto il sistema di "turn Over" ovvero per circa venti docenti che vanno in pensione vi sarà un numero di assunti davvero esiguo. (si parla di un rapporto di 25 pensionati ricambiati da un solo docente...) Su questo punto andrebbe fatta una analisi molto accurata, per comprendere i drammi sociali che comporta la tendenza a preservare intatte le caste che governano le varie frange professionali del paese. In soldoni (come per gli avvocati, i medici ecc) anche per i professori e soprattutto per i ricercatori nati dopo il 1975 la possibilità di esercitare una professione in questa nazione è rimandata alle proprie possibilità economiche e alle proprie conoscenze nelle sfere alte piuttosto che ai principi di uguaglianza che tanto proclama la Costituzione. Se ci aggiungiamo che è prevista la possibilità per i singoli atenei di accettare finanziamenti esterni ne derivano prospettive allarmanti, ovvero la possibile esistenza di università/aziende in cui gli studenti oltre a pagare tasse ecc renderanno veri e propri servii lavorativi alle società (esterne appunto) che vanno a metter soldi non certo per spirito umanistico ma per un futuro tornaconto economico. In questo contesto un sistema meritocratico può essere solo utopico, perciò non lo nomino. Di utile ai fini di un confronto non mi viene in mente altro, per ora. Mi vengono in mente semai (come spesso accade in questi casi) le evidenti opere di strumentalizzazione. Esempio a caso si parla tanto di privatizzazione della scuola (N.B non ho detto università). Sui testi legislativi non ve ne è traccia. Ergo è un modo per mobilitare la massa e non una vera problematica. gradirei che non vi fossero cenni a robe come questa, se non supportate da elementi che ne constatino l'effetiva veridicità. Note conclusive 1)sicuramente ho tralasciato alcuni aspetti della questione, spero che chiunque voglia e sia interessato, me li faccia notare. 2)Ho tralasciato le mie personali considerazioni sulle proteste, sul modo in cui vengono effettuate ecc perchè credo che il rapporto che un individuo ha nei confronti di una problematica sia affar suo e di null'altro. 3) per ora mi sembra di non avere altro da dire XD |
Wren ![]() 28-10-2008 17:55 | Prendo atto dell'opinione di Silvestro che trovo pure più che condivisibile anche se non sono completamente d'accordo.
Faccio quindi un paio di ulteriori precisazioni sull'apertura del thread e poi, quando ho tempo (sperando di trovarne) cercherò di parteciparvi attivamente. La chiusura di quello precedente è avvenuta da parte dallo stesso che lo aveva aperto, probabilmente perchè si era reso conto lui stesso che non era sufficentemente completo da giustificarne la presenza, cosa tra l'altro apprezzabile. Dato che l'argomento però riguarda qualcosa come il 90% dell'utenza si è pensato che fosse giustificato un thread che trattasse l'argomento in questa Land. Ma un Thread ben fatto, creato da persone mature e da persone mature portato avanti. Una cosa che dia modo a tutti di confrontarsi, scambiarsi idee e farsene di nuove. Il tutto ovviamente nella totale civiltà (e questo lo do per scontato). Perchè lo smiuire questa cosa in un paio di slogan, spesso banali, sarebbe davvero replorevole. E dato che lo stesso Luciano si è offerto volontario di occuparsene, noi Moderatori abbiamo accettato la creazione dello stesso. E secondo me non si va nemmeno contro nessun regolamento in particolare. In primis perchè comunque la regola base è che i thread che vengano moderati subito sono quelli che non sono votati al confronto e alla discussione e che quindi non offrano spunti per un sano scambio di idee. Si è chiesto di evitare temi come la politica, vero. Ma sinceramente io tutto ciò (non parlo del thread, ma proprio dei Decreti vari) non lo ridurrei a discorso di "classe politica": queste riforme Gelmini e Finanziaria sono riusciti a far incavolare tutti. Per la prima volta da uando ho memoria vedo manifestazioni che comprendono gente di sinistra e gente di destra che protestano per gli stessi motivi, gomito a gomito (più o meno). Vedo politici di destra discostarsi dal Premier (clamoroso quando voleva mandare l'esercito a sfollare le scuole). Insomma, qui non si parla tanto di politica, quanto di