Non ha tombe per
me Poggioreale.
Hanno pace i miei cari
laggiu' tra colli onde fraterno ai morti
torna d'autunno il vento.
Qui dan senso d'angustia
loculi sovrapposti e urbana pompa
d'arche e di marmi.
E il " recinto dei grandi "
non mi commuove piu' che i vostri nomi
su scarne croci, antichi montanari,
a sommo della piana
ove fumano lontane
locomotive tra gli ulivi e il mare.
Piccolo cimitero tutto ascolto
odoroso di greggi sul pendio.
E ' sì breve il cammino
dalle case al cancello.
Ci si abitua al pensiero
di quest'ultima strada
come del verde viottolo nel campo
del vicolo che scende
ai gradini corrosi della chiesa.
E quell'estremo andare
s'attende come il tempo
certo delle castagne
dei grappoli dorati
delle nubi che vanno al Reventino.
I vecchi hanno un sorriso
dolce e bianco
se ricercan laggiu'
qualcuno cui da tempo
vorrebbero ridire tante cose
nella vecchia osteria
e che attende, in ascolto:
e' si' breve il cammino
dalle case al cancello.
Da:Quest'ombra sul terreno. |