Sibari:
ricordo d'un'alba di cenere.
Entro una stazione,
i reduci
e i viaggiatori del sud
che vanno nel ricordo a mete irraggiungibili
da notti di ponti
e di binari distorti.
E la nostra stanchezza,
smemorati
al vento della pianura.
Quanti per via
deserta di treni
riprendemmo il cammino
ai monti della luce
non avremmo piu' lasciato
quella brace di sedili
bruciati
quei visi sconosciuti,
fraterni,
in attesa dei treni
fermi di la' dai fiumi
e dai colli lucani.
Ma i nostri camini
erano la' sui monti,
teneri in grembo all'aurora.
Da:Favoloso e' il vento
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