Padre nostro tu che stai
Padre nostro tu che stai con chi vuol la verità,
il Regno che Tu hai promesso a noi
venga qui in mezzo ai figli tuoi
e l’amore che Tuo Figlio ci donò,
ci donò
questo amore sia con noi.
E nel pane quotidiano Cristo dona la sua pace,
e rimettici i nostri mal
così che anche noi sapremo perdonar
e non ci indurre in tentazione, o Signor,
o Signor, ma liberaci dal male.
Padre santo custodisci
Padre santo, custodisci nel tuo nome
noi, amici del tuo Figlio.
Testimoni saremo della carità.
Padre, è giunta l’ora:
glorifica tuo Figlio,
perché doni la vita
a coloro che ami.
Questa è la vita eterna:
conoscere te, Signore,
vero, unico Dio,
e colui che hai mandato.
Erano figli tuoi,
e sono amici miei,
la Parola di vita
hanno accolto umilmente.
Sempre ti prego, Padre,
per quelli che tu m’hai dato:
custodisci nel mondo
questi figli a te cari.
Amano solo Cristo:
potrà non odiarli il mondo?
Ma io sono con loro,
e con loro è la gioia.
Guidali verso il bene,
conferma la loro fede:
parleranno di amore,
di speranza e di pace.
Padre, ti chiedo ancora
un posto per loro in cielo,
nel tuo Regno, per sempre,
nella gloria infinita.
Pane del cielo
Pane del cielo
sei tu Gesù,
via d’amore:
tu ci fai come te.
No, non è rimasta fredda la terra:
tu sei rimasto con noi
per nutrirci di te,
pane di vita;
ed infiammare col tuo amore
tutta l’umanità.
Sì, il cielo è qui su questa
terra:
tu sei rimasto con noi
ma ci porti con te
nella tua casa
dove vivremo insieme a te
tutta l’eternità.
No, la morte non può farci paura:
tu sei rimasto con noi.
E chi vive di te
vive per sempre.
Sei Dio con noi, sei Dio per noi,
Dio in mezzo a noi.
Pane vivo
Pane vivo, spezzato per noi,
a te gloria, Gesù!
Pane nuovo, vivente per noi,
tu ci salvi da morte!
Ti sei donato a tutti,
corpo crocifisso.
Hai dato la tua vita;
pace per il mondo.
Hai condiviso il pane
che rinnova l’uomo.
A quelli che hanno fame,
tu prometti il Regno.
Tu sei fermento vivo
per la vita eterna.
Tu semini il Vangelo
nelle nostre mani.
Venuta la tua ora
di passare al Padre,
tu apri le tue braccia
per morire in Croce.
Per chi ha vera sete
cambi l’acqua in vino.
Per chi si è fatto schiavo
spezzi le catene.
A chi non ha più nulla
offri il vero amore.
Il cuore può cambiare
se rimani in noi.
In te riconciliati,
cieli e terra cantano.
Mistero della fede:
Cristo, ti annunciamo!
Pange lingua (italiano)
Genti tutte proclamate
il mistero del Signor
del suo corpo e del suo sangue
che la vergine donò,
e fu sparso il sacrificio
per salvar l’umanità.
Dato a noi da madre pura
per noi tutti s’incarnò.
La feconda sua parola
tra le genti seminò;
con amore generoso
la sua vita consumò.
Nella notte della cena
coi fratelli si trovò.
Del pasquale sacro rito
ogni regola compì
e agli apostoli ammirati
come cibo si donò.
La Parola del Signore
pane e vino trasformò:
pane in carne, vino in sangue,
in memoria consacrò.
Non i sensi, ma la fede,
prova questa verità.
Adoriamo il Sacramento
che Dio Padre ci donò.
Nuovo patto, nuovo rito
nella fede si compì.
Al mistero è fondamento
la Parola di Gesù.
Gloria al Padre onnipotente,
gloria al Figlio redentor,
lode grande, sommo onore
all’eterna carità.
Gloria immensa, eterno amore
alla Santa Trinità. Amen.
Pange lingua (latino)
Pange, lingua, gloriosi
corporis mysterium,
sanguinisque pretiosi,
quem in mondi pretium
fructus ventris generosi
rex effudi gentium.
Nobis datus, nobis natus
ex intacta Virgine,
et in mundo conversatus
sparso verbi semine,
sui moras incolatus
miro clausit ordine.
In supremae nocte coenae,
recubens cum fratribus,
observata lege plene
cibis in legalibus,
cibum turbae duodenae
se dat suis manibus.
Verbum caro panem verum
Verbo carnem efficit,
fitque sanguis Christi merum,
et, si sensus deficit,
ad firmandum cor sincerum
sola fides sufficit.
Tantum ergo Sacramentum
veneremur cernui,
et antiquum documentum
novo cedat ritui,
praestet fides supplementum
sensuum defectui.
Genitori, Genitoque
laus et jubilatio,
salus, honor, virtus quoque
sit et benedictio,
procedenti ab utroque
compar sit laudatio. Amen.
Pange, lingua, gloriosi
proelium certaminis,
et super crucis tropaeo
dic triumphum nobilem,
qualiter redemptor orbis
immolatur vicerit.
De parentis protoplasti
fraudde factor condolens,
quando pomi noxialis
morte morsu corruit,
ipse lignum tunc notavit,
damna ligni ut solveret.
Hoc opus nostrae salutis
ordo depoposcerat,
moltiformis perditoris
arte ut artem falleret,
et medelam ferret inde,
hostis unde laeserat.
Quando venit ergo sacri
plenitudo temporis,
missus est ab arce Patris Natus,
orbis conditor,
atque ventre virginali
carne factus prodiit.
Lustra sex qui iam peracta
tempus implens corporis,
se volente, natus ad hoc,
passionis deditus,
agnus in crucis levatur
immolandus stipite.
En acetum, fel arundo,
sputa, clavi, lancea,
mite corpus perforatur,
sanguis, unda profluit,
terra, pontus, astra,
mondus quo lavantur flumine.
Aequa Patri Filioque,
inclito Paraclito,
sempiterna sit beatae
Trinitati gloria,
cuius alma nos redemit
atque servat gratia. Amen.
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