Oltre la memoria
Oltre la memoria del tempo che ho vissuto,
oltre la speranza che serve al mio domani,
oltre il desiderio di vivere il presente,
anch’io, confesso, ho chiesto che cosa
è verità?
E tu, come un desiderio
che non ha memorie, Padre buono,
come una speranza che non ha confini,
come un tempo eterno sei per me.
Io so quanto amore chiede
questa lunga attesa del tuo giorno, o Dio.
Luce in ogni cosa, io non vedo ancora,
ma la tua Parola mi rischiarerà.
Quando le parole non bastano all’amore,
quando il mio fratello domanda più del
pane,
quando l’illusione promette un mondo
nuovo,
anch’io rimango incerto nel mezzo del
cammino.
E tu, Figlio tanto amato,
verità dell’uomo, mio Signore,
come la promessa di un perdono eterno,
libertà infinita sei per me.
Chiedo alla mia mente coraggio di pensare,
chiedo alle mie mani la forza di donare,
chiedo al cuore incerto passione per la vita,
e chiedo a te, fratello, di credere con me.
E tu, forza della vita,
Spirito d’amore, dolce Iddio,
grembo d’ogni cosa, tenerezza immensa,
verità del mondo sei per me.
O Maria nostra speranza
O Maria, nostra speranza,
deh, ci assisti e pensa a noi;
deh, proteggi i figli tuoi
col favor di tua possanza.
Cara Madre e gran Regina,
volgi a noi gli occhi pietosi:
senza te siam timorosi;
con te pieni di fidanza,
o Maria, o Maria, nostra speranza.
Se tu stendi a noi la mano
fra i perigli della vita,
la nostr’alma rinvigorita
vestirà nuova costanza.
O Maria santissima
O Maria santissima,
dolce Madre di Gesù,
stendi il tuo manto
sopra la terra,
rendi sicuro
il cammino quaggiù.
Ave, ave Maria.
Ave, ave Maria.
O Maria purissima,
sei l’eletta del Signor.
Salva i tuoi figli,
portali al cielo,
sorreggi tu
la speranza nei cuor.
O Maria amabile,
doni al mondo il Salvator.
Tutti i credenti
accolgano Cristo,
regni per sempre
la pace, l’amor.
O Martino dolce padre
L’armi tue di vittoria
scintillanti di splendor
ci rivelan la tua gloria,
o Martino vincitore.
O Martino dolce padre
o patrono santo in ciel
dei tuoi figli come madre
serba il cuore a Dio fedel.
Il nemico del Signore
ci lusinga sempre fier
deh! ne mostra il tuo valore
o celeste cavaliere.
O mio popolo
O mio popolo, che male ti ho fatto?
Che dolore ti ho dato? Rispondimi!
Dio Santo, Dio forte, Dio immortale!
Pietà di noi!
Io ti guidai dalla terra d’Egitto
e tu hai preparato la Croce al tuo Salvatore.
O mio popolo...
Io ti guidai quarant’anni nel deserto,
ti sfamai con la manna,
ti portai in una terra buona
e tu hai preparato la Croce al tuo Salvatore.
Dio santo...
Io ti piantai come una splendida vigna
e tu mi sei venuta aspra ed amara,
hai calmato la mia sete con l’aceto,
hai piantato una lancia
nel fianco al tuo Salvatore.
O mio popolo...
Io per te colpii l’Egitto nei suoi primogeniti
e tu mi hai colpito con flagelli e mandato
a morte.
Dio santo...
Io apersi davanti a te il mare
e tu con una lancia mi hai aperto il fianco.
O mio popolo...
Io ti feci strada con la nube luminosa
e tu mi hai condotto davanti a Pilato.
Dio santo...
Io ti dissetai dalla roccia con acqua di salvezza
e tu mi hai dissetato con fiele ed aceto.
O mio popolo...
Io per te colpii i re dei Cananei
e tu con una canna mi hai colpito sul capo.
Dio santo...
Io ti posi nelle mani lo scettro dei re
e tu mi hai posto sul capo la corona di spine.
O mio popolo...
Io ti innalzai con grande potenza
e tu mi hai sospeso al legno della Croce.
Dio santo...
O notte luminosa più del sole
O notte luminosa più del sole,
o notte più fulgente della luce,
notte pasquale tanto a lungo attesa,
notte nuziale tra la Chiesa e Cristo.
Tu spogli l’avversario già sconfitto,
infrangi le catene della morte:
rigeneri nel fonte nuove vite,
erompe in te il mistero dell’amore.
La luce che in te dissipa le tenebre
l’origine dei secoli precede,
e dona trasparenza ad ogni cosa,
in sé rinnova tutto l’universo.
La nostra Pasqua, Cristo, si è immolato,
e dal suo corpo - nuovo paradiso -
è scaturito il fiume della vita,
che il mondo intero lava dalla colpa.
Or l’uomo, riscattato dal peccato,
un canto nuovo canta al suo Signore,
ed alla mensa accede dell’agnello,
cinte le vesti, pronto per il cielo.
O notte tenebre e nebbia
O notte, tenebre e nebbia
fuggite: entra la luce,
viene Cristo Signore.
Il sole di giustizia
trasfigura ed accende
l’universo in attesa.
Con gioia pura ed umile
fra i canti e le preghiere
accogliamo il Signore.
O Salvatore dei poveri,
la gloria del tuo volto
splenda sul mondo nuovo. Amen!
O Padre al principio del mondo
O Padre, al principio del mondo
nel Verbo creasti la luce
dal buio silenzio profondo
gioiosi balzarono i giorni.
Ai primi bagliori dell’alba
risponde il chiarore del vespro
e il cielo che tingi di fuoco
proclama la tua grande gloria.
Tu luce infinita ci desti
facendo risorgere Cristo:
non abbia tramonto la fede
in questo calar della sera.
Con canti esultanti di lode
per sempre sia gloria a te Padre,
al Figlio, che tu ci hai donato,
e gloria allo Spirito santo. Amen!
Ora che il giorno finisce
Dio, quante volte
ho pensato la sera
di non averti incontrato per niente
e la memoria del canto di ieri
come - d’un tratto -
sembrava lontana...
Dio, quante volte
ho abbassato lo sguardo,
spento il sorriso,
nascosta la mano:
quante parole
lasciate cadere,
quanti silenzi...
ti chiedo perdono.
Io ti ringrazio
per ogni creatura,
per ogni momento
del tempo che vivo.
Io ti ringrazio
perché questo canto,
libero e lieto,
ti posso cantare! (2 volte)
Ora che il giorno finisce
Signore
Ti voglio cantare
parole d’amore:
voglio cantare
la gente incontrata
il tempo vissuto
le cose che ho avuto:
sorrisi di gioia
parole scambiate
le mani intrecciate
nel gesto di pace;
e dentro le cose
- pensiero improvviso -
la tua tenerezza
il tuo stesso sorriso...
Ora è tempo di gioia
L’eco torna d’antiche valli
la sua voce non porta più
ricordo di sommesse lacrime
di esili in terre lontane.
Ora è tempo di gioia
non ve ne accorgete?
Ecco, faccio una cosa nuova,
nel deserto una strada aprirò.
Come l’onda che sulla sabbia
copre l’orme e poi passa e va,
così nel tempo si cancellano
le ombre scure del lungo inverno.
Fra i sentieri dei boschi il vento
con i rami ricomporrà
nuove armonie che trasformano
i lamenti in canti di festa.
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