Attualità legata al Futuro degli Studenti e cioè di un tema che coinvolge DIRETTAMENTE il 90% circa dell'utenza. Qualunque si la sua fede politica, non può restare indifferente agli eventi messi in atto. Perchè io non credo che tutti quelli di Destra si possano permettere di pagare rate Universitarie da 10.000 euro all' Anno, come minimo. Non credo che tutti quelli di Sinistra non siano interessati al fatto che il loro paese sta per divenire l'unico dell'Occidente Civilizzato (escludiamo quindi il terzo mondo) che non muove il minimo passo in avanti nella Ricerca Scientifica. Insomma, qui si esula dal discorso di lotta politica, a mio avviso. Qui non c'entra nulla il colore o i simboli. Qui si parla dell'istruzione di TUTTI e del futuro di TUTTI. Proibire a priori di parlarne e dare modo così alle persone di informarsi a riguardo e poter dire la loro, non credo sia giusto. Ovvio che se la cosa si incanala su binari che esulano dal confronto civile, allora la Moderazione calerà la sua Falce, impietosa come sempre. E ciò segnerà inoltre la fine di qualsiasi altro tentativo di parlare di attualità su questo Sito. Spero ovviamente che tutti voi ci dimostriate che invece, tra un thread allegro e l'altro, ogni tanto (tanto eh. Non pensate che come in altre Land, questa diventi la Tribuna Politica), si possa anche parlare di cose che purtroppo andranno per forza ad incidere sul futuro di tutti noi. Finito l'intervento di Mari-Moderatore. E per la serie "prima il dovere e poi il piacere", adesso cercherò un pò di tempo per intervenire come Mari-Studente Universitario. |
Lucius ![]() 28-10-2008 23:35 | Iridial, non credo sia possibile rendere inaccessibile il diritto allo studio sino alla terza media.
Sul D.L. ( a meno che non abbia visto male io..) non si parla di privatizzione. Questa orribile parola non compare direttamente nemmeno nel testo della Finanziaria. Lì si dice che gli atenei (quindi le università) dovranno cercare "fonti esterne" per sopperire ai 500 milioni di euro che verranno tagliati. Gli studenti protestano principalmente per quello, perchè se io struttura pubblica prendo fondi privati, non sono più una cosa pubblica, ma una cosa privata. E questo potrebbe andar bene per Alitalia, per una fabbrica di cioccolatini, ma se si parla di istruzione non può andare bene. fare dell'istruzione un prodotto che un cittadino deve acquistare da un privato significa farle perdere il suo status di Diritto. Vi faccio notare che questa problematica era presente già dieci anni fa, in cui io stesso con meno sigarette e qualche foruncoletto in più, incitavo all'occupazione perchè si voleva rendere paritarie le scuole pubbliche e quelle private, o meglio perchè le strutture private avrebbero usufruito di fondi Statali come quelle Pubbliche. Era come se lo Stato avesse detto: Ragazzi belli, io non ce la fo a mantenervi in piedi la scuola, incentivo qualche privato cosicchè una parte di voi possa (con ulteriore sontuosa retta) avere il suo diploma o la sua laurea. In dieci anni son sbucate (solo a roma) 15 sedi universitarie private. Alcune con circa venti iscritti che prendono finanziamenti pubblici. Sono ovviamente costose e il livello formativo è sostanzialmente identico a quello degli atenei pubblici. La differenza sta nel fatto che se ti laurei alla Luiss (spero si scriva così) hai più opportunità di trovar lavoro rispetto ad un laureato di Roma Tre. E se partiamo dal presupposto che la gente non è stupida, mi pare normale che gli studenti si siano ribellati allora e si ribellino ora. Allora si era su di giri per la parità ora lo si è perchè c'è un tentativo di sostituire il pubblico col privato, con gli inevitabili drammi che ne conseguiranno o potrebbero conseguirne. per ora non ho altro da aggiungere. Iridial, nota bene che ho parlato di privatizzazione delle università, perchè sulle primarie io non ho letto nulla sul decreto. Quindi ribadisco (per quello che so) che per il momento i padri di famiglia non avranno problemi a mandare i figli a scuola. Il problema sarà mandarli all'università, e secondo me questa finanziaria non aplia le possibilità ma le limita. |
Kantaros ![]() 29-10-2008 18:00 | Lucius Iridial ha ragione. Bisogna leggere fra le righe.
