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Ailis

Terre Esterne Cittadino libero Nessuno

20-06-2009 18:17
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Italia/2009/04/quesiti-referendari.shtml?uuid=e6f2e14e-2690-11de-80d8-4c17f3fd37a9&DocRulesView=Libero

Non voglio assolutamente introdurre alcun dibattito politico. Il link che segnalo descrive solamente i quesiti del referendum per cui si voterà domani e lunedì, senza alcun tipo di opinione a riguardo.

Il mio è solo un appello: a prescindere da cosa penso e pensate, a prescindere da ogni ideologia o opinione personale vorrei solo dire a chi ha più di 18 anni di andare a votare. Informatevi, ponderate e VOTATE. Il referendum è uno degli ultimi strumenti per dire in qualche modo la nostra in un governo in cui spesso non ci riconosciamo (maggioranza o opposizione che sia). Per cui votate sì o votate no, non è importante, ma andate a votare. Non lasciamo che il quorum non si raggiunga per l'ennesima volta, non lasciamo una volta di più legiferare senza dire la nostra.

 
Dominic

Terre Esterne Cittadino libero Nessuno

20-06-2009 18:32
Io sò già cosa fare.

NON VOTO.

Semplice e veloce, da prendere con molta semplicità ù__ù

 
Silvestro

Terre Esterne Cittadino libero Nessuno

21-06-2009 08:47
Eh, ci sarebbe ampiamente da dibattere. Comunque NON VOTARE in un Referendum Abrogativo dotato di quorum, è diverso da VOTARE SI o VOTARE NO, ed è una cosa ampiamente concepita e democratica (quindi oltre a potersi fare, può avere pure una sua specifica utilità).

Non confondiamo.

 
Mala

Terre Esterne Cittadino libero Nessuno

21-06-2009 09:42
In effetti.

Di solito sono per il voto, sempre. Che poi a lamentarsi si fa presto.

Peró questo é appunto un referendum abrogativo come spiegato qui sopra, quindi chi sceglie coscientemente di non andare a votare lo fa per un perché specifico. Ricordo che alcuni settori politici hanno infatti chiesto d'astenersi.

L'importante é che sia una scelta consapevole e non per noia o per stare di più al mare.

 
Dominic

Terre Esterne Cittadino libero Nessuno

21-06-2009 11:24
Che credevate, che fossi Demente anche nella realtà? è_è

Io sono un Geniaccio ù__ù

 
Ailis

Terre Esterne Cittadino libero Nessuno

21-06-2009 11:25
Silv, è ovvio che astenersi "si può fare".

Quotando Mala, qualsiasi scelta si compia sia una scelta consapevola sulla base di un'informazione. Non una scelta dettata dalla pigrizia.

E comunque una nota personale: il referendum è uno strumento di democrazia, uno strumento che permette al cittadino di dire la propria quando i suoi rappresentanti rappresentano più se stessi che chi li ha votati. E' un referendum abrogativo: votare no o non votare è la stessa cosa al fine del risultato. Eppure aprite gli occhi: non votare significa non esprimersi, significa essere assenti. E allora, sempre quotando Mala, non lamentiamoci dopo.

 
Dominic

Terre Esterne Cittadino libero Nessuno

21-06-2009 11:30
Su questo ho da ridire.

Non votare, non significa dire no.
Sono due cose molto differenti.

 
Silvestro

Terre Esterne Cittadino libero Nessuno

21-06-2009 13:08
No no ragazzi, la Costituzione e la Legge sono cosine un pò diverse da quello che dite voi. Votare NO o NON VOTARE, sono proprio due cose differenti. Senza sciorinare troppo delle nozioni giuridiche, anche perchè non mi pare il caso, votare NO significa arrivare ad un risultato, che sarà quello punto e basta per almeno 5 anni.

NON VOTARE, e quindi non raggiungere il quorum (50% + 1 degli aventi diritto al voto) significa non innescare il "blocco" dei cinque anni (l'anno prossimo insomma potrebbero riproporvi lo stesso identico quesito).


E' una differenza immane, questa. Non si tratta solo di libertà di fare o di non fare, si tratta proprio di una scelta logica volta ad un determinato risultato giuridico.

 
Zanan

Terre Esterne Cittadino libero Nessuno

24-06-2009 08:00
Quoto Silv..

Cmq pare sia stato uno dei referendum con la più bassa affluenza.. mi pare superi il 20 per cento..

 
Ailis

Terre Esterne Cittadino libero Nessuno

24-06-2009 16:22
In caso di vittoria del no o non raggiungimento del quorum lo stesso referendum non può essere ripresentato per 5 anni.

Per questo dicevo che serviva informazione...

Ad ogni modo, ormai è andata.

 
Silvestro

Terre Esterne Cittadino libero Nessuno

24-06-2009 17:02
Lo credo pure io.


Gli effetti descritti del referendum abrogativo fanno sì che esso, o per meglio dire, la "normativa di risulta" (in pratica il decreto presidenziale che dichiara l'avvenuta abrogazione totale o parziale della legge sottoposta a consultazione popolare) venga qualificata tra gli atti aventi forza di legge.

Il Parlamento sarà vincolato dall'esito abrogativo del referendum e cioè sarà impossibilitato a disciplinare in maniera identica la materia così come abrogata dalla consultazione popolare. Rimangono ancora aperti alcuni interrogativi circa la durata del vincolo giuridico a carico del Parlamento.

L'articolo 38 della suddetta legge 352/1970 prevede poi che, se l'esito è stato contrario all'abrogazione di una legge o di parte di essa, prevede che questa non possa essere oggetto di una nuova consultazione referendaria prima di 5 anni.

La Corte Costituzionale può essere adita se una nuova legge non rispetta gli esiti del referendum popolare. Non è ammissibile il ricorso per atti normativi dell'Unione Europea o leggi che li recepiscono, anche se questi sono contrari agli esiti di un referendum precedente.

Il mancato raggiungimento del quorum di partecipazione non è generalmente considerato avere gli stessi effetti preclusivi che si hanno in caso di prevalenza dei voti contrari all'abrogazione nel caso il quorum sia stato invece raggiunto. Ma la giurisprudenza, su quest'ultimo punto, è divisa.



Fonte: Wikipedia


In genere è così, non lo sto dicendo solo io che pure il mio bell'esamino di Costituzionale l'ho dato oramai da un annetto. Poi ovvio, ognuno ha diritto a dire la sua fintanto che non si verifichi il caso concreto (finora mai), ma in teoria è così (se ne facciano una ragione pure i cari politici che per TV dicono che tutto sommato è la stessa cosa). Non sarà una differenza sostanziale ma dimostra appunto, come dicevo, che non raggiungimento del quorum e voto contrario NON SONO LA STESSA COSA. Lo dico e lo ripeto a titolo d'informazione.

 
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