Se ti strugge desio
di vive fonti e cercan gli occhi luce
di orizzonti lontani;
se un nostalgico amore
d'azzurre solitudini e d'oblio
ti fa straniero ed esule nel mondo,
a noi ritornerai:
non son fantasmi vani
le fate del tuo monte.
Quassu' ritroverai
i magici reami
ove cantano l'acque sui sentieri
e al transito dei venti
un tepido respiro
di bianche greggi sale dai torrenti.
Tu conosci il cammino
su pei declivi d'oro
quando di rosse fragole e di viole
odora il fresco bacio del mattino
e son le conche cerule nel verde
specchi iridati alla magia del sole.
Tu porti ancor negli occhi lo stupore
e un dolce incantamento
di risvegli di bimbi nell'avvento
di notturne nevate
e favolose aurore
sul caro monte delle belle fate.
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