Mediaset è di Berlusconi, capirai quindi meglio di me che di questo decretero diranno il minimo indispensabile, senza approfondire i lati positivi Ma soprattutto quelli negativi. Le scuole dovranno trovare delle fonti esterne, si capisce subito quindi, che se un privato si compra la scuola, diventa il "capo" della scuola. Si viene quindi a creare un C.D.A (Coniglio D'Amministrazione) dove il preside non è altro che un Manager che fa il burattinaio del privato. I professori saranno tagliati in base alle esigenze, Nepotismo alle stelle Se mio padre si compra la scuola ovvio che, anche se scarsamente preparati, ci mette a lavorare mia zia, mio zio, suo fratello, sua sorella ecc ecc. Con il C.D.A Verranno a mancare i rappresentanti d'istituto, quelli di classe, non ci saranno piu assemblee. Stanno andando contro la costituzione italiana. Tot articolo dice che non si puo rendere una funzione pubblica privata. Ovvio che poi, a finanziare uno scientifico o un artistico, ci si guadgna poco o nulla. Gli istituti tecnici e professionali verranno quindi "valorizzati" rispetto agli altri. A me questo ricorda tanto il 1922 - 1945. Ho letto un documento scritto nel 1950, nel periodo post-fascista, che spiega che le scuole del partito avevano tutti i privilegi, se non andavi li eri nessuno, senza possibili sbocchi per il futuro. Vogliono mettere il maestro unico alle elemantari, cosa, a mio avviso, ridicola. Le elementari sono la base, senza di quelle non puoi andare avanti. L'italia ha la scuola di base che è fra le migliori nel mondo, rovinare una delle poche buone che si hanno, mi sembra ovvio, che si deve fare. Per quanto riguarda l'introduzione delle divise alle medie, quella, guarda, la trovo una delle poche cose buone di questo decreto. Non aver amici solo perche la famiglia non si puo permettere di comprare Jeans da 250€ della Gucci, o Armani, le discriminazioni di questo tipo verrebbero in qualche modo diminuite (Certo, il bullo che fa il prepotente con i compagni lo troverai sempre, purtroppo le teste di cazzi esistono, e nulla ci si puo fare). Per quanto riguarda le tasse universitarie, l'80% delle facolta italiane ha meno di 15 iscritti . Viene da se che i soldi per finanziare tutte queste inutili facolta vanno un po sprecate. Magari bisgnerebbe trovare un sistema alternativo (Non sicuramente far pagare le tasse agli studenti 7000-8000€ l'anno) per rendere meno gravosa la spesa. |
Kantaros ![]() 29-10-2008 12:03 | News: Decreto approvato.
Resto in attesa di un nuovo 68. |
Cipo ![]() 29-10-2008 12:16 | Sono all'ultimo anno del liceo classico. E in questi giorni sono in prima linea tra i protestanti.
Brevissimamente dico la mia. Questo perchè a parte il grembiulino e il maestro unico, che reputo aspetti marginali del decreto, mi oppongo ai danni stratosferici che saranno conseguenti all'approvazione di questo scempio. Tagli alla scuola pubblica. Tagli al personale. Diminuzione del numero di edifici scolastici. Significa meno fondi (e sappiamo tutti quanto le scuole italiane cadano a pezzi e manchino di laboratori e ambienti didattici adeguati). Significa meno posti di lavoro. Significa scuole e classi più affollate (con meno fondi!) roba che già ora si fanno i turni in scantinati per fare lezione!!! Nemmeno i cani!!!. Quando poi la scuola privata continua ad avere finanziamenti statali. Delle università non ne parliamo proprio. Quella di Fisciano (SA) chiuderà in pochi anni. Parole del rettore. E quelle che non chiuderanno saranno accessibili ai figli di Briatore. Ghigliottina per l'istituzione fondamento di uno Stato, la scuola pubblica praticamente. Per non sfociare poi in un discorso sulla DEMOCRAZIA, che nel nostro Paese non esiste proprio (Polizia ed esercito a reprimere, sistema d'informazione completamente pilotato ecc...). Aspetto ancora più preoccupante davvero... Aggiungo infine che per la prima volta nella mia città (Avellino) ho visto gente partecipare alle manifestazioni, realmente interessata. Numeri di presenze mai raggiunte, segno che questa volta non è stato un pretesto per perdere la giornata di scuola. E questa è stata una soddisfazione per tutti. Il nostro rimane comunque un paese di caprette e chiacchieroni nel quale finchè non mancherà davvero il piatto a tavola non si farà un gesto forte. Ma mancherà anque quello a breve....fidatevi.... |
Morrowind ![]() 29-10-2008 14:17 | MODERAZIONE: KANTAROS, ho notato che accanto alla parola bullo (dal chiaro valore negativo) hai messo l'aggettivo "frocio".
Quest'ultima parola è un modo dispregiativo per definire l'omosessuale. Non comprendo perchè l'omosessualità dovrebbe essere accostata al bullismo nelle scuole. Visto che non vorrei vedere definizioni razziste in questa bacheca, ti consiglio di sostituire il termine con uno più consono, grazie. |
Lucius ![]() 29-10-2008 14:49 | Come Morro.
Rinnovo inoltre l'invito a misurare e di molto le parole. Se rileggete le premesse a questo post è fatto esplicio invito ad attenersi alle linee guida del discorso. Citare il ventennio di dittatura in Italia, vuol dire andare Off Topic e vuol dire paragonare il sistema sociale e politico attuale con la dittatura. Se rileggete le premesse al post risulta chiaro che chiunque voglia esprimere un parere può farlo, purchè questo sia suffragato da elementi di verità. In questo poco felice paragone, kentaros, lo scordi, a meno che tu non abbia vissuto in prima persona dal 22 al 45 e possa quindi a ragione fare dei confronti. ...... Per il resto ringrazio paolino che in poche semplici righe ha ben reso la sua personale opinione e analizzato quella generale con senso pratico e obiettivo. Quello che ha detto rispecchia quasi nella totalità anche il mio pensiero. |
Kantaros ![]() 29-10-2008 18:07 | Mi scuso in Primis per quella parola, preso dalla foga l'ho scritto, ma non era mia intenzione offendere nessuno.
Per rispondere a Lucius, ti ricopio qui un documento scritto nel 1950, periodo post-fascista. "Ci siano pure scuole di partito o scuole di chiesa. Ma lo Stato le deve sorvegliare, le deve regolare; le deve tenere nei loro limiti e deve riuscire a far meglio di loro. La scuola di Stato, insomma, deve essere una garanzia, perché non si scivoli in quello che sarebbe la fine della scuola e forse la fine della democrazia e della libertà, cioè nella scuola di partito. Come si fa a istituire in un paese la scuola di partito? Si può fare in due modi. Uno è quello del totalitarismo aperto, confessato. Lo abbiamo esperimentato, ahimè. Credo che tutti qui ve ne ricordiate, quantunque molta gente non se ne ricordi più. Lo abbiamo sperimentato sotto il fascismo. Tutte le scuole diventano scuole di Stato: la scuola privata non è più permessa, ma lo Stato diventa un partito e quindi tutte le scuole sono scuole di Stato, ma per questo sono anche scuole di partito. Ma c'è un'altra forma per arrivare a trasformare la scuola di Stato in scuola di partito o di setta. Il totalitarismo subdolo, indiretto, torpido, come certe polmoniti torpide che vengono senza febbre, ma che sono pericolosissime.. Facciamo l'ipotesi, così astrattamente, che ci sia un partito al potere, un partito dominante, il quale però formalmente vuole rispettare la Costituzione, non la vuole violare in sostanza. Non vuol fare la marcia su Roma e trasformare l'aula in alloggiamento per i manipoli; ma vuol istituire, senza parere, una larvata dittatura. Allora, che cosa fare per impadronirsi delle scuole e per trasformare le scuole di Stato in scuole di partito? Si accorge che le scuole di Stato hanno il difetto di essere imparziali. C'è una certa resistenza; in quelle scuole c'è sempre, perfino sotto il fascismo c'è stata. Allora, il partito dominante segue un'altra strada (è tutta un'ipotesi teorica, intendiamoci). Comincia a trascurare le scuole pubbliche, a screditarle, ad impoverirle. Lascia che si anemizzino e comincia a favorire le scuole private. Non tutte le scuole private. Lescuole del suo partito, di quel partito. Ed allora tutte le cure cominciano ad andare a queste scuole private. Cure di denaro e di privilegi. Si comincia persino a consigliare i ragazzi ad andare a queste scuole, perchè in fondo sono migliori si dice di quelle di Stato. E magari si danno dei premi, come ora vi dirò, o si propone di dare dei premi a quei cittadini che saranno disposti a mandare i loro figlioli invece che alle scuole pubbliche alle scuole private. A "quelle" scuole private. Gli esami sono più facili, si studia meno e si riesce meglio. Così la scuola privata diventa una scuola privilegiata. Il partito dominante, non potendo trasformare apertamente le scuole di Stato in scuole di partito, manda in malora le scuole di Stato per dare la prevalenza alle sue scuole private. Attenzione, amici, in questo convegno questo è il punto che bisogna discutere. Attenzione, questa è la ricetta. Bisogna tener d'occhio i cuochi di questa bassa cucina. L'operazione si fa in tre modi: ve l'ho già detto: Rovinare le scuole di Stato. Lasciare che vadano in malora. Impoverire i loro bilanci. Ignorare i loro bisogni. Attenuare la sorveglianza e il controllo sulle scuole private. Non controllarne la serietà. Lasciare che vi insegnino insegnanti che non hanno i titoli minimi per insegnare. Lasciare che gli esami siano burlette. Dare alle scuole private denaro pubblico. Questo è il punto. Dare alle scuole private denaro pubblico" Parere mio, questo documento mi sembra attualissimo. |
Waldemar ![]() 29-10-2008 20:46 | Sarò conciso.
Io sono uno di quei pochi studenti che NON manifesta. I tagli alle Università(Non alla ricerca,si noti bene),sono indetti dalal Finanziaria e non dalla Gelmini,che viene spinta avanti da Tremonti. In Italia esistono più facoltà che in qualsiasi altro Paese del Mondo,assurdo se si pensa che la maggior parte delle cosiddette "Uni",ha pochissimi studenti,perché dunque dobbiamo pagare professori,assistenti,personale in più,laboratori,aule e cazzi vari?! Questa "privatizzazione" dell'Università...chi vuol privatizzare cosa?O.o Se un privato o un ente privato dona soldi all'Università li dà per aumentare in quaclhe modo i fondi per la ricerca o per la stabilizzazione dell'economia "interna",dato che,se un Privato dà i soldi,vuole vedere dove cavolo vanno,non come succede ora che si danno i soldi e pare di gettarli nel cesso. ;P Vi porto un esempio pratico: come mai tutti gli altri laureati del mondo(persino africani)ci superano pur non studiandosi alle superiori tutte materie che dovrebbero aiutare nel perfezionamento del metodo e di tutte quelle altre robbe lì?Parlo di Greco,Latino,Filosofia,etc...Sapete perché? Perché le Università straniere preparano direttamente al lavoro e hanno un SISTEMA DI BASE differente. Ora vi porto un esempio semplicissimo sulle scuole superiori. Il mio istituto,"Liceo Classico Plinio il Giovane"(che presto sarà pure scientifico)è un edificio di due piani,studenti totali 300,se tutto và bene,numero dei bidelli?SETTE! Uno delle bidelle è adibito alla risposta del centralino,e stà seduta TUTTA la mattina con i gomiti appoggiati a gaurdare l'ingresso,la mattina,si alza e apre la porta per far entrare gli studenti,faticaccia,ritira addirittura i giornali!! Ora,questo bidello,è utile quando si ha una segreteria che puo' benissimo fungere da centralino e quando si hanno altre sei bidelle che possono aprire la porta?! Andiamo al primo piano,due bidelle sedute sulla panca,al secondo piano,stessa scena,in compenso quelle del secondo piano guardano el foto di Brad Pitt,più ce ne sono due che non ho capito che fanno,a volte ci sono a volte no,ci accompagnano in palestra,bah... Ora ditemi voi,se,in una scuola piccola come la mia sono necessari cinque bidelli attivi+uno saltuario,io vi dico di no,come risolvere?Diminuzione del personale. I Professori,i professori non possono essere licenziati in quanto statali. Ora vengo alla scuola elementare. I nostri genitori(credo di dire bene "Nostri",non credo ci siano 80 enni quì) avevano il maestro unico,sono cretini?Sono degli idioti?Sono stati plagiati dalle maestre?Sono inadatti a questo mondo,sono fuori luogo? Non credo. Allora 'sto maestro unico non è un qualcosa di aberrante per l'istruzione,dato che,fino a 40 anni fà,c'era e nessuno è cresciuto instupidito. Il rientro,il rientro verrà tolto,secondo la riforma,MA se negli sitituti ci sarà necessità sarà compito dei presidi organizzarsi per rendere attuabile il rientro. Ciò è bene o male,scegliete voi. Gli altri maestri tolti dalal classe andranno a guardare i bambini nel pomeriggio,così da avere il doposcuola più produttivo,perché,da che mondo è mondo,durante il doposcuola,chi faceva qualcosa?Nessuno. |
Lucius ![]() 29-10-2008 23:44 | kentaros, io ti ho fatto notare solo che il tuo paragone sul ventennio 22-45 non è appropriato.
waldemar, naturalmente rispetto le tue idee, però ti invito a informarti non solo sulle numerose facoltà ma anche sulle di certo più numerose Università private che pur contanto pochissime decine di iscritti ricevono fondi statali. Sul fatto che la Gelmini non c'entri nulla con i tagli economici, mi pare di averlo evidenziato nel primo post. ma il punto non cambia, che i tagli siano previsti dalla 133 o dalla finanziaria. In ogni caso vengon sottratti fondi a quella che dovrebbe essere la spina dorsale del paese. Ovvero la nostra istruzione. Comprendo dal tuo esempio che vi è uno sperpero di danaro pubblico, e sono daccordissimo sul fatto che questo debba essere evitato. Solo che chiudere i rubinetti è una soluzione che, a mio modesto parere, crea un vero e proprio dramma, perchè ripeto non si parla di Alitalia (cito a caso) che è un'azienda che produce un servizio. Si parla di Scuola, che è un'ente che realizza un diritto. |
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